Gravi problemi spalla destra

Sono stato operato presso il Rizzoli di Bologna, alla spalla destra nel 1985 di lussazione abituale con capsula plastica. Dubito che l'intervento in questione sia andato bene, visti i gravi risultati negativi che si sono manifestati col passare degli anni.

Dopo pochi anni infatti, è iniziata una limitazione funzionale della spalla destra che oggi ha superato l'80%, inoltre provo dei dolori acutissimi alla stessa, sopratutto di notte, e non riesco a fare niente, neanche lavarmi. Il 17/04/2009 ho effettuato una risonanza magnetica con sequenze se t1 f2 t2 pesate nei tre piani dello spazio e con una acquisizione STIR. Ebbene, il risultato è abbastanza allarmante ed è il seguente: Alterazione di segnale del t. sovraspinoso a livello inserzionale con borsite sub-acromiale e riduzione di ampiezza dell'outlet del sovraspinoso da ipertrofia dell'articolazione acromion claveare. Conclusioni diagnostiche: Tendinosi del sovraspinoso da 'impingement' sub acromiale. Si segnala marcato reperto di artrosi gleno-omerale con osteofitosi marginale e versamento intra-articolare. Vi chiedo perciò, alla luce di ciò che vi ho scritto, cosa mi consigliate di fare, poichè sono ancora giovane e non riesco più a fare niente, anche perchè mi è stato riferito che un possibile intervento su una spalla in queste condizioni, sia ad alto rischio.

Gradirei una Vostra professionale consulenza e assistenza per la tutela della mia salute che da parecchio tempo mi sta dando tantissimi problemi e che mi costringe a non poter più svolgere le normali attività giornaliere ( lavaggio del viso, del corpo dei capelli, vestirmi, ecc…), visto il forte dolore e la totale limitazione funzionale dei movimenti del braccio e della mano.
Distinti saluti
Montepaone, 07.05.2009
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
IL PUNTO CHIAVE DEL REFERTO RMN MI SEMBRA IL SEGUENTE:
Si segnala marcato reperto di artrosi gleno-omerale con osteofitosi marginale e versamento intra-articolare.
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Incomincio con il dire che l'intervento per la lussazione abituale della spalla ha subito negli ultimi 2 decenni una trasformazione radicale nel senso che oggi vi sono tecniche molto meno invasive rispetto ad un tempo.
Non e' raro che interventi eseguiti molti anni fa con tecniche molto invasive possano, in alcuni soggetti portare ad una artrosi a distanza.
Con la limitazione importante di non poter visionare le sue radiografie (che se crede puo inviarmi via "e-mail" all'indirizzo --> rrr063@yahoo.com) mi baso sul racconto racconto che lei ci fa circa la situazione di dolore cronico molto importante di cui lei soffre alla spalla.
In una situazione di tale tipo, anche in considerazione del fatto che lei immagino avra' gia' provato molte cure antinfiammatorie (laserterapia, ionoforesi, tecarterapia, fisiochinesiterapia ecc. ecc.), mi sembra che non vi siano molte scelte se non un intervento di protesi alal spalla.
Sottolineo che tale opinione e' una pura supposizione eseguita senza una visita clinica e senza la visione delle radiografie.
potrei essere piu' preciso se lei mi inviasse gli esami radiografici piu' recenti che lei ha all'indirizzo mail sopra citato.
Cordiali saluti.

Dr. Roberto LEO

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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Gentile utente ho visionato la RMN che lei mi ha inviato.
Avrei preferito vedere anche un esame Rx recente per poter giudicare anche da un altro punto di vista la sua spalla.
Quello che posso dirle e' che la cuffia dei rotatori (composta da tendini) e' assottigliata ma integra.
La testa dell'omero e' invece affetta da una importante deformazione del suo profilo tale per cui i dolori che lei ci ha descritto sono "normali" in un quadro di tale tipo.
Solo lei e' in grado di giudicare l'importanza e l'entita' di tali dolori e quanto essi disturbino seriamente la sua vita quotidiana.
Ritengo che se la sua qualita' di vita fosse seriamente diminuita dal dolore andrebbe presa in considerazione la ipotesi di affrontare un intervento chirurgico.
Unico intervento che giudico possibile, dai dati in mio possesso, e' una protesi alla spalla.
Cio' potrebbe ridurre grandemente, o addirittura azzerare, il dolore che lei avverte oggi durante i movimenti normali della vita quotidiana.
Cordiali saluti.