Scoliosi, schisi e noduli intraspongiosi

salve, sono una ragazza di 24 anni,sono una studentessa per cui sono portata a stare seduta per molto tempo.
circa un mese fà però ho accusato dei dolori alla lombare e un dolore nella regione sopraomellicare.. il mio medico mi ha fatto effettuare una radiografia della lombare e l esito è il seguente:scoliosi lombare dx convessa, qualke piccolo nodulo intraspongiosico schisi dell arco posteriore di S1.
Dopo di che mi ha fatto fare una visita dal fisiatra il quale nn mi ha saputo dir nulla..quello che più mi preoccupa è sapere cosa sono quei noduli e perchè ho avuto dolori sopraombellicari e inoltre cosa dovrei fare..e a chi rivolgermi in ogni caso?....la Ringrazio!!
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La schisi è la mancata fusione dell'arco posteriore della vertebra, fusione che avviene spontaneamente con l'accrescimento. Talvolta la fusione non avviene o avviene in modo incompleto: questo fenomeno, localizzato alla sola S1, non ha nessun significato patologico, cioè non fa male e non causa disturbi.
I noduli intraspongiosi, dette anche ernie di Schmorl, sono delle lacune nelle limitanti dei corpi vertebrali, dentro le quali è migrato del tessuto discale. Anche questi sono privi di significato clinico, non toccano le strutture nervose e non danno disturbi. Non hanno nulla a che vedere con le ernie del disco.
Resta la scoliosi, che può dare sintomatologia dolorosa, soprattutto se accompagnata da vita sedentaria, postura scorretta, ecc.
Chi La deve seguire è solamente il Fisiatra: se quello che L'ha visitata non ha saputo dirLe nulla, non Le resta che rivolgersi a un altro Fisiatra.
Per il dolore soprambelicale la risposta esula dalle mie competenze (si va da cattiva alimentazione, a patologie gastriche, a patologie intestinali, ai calcoli della colecisti,ecc). Se si dovessero ripresentare Le consiglio di rivolgersi a un gastroenterologo preparandosi a rispondere alle domande che Le farà, che possono riguardare oltre alla sede del dolore, anche le modalità con cui è insorto, la sua irradiazione, la sua intensità, la sua continuità o meno, la sua evoluzione nel tempo, i fattori che lo fanno diminuire e quelli che lo peggiorano.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it