Dolore spalla dx -tennis

Buongiorno, mi chiamo Stefano ed ho 40 anni,d a qualche mese ho un dolore persistente alla spalla dx, faccio presente che in precedenza (all'eta di 14 anni) ho avuto una sublussazione a seguito di una catuta durante una gara di calcio.
Nel tempo, tra alti e bassi il dolore è sempre stato sopportabile consentendomi, comunque, di svolgere attività sportiva (TENNIS).
Ultimamente ho intensificato sia la frequenza che l'intensità dell'attività sportiva (livello agonistico);tale aumento mi ha portato ,prima a dolori acuti invalidanti e poi all'impossibilità a svolgere con efficacia gesti tecnici specifici (soprattutto nel sevizio sia nel momento di retroversione che nello scarico dopo l'impatto).
Ho notato, quindi, una difficoltà sia di manovra che di sviluppo di potenza nel gesto specifico, cosa che non riscontro negli altri movimenti (smash escluso).
A tale proposito chiedo se è necessario intraprendere una cura specifica e se questa è compatibile con l'attivita sportiva (tennis).

Invio il referto della Risonanza Magnetica :

"Quesito clinico :ANTRALGIA.
Indagine eseguita con tecnica di acquisizione spin Echo su piani multipli.
Assenza di lesioni strutturali ossee a focolaio in atto.
Non versamento endoarticolare. Modesta disomogeneità di segnale del tendine del sovraspinato in assenza di lesioni di continuo, per fenomeni tendinosici.
Ridotto il tessuto adiposo di scorrimento subacromiondeltoideo.
Insieme delle alterazioni descritte configura una sindrome da Impingement.
Non alterazioni delle rimanenti strutture tendinee componenti la cuffia dei rotatori.
Normali le rimanenti strutture esaminate."

Ringrazio anticipatamente


Stefano Munzi










































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 938 50 10
Gentile utente
Il fatto di aver subito in età giovanile un episodio di sublussazione della spalla purtroppo potrebbe aver prodotto una spalla instabile.
In queste condizioni purtroppo l'eserciozio di uno sport come il tennis ne accentua le problematiche.
Sarebbe importantissimo valutare clinicamente la spalla e vedere se il problema è costituito dalla instabilità residua o come sembrerebbe emergere dalla RM da una sindrome da conflitto (patologia peraltro molto frequente nei tennisti).
Nel caso si sospetti una instabilità sarebbe poi utile eseguire una Artro TC o Artro RM (cioè con liquido di contrasto iniettato nell'articolazione).
Ci faccia sapere se ha già eseguito un consulto specialistico.
Cordiali saluti

Antonio Mattei

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio dott.Mattei,
la ringrazio enormemente della sua diagnosi e vorrei aggiungere un altro elemento che Le potrebbe fornire ulteriori informazioni a quanto descritto da me in precedenze.
Premetto di avere solo una blanda conoscenza di anatomia derivatami dal corso della FIGC per "allenatori di Base".
Tuttavia ho effettuato prima di una partita (tennis) un bendaggio utilizzando del normale cerotto per medicazioni, nel tentativo di aiutare le strutture muscolo-tendinee (non conosco assolutamente tecniche di fisiochinesi) ottenendo, con mia sorpresa, non dico la totale scomparsa del dolore ma una notevole attenuazione.
Riconosco che avventurarmi in tale pratica sia da sconsigliare a persone inesperte e non qualifate, ma come avrà capito il tutto è stato dettato eslusivamente dalla forte passione che ho per questa attività sportiva.
Mi potrebbe consigiare pubblicazioni ho materiale didattico dove reperire informazioni più dettagliate su quanto detto (fisiochinesiterapia).

Distinti saluti

Stefano Munzi