Fischio all'orecchio

Salve, il mio quesito e' il seguente: mia mamma 64 anni soffre da un po di tempo di fischi all'orecchio , sopratutto da un lato, tanto da nn riuscire a dormire la notte.L'ho portata dall'otorino ed oltre a togliergli un tappo di cerume e a dirle che ha una deviazione al setto nasale ,le ha prescritto una terapia con aerosol di acqua fisiologica e fiale di nebulgel; gocce nasali di rinostil 4 gocce matt e sera; 1 compressa al giorno di fluimicil 600mg la sera.Le ha prescritto di fare anche un ecodopler dei vasi epiaortici dove la diagnosi e' stata la seguente anche se a parole mie : vasi con delle calcificazioni. A seguito di cio' le ha prescritto sempre l'otorino una terapia con fiale intramuscolo di Vessel x 15 giorni , e poi altri 15 giorni di compresse 2 al di'. Il problema pero' persiste , anzi ci sono dei giorni che il fastidio e' molto forte anche durante il giorno. Questo medico le avra' prescritto la terapia giusta? A me sembra che di tutto ha prescritto , tranne qualcosa reale per quel fastidioso fischio.Aiutatemi
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali credo si sia già rivolto, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Poiché uno specialista ORL é già intervenuto senza particolare successo (il che non è in alcun modo un demerito), vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Sottolineo che quanto sopra, specie nelle persone anziane , può essere legato alla presenza di protesi incongrue o deteriorate, in particolare se la notte vengono abitualmente rimosse.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Ovviamente quanto sopra non si riferisce a tutti gli acufeni: se c'è di mezzo , ad esempio , un trauma acustico, il discorso non vale (il che è anche peggio per quanto riguarda la prognosi). Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo).
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
Utente
Salve dottore, volevo ringraziarla prima di tutto x il tempo che mi ha dedicato e volevo inoltre dirle che in effetti mia mamma in passato ( circa 5 anni fa ) ha sofferto di vertigini -labirintite e inoltre alcune mattine , non sempre , si sveglia con dolori forti al collo , e con la testa confusa .Volevo inoltre farle presente che da poco tempo ha fatto una protesi dentaria non fissa, le dico tutto questo per capire se questo fischio possa derivare da qualcuna di questi sintomi . Grazie.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Come le ho scritto, l'acufene può far parte del corollario sintomatologico della disfunzione delle articolazioni temporo mandibolari (ATM), a sua volta legata al cattivo "ingranamento" dei denti (o della protesi).
Purtroppo l'acufene, quando insorge , è difficile farlo regredire.
Via rete credo non si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri.
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Utente
Utente
Salve dottore , volevo dirle che a seguito dei problemi di mia mamma di cui le ho parlato sopra, l'otorino che ha prescritto di fare il seguente esame : RM CEREBRALE-ANGIO RM INTRACRANICA-ORECCHIO-SPINALE (TRATTO CERVACALE) e il risultato dell'esame e' quello che le scrivo sotto.
Cerebrale-angio rm intracranica- orecchio: L'esame e' stato eseguito con sequenza sul piano assiale t1,dp,t2 dipendenti e in diffusione,con sequenze sul piano sagittale t2 pesate e con sequenza flair sul piano coronale.La regione dell'orecchio interno e' stata esaminata,in particolare,con sequenze sul piano coronale t1 e t2 dipendenti e con sequenze a strati sottili sul piano assiale t2 pesate.Piccola area di alterato segnale (ipointesa in t1 ed iperintesa in t2) in sede temporale posteriore sottocorticale dal lato sinistro compatibile con esito di infarto lacunare.Piccole aree di ipertensita' di segnale nelle sequenze a TR lungo in regione frontale sottocorticale dal alto destro ed in sede parietale iuxtacorticale bilateralmente,compatibili con esiti gliotici microfocali su base vascolare.Non apprezzabili alterazioni di segnale del tronco cerebrale e del parenchima cerebellare.Sistema ventricolare di normale morfologia e dimensione.Strutture mediane in asse.Dilatazione di spazi liquorali periencefalici in sede parietale sinistra compatibile con atrofia corticale focale o con piccola cisti aracnoidea.Normale morfologia e segnale dei condotti uditivi interni.Regolari le cisterne dell'angolo ponto-cerebellare.L'esame angio rm evidenzia mancata visualizzazione del tratto a1 dell'arteria cerebrale anteriore di destra per verosimile ipoplasia (reperto occasionale).Non apprezzabili alterazioni di calibro e di flusso dell'arteria basilare,dei sifoni carotidei e degli altri vasi arteriosi intracranici visualizzabili.
Spinale (tratto cervicale):Lesame e' stato eseguito con sequenze sul piano sagittale t1 e t2 dipendenti e con sequenze sul piano assiale centrate sugli spazi intersomatici compresi tra c3 e c7. Lieve protrusione discale postero -latrale destra a livello c5-c6.Lieve protrusione discale ad ampio raggio medio-laterale destra a livello c6-c7.Regolare morfologia e segnale del midollo spinale.Canale spinale di ampiezza normale. Ecco il tutto .Adesso la mia domanda e' la seguente : cosa vuol significare tutto questo? Non riesco a rintracciare l'otorino di fiducia ed essendo preoccupata le chiedo se puo' gia' anticiparmi qualcosa ed eventualmente che cosa altro fare .La ringrazio in anticipo per la pazienza.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
La lettura di questo referto, che peraltro mi pare sostanzialmente tranquillizzante, dovrebbe spettare al suo ORL curante, o a specialista neurologo o neurochirurgo.
Attenda il rientro del Collega, ed eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti