Mancata calcificazione
Gentili dottori, invio questo messaggio per consigli riguardo al mio caso.
A seguito di una caduta (3/11/08) ho riportato la frattura biossea diafisaria radio e ulna dx. Sono stata ingessata e poi operata il 10/11/08 con inserimento di due placche metalliche di titanio. Il 9/12/08 al controllo RX, dopo la rimozione del gesso, i capi di frattura sono risultati ben allineati, ma si è evidenziata una certa sofferenza delle ferite, per cui si è reso necessario medicarle due volte a settimana e un tutore ortopedico .
Il 12/12/08 ho iniziato terapia antibiotica con Ciproxin 500 2 cp al dì. Il 23/12/08 un esame culturale + antibiogramma risulta positivo allo Staphilococcus aureus.
Il 30/12/08 mi viene prescritto Bentelan 4mg 1 fl im al dì per 6 gg.
Il 9/1/09 l’RX di controllo rileva scarso callo osseo, per cui viene mantenuto il tutore ortopedico.
Il 14/1/09 viene effettuato un nuovo tampone da ferita chirurgica, che si evidenzia come il precedente: positivo allo Staphilococcus aureus.
Il 17/1/09 data anche la presenza di una fistola ulnare viene prescritto: Levoxacin 500mg 1cp die e insieme Bactrim forte 1cp per 2 die per 20 gg.
Il 24/1/09 durante la medicazione delle fistole ulnari viene riscontrato che le stesse risultano meno secernenti rispetto alle volte precedenti. Oltre alla terapia antibiotica in atto viene consigliato di assumere Optinate 35+35 1cp per 2 gg consecutivi al mese.
Il 10/2/09 l’RX di controllo evidenzia lievi miglioramenti. Consigliatami fisioterapia riabilitativa, l'ho eseguita nelle ultime due settimane di febbraio. Da 10 giorni ho iniziato anche magnetoterapia per circa 8/9 ore al dì che sto continuando. L'ultima RX (del 21 marzo 2009) tuttavia non ha evidenziato miglioramenti. Ora mi è stato prescritto un nuovo esame culturale...Continuo ad andare in ospedale per la medicazione della ferita 2 volte a settimana e a portare il tutore. Sono preoccupata, perchè non mi sembra di vedere miglioramenti significativi considerato il tempo trascorso. Cosa potreste suggerirmi? Grazie di cuore per le eventuali indicazioni e risposte.
A seguito di una caduta (3/11/08) ho riportato la frattura biossea diafisaria radio e ulna dx. Sono stata ingessata e poi operata il 10/11/08 con inserimento di due placche metalliche di titanio. Il 9/12/08 al controllo RX, dopo la rimozione del gesso, i capi di frattura sono risultati ben allineati, ma si è evidenziata una certa sofferenza delle ferite, per cui si è reso necessario medicarle due volte a settimana e un tutore ortopedico .
Il 12/12/08 ho iniziato terapia antibiotica con Ciproxin 500 2 cp al dì. Il 23/12/08 un esame culturale + antibiogramma risulta positivo allo Staphilococcus aureus.
Il 30/12/08 mi viene prescritto Bentelan 4mg 1 fl im al dì per 6 gg.
Il 9/1/09 l’RX di controllo rileva scarso callo osseo, per cui viene mantenuto il tutore ortopedico.
Il 14/1/09 viene effettuato un nuovo tampone da ferita chirurgica, che si evidenzia come il precedente: positivo allo Staphilococcus aureus.
Il 17/1/09 data anche la presenza di una fistola ulnare viene prescritto: Levoxacin 500mg 1cp die e insieme Bactrim forte 1cp per 2 die per 20 gg.
Il 24/1/09 durante la medicazione delle fistole ulnari viene riscontrato che le stesse risultano meno secernenti rispetto alle volte precedenti. Oltre alla terapia antibiotica in atto viene consigliato di assumere Optinate 35+35 1cp per 2 gg consecutivi al mese.
Il 10/2/09 l’RX di controllo evidenzia lievi miglioramenti. Consigliatami fisioterapia riabilitativa, l'ho eseguita nelle ultime due settimane di febbraio. Da 10 giorni ho iniziato anche magnetoterapia per circa 8/9 ore al dì che sto continuando. L'ultima RX (del 21 marzo 2009) tuttavia non ha evidenziato miglioramenti. Ora mi è stato prescritto un nuovo esame culturale...Continuo ad andare in ospedale per la medicazione della ferita 2 volte a settimana e a portare il tutore. Sono preoccupata, perchè non mi sembra di vedere miglioramenti significativi considerato il tempo trascorso. Cosa potreste suggerirmi? Grazie di cuore per le eventuali indicazioni e risposte.
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Dr. Rocco De Vitis
Ortopedico, Chirurgo della mano, Microchirurgo
80 4
Cara signora, posso dirle con ragionevole certezza che si tratta ormai di una pseudoartrosi infetta biossea di avambraccio...
Le consiglio di eseguire un consulto con un chirurgo della mano...Va vista..Così su due piedi...L'antibiogramma ormai è falsato dalla terapia antibiotica che ha eseguito...
Io proverei a cambiare la famiglia di antibiotici...
ma credo che sia necessario almeno "Zaffare" la ferita, se non rimuovere le placche mettere un gesso e aspettare che il focolaio di infezione sia bonificato prima di procedere a un nuovo intervento di osteosintesi!
Le consiglio di eseguire un consulto con un chirurgo della mano...Va vista..Così su due piedi...L'antibiogramma ormai è falsato dalla terapia antibiotica che ha eseguito...
Io proverei a cambiare la famiglia di antibiotici...
ma credo che sia necessario almeno "Zaffare" la ferita, se non rimuovere le placche mettere un gesso e aspettare che il focolaio di infezione sia bonificato prima di procedere a un nuovo intervento di osteosintesi!
Dr. Rocco De Vitis
[#2]
dopo
Utente
La ringrazio vivamente per la tempestiva risposta.Sicuramente mi informerò per prenotare un consulto con un chirurgo della mano.. Vorrei chiederle, riguardo alla magnetoterapia,che faccio di notte (ho affittato un apparecchio), se sono troppe 8/10 ore consecutive e se sono utili. Inoltre mi sono state suggerite anche le onde d'urto: pensa possano servire nel mio caso? Grazie
[#4]
dopo
Utente
Grazie, ma come posso debellare l'infezione? Ho rifatto il tampone e il bacillus Aurelius è sempre presente!Qualcuno mi ha detto che a Cortina sono specializzati in un vaccino specifico in casi di infezioni...non so a chi rivolgermi e se potrebbe aiutare a risolvere. Lei sa qualcosa a proposito? Di nuovo mille grazie.A.R.
[#5]
Dr. Rocco De Vitis
Ortopedico, Chirurgo della mano, Microchirurgo
80 4
Provi a sentire il dott. Da Rin Dario chirurgo della mano del Codivilla Putti di Cortina.
Io però le ho anche già detto che a mio parere potrebbe essere utile ad esempio cambiare classe di antibiotici, zaffare le fistola secernente con garza iodoformica ed eventualmente rimuovere le placche e usare una apparecchio gessato masi deve far visitare perchè tutto va valutato davanti al suo avambraccio...
Io però le ho anche già detto che a mio parere potrebbe essere utile ad esempio cambiare classe di antibiotici, zaffare le fistola secernente con garza iodoformica ed eventualmente rimuovere le placche e usare una apparecchio gessato masi deve far visitare perchè tutto va valutato davanti al suo avambraccio...
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.5k visite dal 24/03/2009.
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