Frattura malleolo tibiale con applicazione vite

Gentile Dott., le chiedo cortesemente un parere in seguito ad una frattura del malleolo tibiale. Ho subito un intervento di osteosintesi con l'applicazione di una vite e senza apparecchio gessato, solo un bendaggio elastico e divieto di carico per dieci giorni. Dato che su internet nei vari forum leggo che spesso viene applicato nell'immediato post-intervento un apparecchio gessato e si impone il divieto di carico anche per 40/50 giorni per fratture simili, volevo chiederle un suo parere ed eventuali suggerimenti.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Paolo
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Il chirurgo che ha eseguito l'intervento normalmente fornisce indicazioni utili al paziente ai fini del tipo di precauzioni da usare nella deambulazione. quindi, in prima istanza, non mi rivolgerei ai forum di internet, ma alla lettera di dimissione ed, eventualmente, all'ortopedico curante.
L'applicazione o non applicazione del tutore e' a discrezione del chirurgo ortopedico il quale, verosimilmente, se ha deciso di non applicarle il tutore è perche' ha valutato, "sul campo operatorio", che il tipo di osteosintesi eseguita (ossia la stabilizzazione della frattura con mezzo metallico) è stata meccanicamente efficace anche in relazione alla "tenuta" dell'osso. Lei infatti e' "giovane" e dunque bisogna pensare che il suo osso abbia offerto alla vite una buona tenuta meccanica.
Di qui la scelta del chirurgo di "risparmiarLe" il tutore nell'intento di facilitarle la riabilitazione accorciando cosi' i tempi di guarigione finale.
Si ricordi poi di non fare paragoni mai con amici o peggio su internet per casi clinici apparentemente simili in quanto ogni paziente e' un caso a se' stante anche a parita' di diagnosi e di intervento!
Cordiali saluti
Roberto LEO

Dr. Roberto LEO

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dopo
Attivo dal 2006 al 2009
Ex utente
Grazie per l'accurata risposta, ritiene invece utile l'utilizzo di pomate di eparina
attorno alla caviglia, quindi anche vicino la cicatrice oramai chiusa, per
la presenza ancora importante di ematomi post-frattura nella regione perimalleolare, che si possono apprezzare toccando la caviglia? Mentre l'eparina sottucutanea va sospesa nel momento in cui un paziente comincia nuovamente a demabulare, oppure si fa un ciclo di 20/30 giorni come mi è stato prescritto e si sospende? Grazie e buon agosto
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dopo
Attivo dal 2006 al 2009
Ex utente
Gentile dottore, ho dimenticato una domanda nel precendente post, le chiedo infine infatti se la sintesi va comunque rimossa in futuro oppure la vite puo essere tenuta in sede senza alcun problema. ( Suona al metal detector? )
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Per le pomate a base di eparina attorno alla caviglia ritengo la loro utilita' limitata.
Il momento della sospensione dell'eparina dopo una frattura ed un intervento come il suo normalmente si effettua mediamente proprio 20 - 30 gg. dopo l'intervento stesso.
Nei "giovani" si tende a rimuovere la vite metallica dopo 1 anno circa anche se non da' fastidio. Tuttavia cio' non e' obbligatorio e vi sono molti pazienti che rifiutano di subire un secondo nuovo intervento (sia pur molto piccolo) e tengono la vite ad oltranza senza problemi.
Per quanto riguarda il "metal detector" generakmente una vite singola non provoca allarme a meno che l'apparecchio non sia tarato con un livello di sensibilita' elevato.
Cordiali saluti ed auguri di buona riabilitazione.
Roberto LEO
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dopo
Attivo dal 2006 al 2009
Ex utente
Gentile Dottore, in riferimento alla rimozione della vite a livello del malleolo tibiale, leggevo in rete che è consigliabile rimuoverla poichè potrebbe causare anche se ancora in fase di studio, l'accumulo di iodio se ho letto bene a livello di fegato, polmoni.
Un'ultimo suggerimento, lei ritiene utile fare passeggiate sulla sabbia a 40 giorni dall'intervento oppure sconsiglia questi percorsi, vorrei andare anche un po in acqua per la circolazione visto che la caviglia è molto gonfia e sto prendendo Ananase come antiedemigeno. Glielo chiedo poichè vedo sempre i calciatori che durante le fasi riabilitative lavorano spesso sulla sabbia. Grazie tantissimo per le indicazioni che vorrà suggerirmi. Grazie
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
leggevo in rete che è consigliabile rimuoverla poichè potrebbe causare anche se ancora in fase di studio, l'accumulo di iodio se ho letto bene a livello di fegato, polmoni.
RISPOSTA
La rete e' una bella cosa ma talvolta e' foriera di false preoccupazioni!
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Ritiene utile fare passeggiate sulla sabbia a 40 giorni dall'intervento oppure sconsiglia questi percorsi
RISPOSTA
Non posso esprimermi sulla tempistica nel suo caso specifico non avendo ne' visitato la sua caviglia ne' visionato le radiografie
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vorrei andare anche un po in acqua per la circolazione
RISPOSTA
Ottima cosa
Piu' che per la circolazione direi per far riprendere a lavorare la caviglia in carico parziale sfruttando l'effetto di sostentamento che l'acqua fornisca al nostro corpo.
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dopo
Attivo dal 2006 al 2009
Ex utente
Gentilissimo dottore, un'ultima domanda, cos'è esattamente la propiocezione e come ci si puo esercitare. Grazie
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
La propriocezione e' un particolare tipo di sensibilita' che generalmente si esercita con appositi esercizi ed appositi mezzi che stimolano il nostro corpo a rimanere in equilibrio in condizioni di instabilita'
Provi una ricerca su internet con questa parola chiave
PROPRIOCEZIONE oppure PROPRIOCEPTION
Le si aprira' un mondo!
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2006 al 2009
Ex utente
Gentilissimo dottore chiudo questo consulto ponendole l'ultimo quesito: nella sua esperienza, qual'è la percentuale di pazienti giovani che seccessivamente all'applicazione di una vite a livello del malleolo tibiale e tenuta in sede, non recuperano il 100% della funzionalità articolare della caviglia o se più verosimilmente secondo lei la tara articolare è maggiormente compromessa dal mezzo di sintesi tenuto in sede piuttosto che da un esito vero e proprio della frattura. Io sono in fase di riabilitazione quindi non posso ancora fare una valutazione del recupero totale, però sarei orientato a non subire il seppur semplice secondo intervento di rimozione della vite. Grazie della continuità professionale che ha dato a questi interventi.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Se la vite del malleolo mediale e' correttamente posizionata, come mi auguro e presumo, vi e' la possibilita' di lascirla in sede.
Il tutto a patto che non compaiano leggeri fastidi quali la sensazione di un rigonfiamento sotto la cute. Cio' avviene raramente. In quel caso sara' lei stesso a chiederne la rimozione.
Il recupero e' generalmente indipendente dal mantenere o meno la vite, sempre basandosi su un intervento correttamente eseguito dal punto di vista tecnico.
La limitazione della mobilita' articolare che lei eventualmente avra' non dipende, in linea generale, dalla vite ma dal trauma precedente.
Buona riabilitazione
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dopo
Attivo dal 2006 al 2009
Ex utente
Nel precedente consulto, gentile dottore lei parla di rigonfiamento sotto la cute come indicazione alla rimozione della vite sul malleolo tibiale. Nel mio caso a due mesi dall'intervento tutta la zona perimalleolare e sottomalleolare fino a 1 cm dal tallone è edematosa, al mattino leggermente meno dopo aver tenuto l'arto in scarico ma comunque molto evidente in rigonfiamento. Faccio presente che prima che iniziassi a fare ciclette, dopo stabilizzazione della frattura, generalemente al mattino trovavo la caviglia lesa quasi come l'altra sana. Invece dopo le prime terapia fisiatriche e in particolare la ciclette ho notatto che adesso è sempre gonfia la zone perimalleolare. Lo stesso gambaletto elastico non limita questo evento. Mi preoccupo pure della pedana di BOSCO, semmai possa creare problemi. Mi chiedo se possa essersi spostata la vite, non ho alcun dolore in prossimità del malleolo interno. Qualora non fosse il tipico rigonfiamento che ha descritto sopra, io sarei appunto dell'idea di tenere la vite e di non subire un secondo intervento, a tal proposito volevo sapere se posso comunque tornare dopo il necessario recupero funzionale ad una normale attività sportiva, calcetto, tennis, senza il rischio che nel corso degli anni la vite possa subire danni. Ma nella sua esperienza ci sono casi in cui la vite esca fuori dal malleolo tibiale seppur questa sede abbia offerto una buona tenuta meccanica inizale? 1000 grazie per l'attenzione.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Dal suo ultimo post emergono tutti i limiti dei consulti informatici!
Come posso giudicare se una vite vada rimossa perche' le da fastidio o perche' vi e' un piccolo rigonfiamento senza visitare direttamente la sua caviglia?
Come posso affermare cio' senza aver mai visto una sola lastra della sua caviglia che mi indichi il tipo di osteosintesi eseguita ed il posizionamento esatto della vite?
La sua preoccupazione per la vite mi sembra veramente eccessiva, quasi ossessiva, visto anche le numerose volte che, con modalita' diverse si pone il solito dubbio.
Tenere la vite o rimuoverla?
Stia sereno. Si affidi al suo ortopedico.
Solo lui infatti avra' il beneficio di conoscere bene:
- lo stato clinico della sua caviglia,
- il tipo di osteosintesi eseguita,
- il rischio secondario di mobilizzazione della vite in funzione della sede ove essa e' impiantata.
SONO SICURO LA CONSIGLIERA' PER IL MEGLIO
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2006 al 2009
Ex utente
La ringrazio, talvolta certe domande uno se le pone poichè, pur avendo fiducia nello specialista, capita che un altro specialista da un parere diverso. Nel mio caso ho consultato 2 specialisti su indicazioen del mio mutualista: il primo dopo la visita e dopo aver consultato la radiografia mi ha detto che l'edema impedisce l'articolarità della caviglia e che una riabilitazione adeguata riattiverà l'articolazione. L'altro mi ha detto che invece essendo presente una sublussazione difficilmente ci sarà il totale recupero. Comunque ha ragione nell'impossibilità di poter dare risposte adeguate a consulti informatici, tuttavia a me più in generale interessava capire se una sintesi a livello del malleolo tibiale, seppur perfettamente posizionata è comunque una controindicazione a fare qualsiasi tipo di sport che crea microtraumi. Grazie
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
una sintesi a livello del malleolo tibiale, seppur perfettamente posizionata è comunque una controindicazione a fare qualsiasi tipo di sport che crea microtraumi
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NO - NESSUNA LIMITAZIONE DOPO ADEGUATA RIABILITAZIONE!!!!!