Ingrossamento linfonodo

Salve,
ho 31 anni e da circa 4 mesi soffro di disturbi vari che non mi fanno vivere serenamente.
A gennaio pesavo circa 110 Kg e conducevo una vita sedentaria, a marzo decido di cambiare radicalmente stile di vita, andando tutti i giorni in bicicletta per circa 2 ore e cambiando alimentazione. Ad oggi ne peso 97.
Questo ha un effetto positivo su mio corpo però a luglio comincio a sentire qualcosa nella parte sinistra della gola, come se mi fosse rimasto del cibo che non va ne su, ne giù.
Sia il mio medico curante, che l'otorino non vedono niente, a parte i turbinati infiammati, forse a causa dell'aria poco pulita respirata durante le mie uscite in bici e la gola leggermente arrossata.

Quindi mi viene prescritta un'ecografia al collo, dal quale emerge:
Tiroide e ghiandole salivari nei limiti, ma in sede laterocervicale formazione linfonodale oblunga 23x4 mm con ilo e in sede sottomandibolare due linfonodi con aspetto reattivo, il maggiore 21x7 mm.

Mi viene prescritto un emocromo completo dal quale risultano i linfociti leggermente alti (49,3%) e che ho avuto la mononucleosi(cosa che ignoravo).

Vengo rassicurato dal dottore che è tutto apposto e nel frattempo si fa agosto e parto per la montagna.
Dopo la prima camminata, mi viene una febbre a 39 per tre giorni di fila senza nessun sintomo, ne tosse, ne mal di gola, solo dolori febbrili. Il medico locale sospetta un focolaio di polmonite(sente un gorgoglio al polmone destro). Faccio le Rx al torace, ma risultano negative. Però sento che ho il fiato corto e, magari solo dopo una rampa di scale, sento bruciore ai bronchi e rimango senza fiato.

Torno dalle "vacanze".
Mi viene prescritto un altro emocromo da cui risulta tutto regolare.
Ma la sensazione di avere qualcosa in gola non passa. Inoltre a volte mi sentivo proprio chiudere la gola, avevo quasi paura di soffocare. Però avevo notato che il sintomo si amplificava dopo aver mangiato certi tipi di alimento, forse quelli acidi.
Mi viene prescritta visita da otorino e da allergologo.
L'otorino che mi esamina accuratamente anche con l'ausilio delle fibre ottiche, ma non trova niente di irregolare, ma sospetta un reflusso gastro esofageo e mi da la cura antireflusso.
L'allergologo mi dice che sono allergico al polline.

A settembre faccio la cura antireflusso e in effetti mi sento meglio.

Sono qui a chiedere un vostro cortese consulto perché, ad oggi (ottobre), non mi sento bene. Sento sempre qualcosa al livello del pomo d'adamo che non va ne giù ne su. Ho poco fiato (questo è risultato anche dalla visita per lo sport che ho fatto 2 giorni fa) e sento dolorante la parte sinistra del collo, che a volte mi si irradia fino all'orecchio, è un dolore lieve ed incostante.
Il mio dottore passerebbe alla cura antidepressiva.
Sicuramente l'incertezza della diagnosi mi sta deprimendo, ma i sintomi che sento sono reali e ho veramente voglia di stare bene.

Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra gentile disponibilità.
[#1]
Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Prima di tutto, ripeterei l'ecografia del collo per una comparazione con quella già fatta. L'ecografo deve essere lo stesso, altrimente possono esserci delle differenze nella misurazione del linfonodo. Poi, le consiglio di sottoporsi ad una visita gastroenterologica con esofagogastroduodenoscopia per una convalida del reflusso esofageo diagnosticatole.
Cordiali saluti

Dr. Raffaello Brunori

Allergia

L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.

Leggi tutto