Colesteatoma e timpanoplastica, perdita udito post-intervento ?

Gentili Dottori,
la mia è una situazione abbastanza complessa ma tutto sommato credo comune a molte persone. Soffro di setto nasale deviato e colesteatoma epitimpnico destro. Ho già effettuato le indagini fibroscopiche e nei prossimi gorni è previsa indagine a mezzo TAC per meglio individuare il problema. Ora, considerato che sicuramente dovrò sottopomi a intervento di timpanoplastica e rettifica del setto nasale, Vi chiedo:
-Dopo l'interveno di timpanoplastica, aperta o chiusa che sia, perderò del tutto l'udito o almeno quello che ho attualmente lo conserverò ? (oggi ho perso il 40% ai 4000 hz)
-Con l'eventuale, futura ricostruzione degli ossicini, quali possibilità di recuperare l'udito a livelli "quasi normali" ci sono?
-E' possibile, (o è solo leggenda !!) intervenire sul setto nasale senza l'uso dei tamponi ma utilizzndo degli splints particolari (forati) che permettono di respirare un pò anche dal naso dopo l'intervento? (io soffro di claustrofobia e respirare solo con la bocca credo di non poterlo sopportare, mi creerà sicuramente attacchi di panico).

Un sentito ringraiziamento anticipato per la Vostra attenzione.

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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Gentile Utente, in linea di massima, personalmente, preferisco per primo, operare il naso e, in seconda battuta, l'orecchio affetto dal processo infiammatorio cronico. Ma questo lo valuta il Chirugo, in base alle condizioni personali di ciascun Paziente. Perchè dice di perdere del tutto l'udito? Non credo che le sia stato detto questo. Al contrario, di solito, si ha un buon recupero, magari con un intervento successivo! Per quanto riguarda il tamponamento nasale post-operatorio, io preferisco mettere quelli classici (merocell o Lyofoam): gli altri creano problemi psicologici: Mi spiego: questo tipo di tampone con cannula, in realtà si riempie di muco e, quindi, ostruendosi, non fà ugualmente respirare: Pero', il Paziente cerca di respirare con il naso e, avendo delle difficoltà a farlo, si innervosisce, non riuscendoci. Spero di essere stato chiaro. Cordiali saluti

Dr. Raffaello Brunori

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Utente
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La ringrazio moltissimo per la Risposta,
se posso approfittare ancora della Sua disponibilità vorrei chiedere per quale motivo preferisce intervenire prima al naso piuttosto che all'orecchio ?? ci sono dei motivi psicologici ( per il paziente intendo) o tecnico-funzionali? personalmente l'intervento al naso mi terrorizza, non tanto per il dolore, (credo comunque ontrollabile con appositi analgesici) ma sopratutto per il timore di attacchi di panico o ansia dovuti al fatto di non poter respirare con il naso nel post-operatorio.(come detto prima soffro di claustrofobia al punto tale da rifiutare l'uso dell'ascensore !!)
Per quanto riguarda invece l'intervento di timpanoplastica,se posibile, vorrei sapere dopo quanto tempo, dopo l'intervento, potrò riacquistare almeno un pò l'udito.
La rigrazio ancora tantissimo per la disponibilità.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Preferisco operare per primo il naso in quanto, cosi', cerco di ripristinare una normale funzionalità respiratoria e, quindi una migliore ventilazione tubarica dell'orecchio "malato". L'intervento di settoplastica funzionale non è assolutamente doloroso, se condotto in anestesia generale e, le assicuro, neanche dolore nel post-operatorio. Io personalmente non ho mai prescritto degli antidolorifici. Comprendo benissimo che respirare solo con la bocca, da un punto di vista psicologico, comporti dei fastidi non indifferenti: immagini di avere un grosso raffreddore, con relativa pesantezza di testa, ovattamento auricolare, un po' di lacrimazione. Comunque, potrà assumere tranquillamente una terapia per il suo stato d'ansia.
Il recupero d'udito, dopo un intervento di timpanoplastica, si ottiene dopo l'asportazione del tamponamento auricolare esterno ed il riassorbimento naturale di quello che viene posizionato internamente: in pratica, dopo circa una ventina di giorni.
Il mio consiglio, quindi, è quello di seguire le indicazioni del suo Specialista di fiducia, al quale dovrà chiedere tutte quelle informazioni che possano rassicurarla prima di sottoporsi all'intervento chirurgico. In bocca al lupo!
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Utente
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La ringrazio nuovamente per la Disponibilità e la Tempestività della risposta, chiara e puntuale.

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Utente
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Gentile Dottore, ho avuto la risposta della TAC all'orecchio, contrariamente a quanto mi era stato diagnoticato in endoscopia non mi è stato trovato ne colesteatoma, ne infiammaione solo una evidente scelorosi delle cellule mastoidee che appaiono scarsamente ventilate. Crede che sarà comunque necessario l'intervento chirurgico oppure è possibile evitarlo?.
Crede che la scarsa ventilazione possa dipendere dal setto nasale deviato?
Grazie
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Sono molto contento per lei! Si è totlto un grosso pensiero. Per quanto riguarda, invece, il problema nasale, penso che l'intervento di settoplastica sia utile anche per la ventilazione dell'orecchio medio. Ovviamente, le sto dando questi consigli in assenza di un esame clinico: Consulti, pertanto, a riguardo il Suo Specialista che meglio di me saprà consigliarla per il meglio. Cari saluti
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dopo
Utente
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Grazie Dottore,
il 3 Giugno prossimo mi recherò dal mio Otorino per gli accertamenti e per la valutazione dei risultati TAC.
Purtroppo temo che se voglio risolvere il problema della respirazione e ridurre i fastidi e i "pericoli" dei rcorrenti raffreddori (da autunno e primavera!) dovrò soppormi all'interveno chirurgico al setto.
Se lo faccio, e "sopravvivo", le farò sapere com'è andata. (chi non soffre di claustrofobia non può capire!! all'inizio ho trovato difficoltà anche con la TAC)
Un doverso e sentito ringraziamento