Reflusso???
Buonasera, Dottore.
Sono una donna di 31 anni e nel 2009 sono stata operata di settoturbinoplastica, ottenendo benefici.
Ora, a distanza di 6 anni, e a partire dal gennaio di quest’anno ho ripreso a svegliarmi tutte le notti con il naso chiuso, prevalentemente la narice di sinistra.
Dopo un paio di mesi trascorsi in questo modo, mi sono recata a fare una visita specialistica otorinolaringoiatrica dove mi è stato diagnosticato reflusso faringo-laringeo. Il medico che mi ha visitata ha anche aggiunto che, in effetti, un turbinato risultava essersi ingrossato ancora.
A seguito della diagnosi di reflusso, mi è stato prescritto:
- Lucen 20 mg (una compressa al mattino e una alla sera per due mesi e una compressa al mattino per il terzo mese);
- Esox (alla sera, per 20 giorni)
- Nasonex (due spruzzi per narice, mattino e sera per due mesi).
Avendo già Nasonex in casa, ho iniziato subito la cura la sera stessa e già dalla prima notte di utilizzo, il mio naso mi ha permesso di dormire.
Le altre due cure le ho iniziate pochi giorni dopo.
Purtroppo, terminati i due mesi di utilizzo di Nasonex, il mio problema del naso chiuso si è ripresentato e, nell’ultima settimana (non so se per via delle temperature climatiche che si sono alzate notevolmente), si è addirittura accentuato, tant’è che sono dovuta ricorrere alle gocce nasali decongestionanti.
Ho quindi ricontattato l’otorino da cui mi ero recata a febbraio il quale mi ha suggerito di concentrarmi sul reflusso e di tornare da lui solo dopo aver fatto una gastroscopia.
Ora, aldilà del fatto che la gastroscopia è un esame anche piuttosto antipatico, mi domando: è possibile che io mi ritrovi TUTTE le notti ad avere il naso chiuso per via del reflusso?
Ho provato anche a dormire con due cuscini, ma niente...
Grazie per la risposta che vorrà darmi.
Sono una donna di 31 anni e nel 2009 sono stata operata di settoturbinoplastica, ottenendo benefici.
Ora, a distanza di 6 anni, e a partire dal gennaio di quest’anno ho ripreso a svegliarmi tutte le notti con il naso chiuso, prevalentemente la narice di sinistra.
Dopo un paio di mesi trascorsi in questo modo, mi sono recata a fare una visita specialistica otorinolaringoiatrica dove mi è stato diagnosticato reflusso faringo-laringeo. Il medico che mi ha visitata ha anche aggiunto che, in effetti, un turbinato risultava essersi ingrossato ancora.
A seguito della diagnosi di reflusso, mi è stato prescritto:
- Lucen 20 mg (una compressa al mattino e una alla sera per due mesi e una compressa al mattino per il terzo mese);
- Esox (alla sera, per 20 giorni)
- Nasonex (due spruzzi per narice, mattino e sera per due mesi).
Avendo già Nasonex in casa, ho iniziato subito la cura la sera stessa e già dalla prima notte di utilizzo, il mio naso mi ha permesso di dormire.
Le altre due cure le ho iniziate pochi giorni dopo.
Purtroppo, terminati i due mesi di utilizzo di Nasonex, il mio problema del naso chiuso si è ripresentato e, nell’ultima settimana (non so se per via delle temperature climatiche che si sono alzate notevolmente), si è addirittura accentuato, tant’è che sono dovuta ricorrere alle gocce nasali decongestionanti.
Ho quindi ricontattato l’otorino da cui mi ero recata a febbraio il quale mi ha suggerito di concentrarmi sul reflusso e di tornare da lui solo dopo aver fatto una gastroscopia.
Ora, aldilà del fatto che la gastroscopia è un esame anche piuttosto antipatico, mi domando: è possibile che io mi ritrovi TUTTE le notti ad avere il naso chiuso per via del reflusso?
Ho provato anche a dormire con due cuscini, ma niente...
Grazie per la risposta che vorrà darmi.
[#1]
Il reflusso, certo, puo' anche interessare indirettamente le mucose nasali, infiammandole. Comunque sia, se il problema è l'ipertrofia dei turbinati, questi possono essere decongestionati con le radiofrequenze, indipendentemente la prosecuzione della cura prescritta. Non penso serva sottoporsi ad una gastroscopia, se il reflusso è stato evidenziato con la fibroscopia dall'Otorino.
Un cordiale aluto
Un cordiale aluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Grazie per la sua celere risposta, Dottore.
Quindi secondo lei, il fatto di avere il naso chiuso tutte le notti, non puà dipendere solo dal reflusso, giusto?!?
Un'altra domanda... Essendo già stata operata una volta sia al setto che ai turbinati, è possibile che il setto si devi ancora senza aver subito altri traumi?
Quindi secondo lei, il fatto di avere il naso chiuso tutte le notti, non puà dipendere solo dal reflusso, giusto?!?
Un'altra domanda... Essendo già stata operata una volta sia al setto che ai turbinati, è possibile che il setto si devi ancora senza aver subito altri traumi?
[#3]
La cartilagine del setto ha una memoria e, pertanto, puo' esserci la possibilità che possa deviarsi anche dopo un intervento. Anche i turbinati, dopo una decongestione, negli anni possono aumentare nuovamente di volume. A questo punto, consiglio una rinomanometria con test di decongestione dei turbinati. Attraverso questo esame si potrà comprendere la sua respirazione nasale, con le eventuali resistenze dovute all'esito dell'intervento di settoplastica o all'ipertrofia dei turbinati
[#7]
Utente
Buongiorno, Dottore, mi scusi se la disturbo ancora, ma volevo sapere se l'intervento tramite radiofrequenze di cui mi parlava è da fare privatamente o se è possibile effettuarlo tramite servizio sanitario.
Inoltre volevo chiederle se l'intervento laser, di cui ho letto diverse notizie su internet, è la stessa cosa dell'intervento con le radiofrequenze.
Se trattasi di due tecniche differenti, in cosa consiste la diversità?
Uno è più efficace dell'altro?
Inoltre volevo chiederle se l'intervento laser, di cui ho letto diverse notizie su internet, è la stessa cosa dell'intervento con le radiofrequenze.
Se trattasi di due tecniche differenti, in cosa consiste la diversità?
Uno è più efficace dell'altro?
[#8]
La decongestione dei turbinati con radiofrequenze viene dispensato dal SSN; l'intervento è ambulatoriale e dura pochissimi munuti. Il laser non è altro che un bisturi, mentre la radiofrequenza è un'onda elettromagnetica ad alta frequenza che si propaga tra due poli. La tecnica considerata oggi piu' valida è quella, appunto, con la radiofrequenza.
[#10]
Utente
Buongiorno, Dottore.
Ieri sono stata da altro otorino per la problematica della narice sinistra sempre chiusa in nottata.
Dopo la visita ha escluso categoricamente che la causa possa essere il reflusso ma ha attribuito il tutto all’ipertrofia del turbinato sinistro.
Al momento mi ha dato una terapia per tentare di disinfiammare il turbinato, ma se dopo tre mesi non dovessi avere risultati positivi, dovrò ricorrere all’intervento.
In riferimento a quest’ultimo, il medico mi ha già consegnato l’informativa della tipologia di intervento. Gli ho detto di essere informata sull’intervento con le radiofrequenze e lui mi ha risposto che di quelle si trattava, ma leggendo quanto mi ha dato mi sembra che si tratti di una tecnica più invasiva.
Così è scritto:
“Scegliendo la terapia chirurgica al fine di ridurre il volume della mucosa nasale, si procede come segue:
- si pratica una anestesia locale da contatto, mediante l’introduzione di tamponcini di cotone imbevuti di anestetico (ossibuprocaina 1%) per tutta la lunghezza delle fossi nasali;
- praticata una piccola incisione della mucosa dei turbinati, si scolla con apposito strumento la parte superficiale della stessa dalla porzione profonda più “carnosa” e, con un apposito bisturi elettrico si “cuoce” questa porzione più profonda della mucosa, per tutta la lunghezza del turbinato;
- ciò fatto, si introduce un piccolo tampone di spugna morbida ed assorbente, al fine di evitare il rischio di emoraggie.
Tale intervento durerà 10 minuti, e lei non sentirà dolore al naso o al viso. Non vedrà sangue. Praticamente l’intervento avviene senza provocare emoraggie. Dopo 12 ore dovrà ritornare per rimuovere il tampone.
Per sette giorni avrà quindi una sensazione di naso chiuso, simile a quella di un grosso raffreddore; a sette giorni andrà eseguita la prima medicazione che rimuoverà le croste e la mucosa mortificata.”
Questo per riassumere quanto riportato sull’informativa consegnatami.
Ma perché viene utilizzato ancora un tampone di spugna? Questo è un intervento fatto con le radiofrequenze oppure no? E ulteriori sette giorni di naso chiuso anche dopo la rimozione del tampone, mi sembra di capire che, se è effettivamente così, si tratta di un intervento invasivo tanto quanto la settoplastica.
Mi potrebbe dare delle delucidazioni in merito?
Grazie.
Ieri sono stata da altro otorino per la problematica della narice sinistra sempre chiusa in nottata.
Dopo la visita ha escluso categoricamente che la causa possa essere il reflusso ma ha attribuito il tutto all’ipertrofia del turbinato sinistro.
Al momento mi ha dato una terapia per tentare di disinfiammare il turbinato, ma se dopo tre mesi non dovessi avere risultati positivi, dovrò ricorrere all’intervento.
In riferimento a quest’ultimo, il medico mi ha già consegnato l’informativa della tipologia di intervento. Gli ho detto di essere informata sull’intervento con le radiofrequenze e lui mi ha risposto che di quelle si trattava, ma leggendo quanto mi ha dato mi sembra che si tratti di una tecnica più invasiva.
Così è scritto:
“Scegliendo la terapia chirurgica al fine di ridurre il volume della mucosa nasale, si procede come segue:
- si pratica una anestesia locale da contatto, mediante l’introduzione di tamponcini di cotone imbevuti di anestetico (ossibuprocaina 1%) per tutta la lunghezza delle fossi nasali;
- praticata una piccola incisione della mucosa dei turbinati, si scolla con apposito strumento la parte superficiale della stessa dalla porzione profonda più “carnosa” e, con un apposito bisturi elettrico si “cuoce” questa porzione più profonda della mucosa, per tutta la lunghezza del turbinato;
- ciò fatto, si introduce un piccolo tampone di spugna morbida ed assorbente, al fine di evitare il rischio di emoraggie.
Tale intervento durerà 10 minuti, e lei non sentirà dolore al naso o al viso. Non vedrà sangue. Praticamente l’intervento avviene senza provocare emoraggie. Dopo 12 ore dovrà ritornare per rimuovere il tampone.
Per sette giorni avrà quindi una sensazione di naso chiuso, simile a quella di un grosso raffreddore; a sette giorni andrà eseguita la prima medicazione che rimuoverà le croste e la mucosa mortificata.”
Questo per riassumere quanto riportato sull’informativa consegnatami.
Ma perché viene utilizzato ancora un tampone di spugna? Questo è un intervento fatto con le radiofrequenze oppure no? E ulteriori sette giorni di naso chiuso anche dopo la rimozione del tampone, mi sembra di capire che, se è effettivamente così, si tratta di un intervento invasivo tanto quanto la settoplastica.
Mi potrebbe dare delle delucidazioni in merito?
Grazie.
[#11]
Non è detto che l'ipertrofia dei turbinati non possa essere adta proprio dal reflusso. Perché escluderlo a priori. L'intervento proposto è quello con la tecnica della radiofrequenza. Il tamponamento e la sua permanenza in loco è a discrezione del medico, in base alla sua esperienza. L'intervento non ha nulla a che vedere con la settoplastica.
Cordialità
Cordialità
[#12]
Utente
Grazie, Dottore.
L'otorino da cui mi sono recata ha escluso il reflusso poichè solo il turbinato di sinistra risulta ingrossato e non entrambi.
Tale ingrossamento della parte sinistra sarebbe dovuta al fatto che, nonostante il mio intervento di settoplastica avvenuto 6 anni fa, ad oggi risulta ancora una cresta nel setto per cui il mio naso risulta ancora deviato, ma a suo giudizio, non al punto da dovermi risottoporre ad intervento chirurgico.
L'otorino da cui mi sono recata ha escluso il reflusso poichè solo il turbinato di sinistra risulta ingrossato e non entrambi.
Tale ingrossamento della parte sinistra sarebbe dovuta al fatto che, nonostante il mio intervento di settoplastica avvenuto 6 anni fa, ad oggi risulta ancora una cresta nel setto per cui il mio naso risulta ancora deviato, ma a suo giudizio, non al punto da dovermi risottoporre ad intervento chirurgico.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 6.9k visite dal 25/05/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.