Dolore fortissimo alla caviglia da anni

Buongiorno, mi scuso anticipatamente per il lungo messaggio.
Da anni convivo con un dolore fortissimo alla caviglia sinistra.
Nel 2002 ho avuto la prima distorsione, che fu mal curata.

Nel corso degli anni ho sempre avuto disturbi alla caviglia ma resistevo.

Nel 2017 ho avuto un'altra distorsione e dopo 20 sedute di fisioterapia mi è stato detto che avevo una tendinite cronica.
Sono andata da 3 ortopedici specializzati e ho fatto risonanze, radiografie, TAC e le diagnosi sono state artrosi e infiammazione del tendine peroneo.
Seguendo le prescizioni ho provato vari antinfiammatori, plantari, massaggi, ultrasuoni, trattamenti ghiaccio ma il piede si gonfiava sempre più spesso.
Ho fatto esami del sangue per vedere se avevo la gotta e sono andata anche da un flebolologo ma queste ultime cose sono risultate tutte negative.

A ottobre del 2018 sono andata al PS e il responsabile dell'ortopedia mi ha proposto di effettuare un'operazione esplorativa.

Da questa operazione si è scoperto che "presumibilmente" avevo una piccola lesione ai tendini fibulari.
Sono stata 1 mese senza camminare e ho fatto 3 mesi di fisioterapia ma il dolore non è mai andato via al 100%.

A novembre dello scorso anno ho dovuto trasferirmi in un'altra città, il dolore era sopportabile ma durante il primo mese ho dovuto camminare molto e faticare per il trasloco: il dolore alla caviglia è tornato insopportabile e si è gonfiata di nuovo.
Ho fatto una nuova visita da un ortopedico e la diagnosi è stata che avevo una tendinite cronica.
Ho fatto altre 20 sedute di fisioterapia ma il dolore andava e veniva.

Poi un giorno lo scorso febbraio mi sono svegliata e non potevo poggiare il piede per terra, ha cominciato a pulsare e a gonfiarsi quasi a vista d'occhio.
Sono andata al PS, fatto una radiografia e mi hanno detto che avevo l'artrosi, che dovevo prendere il cortisone e degli antinfiammatori e di tornare da un altro specialista e fare una RM.
Ho fatto la risonanza ed è emerso che ho la cellulite infiammatoria.
L'ultimo chirurgo ortopedico che mi ha visto 2 mesi fa mi ha detto di prendere un antidolorifico e mi ha prescritto dei plantari perché è convinto che il mio problema sia la postura, in più mi ha prescritto una crema anticellulite (!! ).


Da allora sono passati 2 mesi, non ho camminato quasi per niente a causa della quarantena e non mi hanno ancora chiamata per ritirare i plantari, per i quali avevo preso le impronte ma poi si è bloccato tutto.
Ci sono giorni in cui fa male poco, altri giorni niente, altri giorni in maniera insopportabile.
Mi si addormenta, si gonfia, poi si sgonfia, sento delle fitte, come un dolore dentro l'osso, specialmente nella parte del tallone.
Prendo antidolorifici ma il dolore non scompare e comunque posso fare cicli brevi di massimo 15gg per non distruggermi lo stomaco.

Onestamente non so più cosa fare.
Possibile che non ci sia un rimedio per me?

Grazie di cuore a chi di voi potrà darmi un'idea su come risolvere questa situazione.
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Prof. Francesco Oliva Ortopedico 1
Signora se ha una tendinopatia cronica resistente a terapia conservativa deve essere operata.
Lei capirà che così non è facile fare una diagnosi.
Buona Giornata
Prof. Francesco Oliva

Prof. Francesco Oliva

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio, Prof. Oliva. Non posso essere io purtroppo a suggerire un intervento. Proverò nel frattempo a ritirare i plantari e vedere come va. Speriamo in un po' di sollievo.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, aggiungo il referto dell'ultima risonanza. Ho tradotto dallo spagnolo (attualmente vivo in Spagna), spero sia chiaro: "Conservazione morfologica e del segnale delle strutture ossee visualizzate. spazi comuni conservati. versamento subtalare tibiale e posteriore caldo. seno tarsale normale e grasso kager. fasce che compongono i legamenti fissativi e laterali dell'articolazione senza cambiamenti apprezzabili. I tendini tibiali, fibulari, flessori, estensori e di Achille sono normali. fascia plantare entro limiti normali. ispessimento con alterazione del segnale del tessuto cellulare sottocutaneo in entrambi i nuclei laterali compatibili con la cellulite infiammatoria." Forse questo può dare maggiori indicazioni su una possibile risoluzione del problema. Appena finirà l'emergenza covid-19 e le strutture inizieranno di nuovo a dare appuntamenti, cercherò di rivolgermi a un altro ortopedico. Grazie se qualcuno vorrà darmi una sua opinione.