Lacerazione timpano e aereo
Buongiorno,
Oramai quasi due anni fa ho avuto per un incidente con il cotton fioc una lacerazione del timpano.
Praticamente stavo pulendomi a fondo (dopo quell'incidente non l'ho più usato) e per una distrazione ho bucato il timpano.
Sono andato da uno specialista in ospedale che mi prescrisse aerosol e terapia per bocca per evitare infezioni ( l'aerosol perchè con l'aria inalata le pareti elastiche del timpano si sarebbero risollevate e rinsaldate e la terapia per bocca per evitare infezioni nei primi giorni) e mi disse di evitare bagni ed acqua per circa un mese e poi di andare a controllo.
Quando mi visitò (circa 10 secondi) mi disse che non mi doveva operare e che si era ricucito.
Ora di quella cosa ho avuto sempre paura ed insicurezza ed adesso dopo due anni sono a chiedervi queste cose:
1) Riguardo al nuoto (l'ho già ripreso ma evito sempre di fare immersioni anche nei 3 metri della piscina) ci sono ancora possibilità che per immersioni di questo genere, quindi banali e non prolungate, che il timpano si rompa nuovamente??Quando vado sott'acqua le orecchie si attappano come per la pressione ma non sento fastidi anche se certamente sento questo diciamo tappo che si forma ma forse prima non ci facevo caso.
2) E' possibile per me tornare a prendere l'aereo? (il mio medico di base mi dice vai tranquillo) ma leggo di rotture per la pressione e di seguire una terapia tipo aerosol la settimana prima e masticare gomme o mettere le cuffie mentre si vola, o in ultimo, segnalarlo all'assistente di volo (magari per farsi assegnare un posto diciamo meno sensibile). Sono accorgimenti utili? Prima dell'incidente ho volato diverse volte senza avere fastidi ma ora sinceramente ho paura che si rompa durante il volo.
3) La stessa cosa vale anche per i treni ad alta velocità, potrebbero provocarmi disturbi?
E' necessaria una nuova visita da uno specialista o qualche esame particolare?
Ripeto lo specialista al tempo mi disse che non mi doveva operare ed il medico mi dice sempre (me lo faccio controllare di frequente l'orecchio) che posso andare tranquillo, poichè la situazione è tornata a posto e non resta, come dice lui, che provare!
Vi ringrazio!
Oramai quasi due anni fa ho avuto per un incidente con il cotton fioc una lacerazione del timpano.
Praticamente stavo pulendomi a fondo (dopo quell'incidente non l'ho più usato) e per una distrazione ho bucato il timpano.
Sono andato da uno specialista in ospedale che mi prescrisse aerosol e terapia per bocca per evitare infezioni ( l'aerosol perchè con l'aria inalata le pareti elastiche del timpano si sarebbero risollevate e rinsaldate e la terapia per bocca per evitare infezioni nei primi giorni) e mi disse di evitare bagni ed acqua per circa un mese e poi di andare a controllo.
Quando mi visitò (circa 10 secondi) mi disse che non mi doveva operare e che si era ricucito.
Ora di quella cosa ho avuto sempre paura ed insicurezza ed adesso dopo due anni sono a chiedervi queste cose:
1) Riguardo al nuoto (l'ho già ripreso ma evito sempre di fare immersioni anche nei 3 metri della piscina) ci sono ancora possibilità che per immersioni di questo genere, quindi banali e non prolungate, che il timpano si rompa nuovamente??Quando vado sott'acqua le orecchie si attappano come per la pressione ma non sento fastidi anche se certamente sento questo diciamo tappo che si forma ma forse prima non ci facevo caso.
2) E' possibile per me tornare a prendere l'aereo? (il mio medico di base mi dice vai tranquillo) ma leggo di rotture per la pressione e di seguire una terapia tipo aerosol la settimana prima e masticare gomme o mettere le cuffie mentre si vola, o in ultimo, segnalarlo all'assistente di volo (magari per farsi assegnare un posto diciamo meno sensibile). Sono accorgimenti utili? Prima dell'incidente ho volato diverse volte senza avere fastidi ma ora sinceramente ho paura che si rompa durante il volo.
3) La stessa cosa vale anche per i treni ad alta velocità, potrebbero provocarmi disturbi?
E' necessaria una nuova visita da uno specialista o qualche esame particolare?
Ripeto lo specialista al tempo mi disse che non mi doveva operare ed il medico mi dice sempre (me lo faccio controllare di frequente l'orecchio) che posso andare tranquillo, poichè la situazione è tornata a posto e non resta, come dice lui, che provare!
Vi ringrazio!
[#1]
Gentile Paziente, credo sia difficile dare una risposta alla sua domanda: di qui il "non resta che provare".
L'episodio che riferisce potrebbe essere puramente occasionale e poco influente, per cui potrebbe andare tranquillo.
A mio parere però, potrebbe anche rivelare un problema di una certa importanza, forse non ora, ma in prospettiva futura.
Perché sentiva ( e forse sente ancora , ma é fermato dal timore) il bisogno di sfrucugliare l'orecchio in profondità?
Il prurito cronico e l'ipersecrezione di cerume possono essere sintomi, più o meno banali, di un iniziale conflitto fra il condilo mandibolare e l'orecchio, che , fra le altre cose, potrebbe interferire con il corretto funzionamento della Tromba di Eustachio, e quindi con la normale capacità di compensare, sott'acqua, in galleria o in aereo, a sbalzi di pressione esterna.
I consigli di masticare gomma americana (il che stimola la funzione tubarica) e di mantenere ben libere le cavità orosinusali (aereosol) vanno genericamente in questa direzione.
In subordine potrebbe consultare un dentista-gnatologo esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
Cordiali saluti e auguri di buon viaggio.
L'episodio che riferisce potrebbe essere puramente occasionale e poco influente, per cui potrebbe andare tranquillo.
A mio parere però, potrebbe anche rivelare un problema di una certa importanza, forse non ora, ma in prospettiva futura.
Perché sentiva ( e forse sente ancora , ma é fermato dal timore) il bisogno di sfrucugliare l'orecchio in profondità?
Il prurito cronico e l'ipersecrezione di cerume possono essere sintomi, più o meno banali, di un iniziale conflitto fra il condilo mandibolare e l'orecchio, che , fra le altre cose, potrebbe interferire con il corretto funzionamento della Tromba di Eustachio, e quindi con la normale capacità di compensare, sott'acqua, in galleria o in aereo, a sbalzi di pressione esterna.
I consigli di masticare gomma americana (il che stimola la funzione tubarica) e di mantenere ben libere le cavità orosinusali (aereosol) vanno genericamente in questa direzione.
In subordine potrebbe consultare un dentista-gnatologo esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
Cordiali saluti e auguri di buon viaggio.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Grazie dottore,
Preciso che il mio medico non mi ha mai segnalato la presenza di cerume talmente abbondante da richiedere visite particolari.
Lo facevo solo perchè pulendo poi il cotton fioc usciva sporco e pensavo fosse una buona abitudine, mentre, a quanto ho capito, il cotton fioc non deve essere mai utilizzato per pulire l'interno dell'orecchio. Quando andrò dal mio dentista magari glielo farò presente.
La mia preoccupazione è quindi questa: in generale un timpano lacerato (non rotto come di disse lo specalista) se rimarginato correttamente riprende le sue funzionalità originali e la sua resistenza alla pressione?
Poichè se dopo due anni non posso ancora prendere l'aereo la cosa è preoccupante (non vorrei essermi rovinato), cioè ho evitato per questi due anni ma prima o poi dovrò provare e su internet si legge di perforazioni dolorossime durante i voli etc. etc. Potrebbe essere utile un esame impedenzometrico? o non è relativo alla patologia da me descritta?
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità e la saluto
Preciso che il mio medico non mi ha mai segnalato la presenza di cerume talmente abbondante da richiedere visite particolari.
Lo facevo solo perchè pulendo poi il cotton fioc usciva sporco e pensavo fosse una buona abitudine, mentre, a quanto ho capito, il cotton fioc non deve essere mai utilizzato per pulire l'interno dell'orecchio. Quando andrò dal mio dentista magari glielo farò presente.
La mia preoccupazione è quindi questa: in generale un timpano lacerato (non rotto come di disse lo specalista) se rimarginato correttamente riprende le sue funzionalità originali e la sua resistenza alla pressione?
Poichè se dopo due anni non posso ancora prendere l'aereo la cosa è preoccupante (non vorrei essermi rovinato), cioè ho evitato per questi due anni ma prima o poi dovrò provare e su internet si legge di perforazioni dolorossime durante i voli etc. etc. Potrebbe essere utile un esame impedenzometrico? o non è relativo alla patologia da me descritta?
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità e la saluto
[#3]
Gentile paziente, se un timpano si ripara , torna sostanzialmente funzionante.
Il dolore in aereo é dato dallo scompenso pressorio legato alla tuba che non funziona adeguatamente.
Credo che nel suo caso si debba condividere l'atteggiamento tranquillizante del Collega, che oltretutto ha avuto la possibilità di visitarla, in quanto la rottura nel suo caso non é stata dovuta ad una trauma pressorio, ma ad un trauma accidentale legato al cotton fiock: non ci sarebbero le premesse per temere un barotrauma in aereo.
Se una prova deve fare , visto che va in piscina, si immerga e veda se ha difficoltà a compensare: dall'aereo non può scendere, ma dalla piscina può uscire.
Se poi la difficoltà di compenso sussiste davvero, oltre che con l'ORL , le confermo il consiglio di un consulto con lo gnatologo.
Cordiali saluti ed auguri.
Il dolore in aereo é dato dallo scompenso pressorio legato alla tuba che non funziona adeguatamente.
Credo che nel suo caso si debba condividere l'atteggiamento tranquillizante del Collega, che oltretutto ha avuto la possibilità di visitarla, in quanto la rottura nel suo caso non é stata dovuta ad una trauma pressorio, ma ad un trauma accidentale legato al cotton fiock: non ci sarebbero le premesse per temere un barotrauma in aereo.
Se una prova deve fare , visto che va in piscina, si immerga e veda se ha difficoltà a compensare: dall'aereo non può scendere, ma dalla piscina può uscire.
Se poi la difficoltà di compenso sussiste davvero, oltre che con l'ORL , le confermo il consiglio di un consulto con lo gnatologo.
Cordiali saluti ed auguri.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 38.6k visite dal 09/11/2012.
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