Rottura lca , consiglio

Salve ,
sono un ragazzo di quasi 33 anni , praticavo calcio a livello agonistico fino a 4 anni fa quando dopo un contrasto di gioco mi si è rotto il crociato anteriore del ginocchio Dx.
Ora sono più di 4 anni che convivo con questo problema ed ormai a livello psicologico inizia a pesarmi tantissimo perché non desidero altro che tornare a giocare a calcio anche se solo a livello amatoriale (con amici per divertirci).
Anche se , fortunatamente , il ginocchio non mi fa male , di tanto in tanto lo stesso esce e rientra se effettuo qualche movimento particolare o se il punto di appoggio del piede non è piano, ma nonostante tutto nel fuoriuscire e nel rientrare (da solo!) non avverto minimamente dolore.
Ora mi sono deciso e ho dato il via all'iter che segue l'operazione , e così ho effettuato una risonanza ed una visita da uno specialista che mi ha detto che potrei anche mettermi un LCA artificiale anziché ricostruirmi il mio in modo naturale.
Ora vorrei chiedervi cosa sarebbe meglio per me e a cosa andrei incontro se decidessi di intraprendere l'una o l'altra scelta, e aiutarmi a farmi decidere la modalità di intervento più adatta per rimettermi in piedi e ritornare finalmente a sentire l'emozione di questo bellissimo gioco!!!
Ringrazio tutti in anticipo!!!
[#1]
Dr. Damiano Longo Ortopedico 44
Gentile paziente
in letteratura scientifica il dibattito su crociato biologico o artificiale è ancora a aperto e vivo e ogni chirurgo abbraccia ciò che pensa sia più efficace per il suo paziente . Devo dire comunque che la grande maggioranza di noi chirurghi compresi il sottoscritto preferisce non impiantare qualcosa di estraneo all' organismo ma di usare gracile e semitendinoso ... se non il rotuleo come altri fanno .
Le consiglierei dunque una scelta di questo genere .
Spero di esserle stato utile.

Dr. Damiano Longo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve, Dr.Longo ,
grazie per la risposta.
Stamattina ho ritirato gli esiti della risonanza e ho letto questo :
"Moderato versamento endoarticolare"
"Aspetti degenerativi coinvolgono il corpo del menisco mediale"
"LCA risulta scarsamente riconoscibile lungo tutto il suo naturale decorso in un quadro compatibile con gli esiti di lesione completa inveterata da valutare in ambito specialistico"

Da come ho capito , purtroppo , ho rotto anche il menisco mediale giusto? Questo vorrebbe dire tempi di recupero più lungo?
Quali sono i pro e i contro di un LCA artificiale e di quello biologico?
Grazie
[#3]
Dr. Damiano Longo Ortopedico 44
Salve
Elencare tutti i pregi e difetti sarebbe un po' prolisso in questa sede ... Ovviamente tra i pregi del legamento artificiale la tempistica minore e il fatto di mantenere illesi i gli altri tendini che dovresti prelevare .
Difetti : il fatto di utilizzare un tessuto estraneo all organismo con i rischi che ne conseguono quali intolleranze infezioni ecc ...
Il menisco a mio avviso non presupponi grossi cambiamenti nella prognosi .
[#4]
dopo
Utente
Utente
Sempre grazie per la risposta.
Vista la mia necessità anche di dover ritornare a lavoro quanto prima ( lavoro da ufficio) la strada migliore per accelerare i tempi di rientro quindi sarebbe quella di un LCA artificiale? Considerando una tempistica di due mesi dal rientro a lavoro , che intervento mi consiglia di eseguire a questo punto considerando il tutto ?

[#5]
Dr. Damiano Longo Ortopedico 44
Per tempistica intendevo i tempi di sala operatoria non di ripresa :in realtà quelli di ripresa si sovrappongono in entrambi .Se quello che cerca è un consiglio spassionato allora il mio è quello di affidarsi al professionista dal quale è andato a visita ;il rapporto medico paziente è fondamentale scelga un chirurgo e si fidi di lui si faccia consigliare nella scelta più opportuna.Le faccio i miei migliori auguri.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Salve Dott.Longo,
il 14 di Gennaio ho effettuato l'intervento in artroscopia che prevedeva la ricostruzione del LCA e pulizia del menisco. La tecnica usata è stata quella di prelevare il semitendinoso gracile.
Scrivo a due settimane dall'intervento per chiarire un problema riscontrato fin dal 3 giorno post-intervento.
In pratica durante tutto il giorno avverto poco dolore nonostante effettuo esercizi in casa e ,tre volte a settimana, mi reco presso un centro riabilitativo per farmi seguire al meglio , ma il disagio avviene di notte , ovvero non appena mi corico dopo 5 minuti inizia un dolore con delle fitte momentanee che, pur essendo non eccessivamente insopportabili , non riescono a farmi dormire. Ho provato ovviamente a prendere degli antidolorifici (TACHIDOL) ma l'effetto degli stessi dura poco più di un ora dopodichè ricompare il fastidio. Non è un dolore forte ma è comunque fastidioso perchè è continuo , e ormai per questo motivo sono più di 10 giorni che non riesco a riposare come si deve , in media riesco a chiudere occhio per non più di due ore e mezza a notte , e la cosa inizia a farmi stare male perchè mi sento molto debole , stanco e poco grintoso per affrontare gli esercizi e le sedute di terapia.

Mi chiedo da cosa può dipendere questo dolore e come posso fare per cercare di dormire , ho provato anche a prendere due dosi di antidolorifico , ma nulla , non cambia niente , purtroppo causa allergia non posso prendere gli antinfiammatori , quindi le chiedo anche un consiglio su come posso intervenire per tentare di migliorare l'aspetto notturno che ormai per me è diventato un incubo.

Tengo a precisare che il ginocchio alla vista sta bene , si è sgonfiato tantissimo e ho un piccolo ematoma (ma davvero piccolo) dietro il ginocchio che con l'aiuto del ghiaccio pian piano va via .
Il ghiaccio sul ginocchio lo applico in media ogni due ore e subito dopo gli esercizi proprio per aiutarmi nel caso ci fosse un infiammazione.


Non so cosa pensare , la situazione si fa difficile , se non riesco a dormire il mio fisico non reggerà a lungo e temo in una debolezza che potrebbe allontanarmi da quegli obiettivi prefissati per il recupero influenzando di tanto il percorso riabilitativo.

Spero mi aiuti a capire cosa non va nel mio ginocchio di notte!!

Grazie