Piedi piatti e valgo in bambino di 10 anni

Salve,
ho un bambino di 10 anni che ha piedi piatti e valgo di IV grado. Abbiamo fatto due visite ortopediche ed entrambi hanno consigliato operazione. Il mio dubbio sta nel post operatorio: un ortopedico pediatrico che usa la vite shuperus non riassorbibile dice che, dovendo toglierla entro dopo due anni, non puo' fare sport che faceva ( basket) per rischio di romperla o altro; l'altro ortopedico che usa vite wright dice che dopo 2-3 mesi puo' tornare a fare sport. non capisco come usando entrambi delle viti, hanno dei tempi cosi diversi nella ripresa? questo ci ha resi fortemente indecisi da chi farlo operare...
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Prof. Enrico Pelilli Ortopedico 211 20
Il trattamento del piede piatto-valgo infantile prevede, essenzialmente, 2 tecniche.
La prima prevede l'introduzione di endoprotesi nel seno del tarso, che, impedendo meccanicamente lo scivolamento dell'astragalo dal calcagno sottostante, corregge il difetto.
Diverse ditte producono di queste protesi, ognuna con il suo nome, ma tutte funzionano alla stessa maniera e quindi non mi farei problemi con i nomi.
La seconda prevede l'inserimento sul pavimento del seno del tarso (calcagno) di una vite, che viene lasciata sporgente di mm 4 - 5, parallelamente all'astragalo.
Questa vite, attraverso 2 meccanismi, uno meccanico, che con riflesso neurologico, limitano l'eccessiva pronazione del calcagno, correggendo così il difetto d'appoggio.
Tale vite è chiamata "vite di Pisani" perché tale metodica fu introdotta, in Italia, dal prof. Pisani, che tuttavia non ha brevettato un tipo specifico di vite, per cui ciascun chirurgo ne sceglie un tipo a suo gradimento, con risultati tutti comparabili. Questa tecnica è anche nota come "calcaneo stop".
Detto questo, personalmente ho verificato entrambi i metodi, scegliendo poi l'ultimo esposto, perché quello più gradito ai pazienti e alle loro famiglie.
Per quello che riguarda la protesi riassorbibile, per il paziente, gli svantaggi superano quello che può essere l'unico vantaggio, che è quello di non dover rimuovere la vite.
In realtà l'atto operatorio sia di introduzione che di rimozione di una vite standard è di aggressività minima (una ferita che difficilmente supera i mm 15) con tempi chirurgici di 7 - 8 minuti, e recuperi post operatori rapidi.
Al contrario il riassorbimento della protesi è un processo lungo di mesi, che provoca una risposta infiammatoria locale, causa di disturbi funzionali e dolore, che accompagnano tutto tale periodo.
Per quanto riguarda la ripresa della pratica sportiva, escluderei che una vite in titanio possa rompersi tanto facilmente (scherzando con i Colleghi ci diciamo che gli archeologi fra 2000 anni di noi non troveranno forse le ossa, ma sicuramente, perfettamente conservate, le nostre protesi!) e i bambini che ho personalmente operato hanno tutti ripreso l'attività sportiva dopo 2-3 mesi dall'intervento che è il tempo necessario al cervello per capire come usare in maniera ottimale il piede "nuovo" che gli abbiamo preparato.
Spero che questa mia sia stata sufficientemente chiara e che le abbia chiarito i dubbi.
Resto comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile

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dopo
Utente
Utente
Salve,
la ringrazio per avermi risposto.
Ho ancora qualche domanda da porle:
1) xke' dice che le famiglie preferiscono il metodo del calcagno stop?
2) se la vite non si rompe, ci sarebbe la possibilità pero' che l'osso lo faccia? mio figlio pratica basket e ho paura che con i salti o cadute possa succedere qualcosa prima di rioperarsi per togliere la vite ( da farsi dopo due anni mi hanno detto).
Nel caso del dottore che ci consiglio' il calcagno stop disse che non avrebbe dovuto fare sport per due anni..mentre l'altro che pratica entoprotesi dice dopo due-tre mesi..!?

saluti
GRAZIELLA
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Prof. Enrico Pelilli Ortopedico 211 20
1) perché, ovviamente, rivedo i bimbi a distanza di circa 3 mesi dopo l'intervento e, oltre a valutare la il risultato funzionale, chiedo ai genitori se sono soddisfatti del risultato.
La risposta è favorevole per 2 motivi: il passo appare più leggero ed esteticamente la caviglia si snellisce. Questo secondo aspetto è apprezzato soprattutto nel caso di bambine
2) la vite viene avvitata nell'osso sano. Non ho mai avuto riscontro di fratture del calcagno in tale sede. Se l'osso si dovesse rompere si romperebbe per il trauma e non per la vite. Oltretutto le fratture del calcagno, nell'infanzia, sono rare e quasi sempre dovute a cadute dall'alto (da un muretto, da una scala ecc....) non giocando a basket.
Un saluto
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dopo
Utente
Utente
Grazie di nuovo soprattutto per la pazienza.
Posso chiederle se lei alle famiglie indica quindi un periodo di fermo solo per 2-3 mesi con operazione del calcagno stop?
quindi il parere dell'ortopedico da noi consultato di astenersi per due anni è solo in via preventiva ?
dopo quanto tempo opera anche il secondo piede?