Placche persistenti e tonsillectomia

Buongiorno, ho 37 anni e un problema fastidioso che mi preoccupa da più di 10 mesi. Negli ultimi anni, diciamo dai 20/25 in poi, la gola ha iniziato ad essere uno dei miei punti deboli. Ogni inverno mi sono sempre fatto almeno una faringite/tonsillite con conseguente ciclo di antibiotico. Negli ultimi 3/4 anni la cosa è diventata più frequente e sono state proprio le tonsilliti a diventare più frequenti con le classiche placche bianche in gola che a volte se ne andavano solo al secondo o terzo antibiotico. Sono comunque sempre rimasto sotto la soglia dei 3 episodi all'anno.

Il problema è iniziato a giugno scorso. E' iniziata una tonsillite che, dopo tre cicli di antibiotici (Azitromicina, Amoxicillina, Claritromicina) non è mai sparita. Ho fatto tutti gli esami del caso: tampone faringeo, test mononucleosi, anticorpi...tutto negativo. Ho provato anche un ciclo di cortisone verso agosto che ha solo un po' sfiammato il collo. A parte le prime settimane in cui avevo dolore in gola, tosse e tutti i sintomi normali di una tonsillite, poi i disturbi si sono attenuati. Semplicemente le placche non sono mai sparite! Ho avuto solo l'illusione di un paio di settimane a fine settembre e a dicembre (dopo aver fatto un nuovo tentativo con Augmentin) ma subito sono ricomparse.

L'otorinolaringoiatra, che naturalmente ho consultato, alla seconda visita ha consigliato la tonsillectomia considerando un'infezione così lunga non normale e potenzialmente pericolosa, aggiungendomi che alla mia età le tonsille non servono più a molto. Però di fatto non mi ha fornito molte altre spiegazioni, dandomi l'impressione di scegliere questa opzione più che altro per risolvere radicalmente un problema poco chiaro.
Le placche si sono manifestate quasi sempre nella tonsilla destra, solo per un mesetto hanno coinvolto anche la sinistra. Oggi sono sono un paio e sono molto più piccole rispetto ai mesi scorsi. Non creano grossi disturbi, se non il senso perenne di lieve gonfiore nel deglutire e un po' di prurito in gola. Però sono sempre lì e in fin dei conti in 10 mesi non se ne sono mai andate!!!!

Gli altri sintomi sono la costante sensazione di avere un cattivo sapore in bocca e a periodi sento nelle cavità nasali un odore davvero disgustoso che mai avevo sentito prima. Naso e orecchie sono perennemente chiusi, quasi avessi un raffreddore costante (ma il naso non cola) e soprattutto negli sbalzi di temperatura mi capita di "tapparmi" completamente.

A questo punto la domanda che vi pongo è naturale: è il caso che proceda con l'operazione di rimozione delle tonsille? Oppure c'è qualche altra indagine che sarebbe utile fare prima di ricorrervi? E' proprio vero che alla mia "veneranda" età le tonsille non servono più a nulla?
Nel ringraziarvi e confidando nei vostri utili consigli, vi porgo i più cordiali saluti e vi auguro buon lavoro.
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Dr. Salvatore Martellucci Otorinolaringoiatra 64 2
Gentile Utente,
Le indicazioni all'intervento di tonsillectomia, oltre ai casi di sospetta malignità sono rappresentati dall 'ascesso peritonsillare ricorrenti, dalla sindrome delle apnee notturne e dai casi di tonsillite ricorrente.
Le riporto di seguito le Linee Guida per l'intervento di tonsillectomia in caso di tonsillite ricorrente, tratte dal sito del Sistema nazionale per le linee guida (SNLG) dell'Istituto Superiore di Sanintà.

"La tonsillectomia viene frequentemente effettuata in bambini e adulti con tonsillite acuta ricorrente, tonsillite cronica e ricorrenti episodi di «mal di gola». I più accettati criteri di definizione delle infezioni tonsillari gravi, sulla base dei quali stabilire l’indicazione all’intervento, sono quelli proposti originariamente da Paradise et al. I pazienti dovrebbero aver sperimentato 7 episodi di tonsillite, faringite o faringotonsillite nell’anno precedente o 5 episodi per anno nei 2 anni precedenti o 3 episodi per anno nei 3 anni precedenti. Ogni episodio dovrebbe essere documentato e caratterizzato da almeno uno dei seguenti sintomi o segni: febbre superiore a 38,3°C, adenopatia laterocervicale >2 centimetri, presenza di essudato purulento sulle tonsille, esame colturale positivo per streptococco beta emolitico di gruppo A"

Malgrado personalmente le trovi alquanto cervellotiche, le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità sono queste.
Lei non ci parla di episodi febbrili...ci sono stati? sono stati frequenti? Tenga presente che le "placche" (essudato mucopurulento) non sono esse stesse la malattia ma rappresentano un epifenomeno dell'infezione batterica che si manifesta principalmente con la febbre. Se lei dovesse aver avuto episodi febbrili ricorrenti, l'indicazione alla tonsillectomia posta del collega appare giustificata dalle Linee Guida nazionali.
Cordiali Saluti

Dr. Salvatore Martellucci
Specialista in Otorinolaringoiatria

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Utente
Utente
Buongiorno dott. Martellucci. La ringrazio molto per la veloce risposta. In effetti mi è sempre stato chiesto da tutti, medico di base e otorinolaringoiatra, se le manifestazioni in gola fossero accompagnate da episodi febbrili. Ma direi che nel corso dei 10 mesi ho avuto solo due episodi di febbre: i 2 giorni all'inizio del "fenomeno" lo scorso giugno e altri 3/4 giorni lo scorso dicembre nell'ambito di una forma di raffreddamento piuttosto forte. Per il resto non ho avuto aumenti di temperatura rilevanti.
L'unico altro sintomo che posso aggiungere alla descrizione precedente è una costante sensazione di spossatezza e astenia, che però credo sia dovuta a una contemporanea cura di profilassi che sto facendo per l'emicrania,

Quanto alle utili linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità, da Lei indicate, a livello di casistica potrei anche rientrare nei termini indicati. E anche quella dicitura secondo cui la tonsillectomia sarebbe consigliata in presenza di "almeno uno dei seguenti sintomi o segni" potrebbe spingere a considerare sufficiente il solo fatto che ci siano delle placche bianche senza altre manifestazioni dolorose. O sbaglio?

Mi scusi, ma il perdurare di questa situazione e soprattutto la mancanza di informazioni certe mi sta creando un po' di preoccupazione e vorrei davvero capire quale sia la strada migliore da prendere. Non vorrei continuare ancora per molto a vedermi la gola "a pois"...
Grazie ancora.
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Dr. Salvatore Martellucci Otorinolaringoiatra 64 2
Le linee guida parlano di episodi diagnosticati di faringo-tonsillite. Basta la presenza di macchie bianche sulle tonsille per diagnosticare una faringo-tonsillite? A leggere le linee guida sembrerebbe di si malgrado l'esperienza clinica suggerisca il contrario. Personalmente, in assenza di episodi febbrili ricorrenti, di alterazioni degli esami ematici e in presenza di un tampone faringeo negativo sarei molto dubbioso riguardo all'intervento. Mi sembra di aver capito che il suo unico fastidio sia rappresentato dalla presenza delle "macchie" sulle tonsille e dall'alitosi.
Capirà che è difficile avere un'idea precisa senza poterla visitare e valutare gli esami precedenti, quindi tenga presente che i miei sono solo consigli e che lei neccessita di essere preso in cura da uno specialista che le ispiri fiducia e che risponda alle sue domande in maniera esaustiva. Mi sembra opportuna una ulteriore visita ORL per valutare la presenza di altre cause di irritazioni a carico del cavo orale e del faringe. RipetereI quindi gli esami ematici e il tampone.
Mi faccia sapere.

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio davvero molto per la gentilezza e la precisione. Bocca e cavità nasali maleodoranti, unite a naso e orecchie sempre tappate, sono effettivamente le uniche manifestazioni più o meno costanti che posso associare alle placche. Senza però dimenticare una storia alle spalle di tonsillite croniche, anche se non in forma preoccupante (come le dicevo negli ultimi anni non superavo i 3 episodi).

Procederò come da Lei consigliato sentendo il parere di un nuovo specialista ed eventualmente ripetendo gli esami.

Ricordo bene che l'otorinolaringoiatra che mi visitò parlò espressamente di "infezione" e mi avvertì del rischio che alla lunga dalla gola potesse protrarsi ad altri organi "più importanti e vitali" (testuali parole). Furono parole esagerate, in presenza dei sintomi che Le ho descritto?

Da ultimo Le chiedo: un'eventuale operazione sarebbe più indicata in periodi dell'anno particolari? Alcuni la sconsigliano in estate.
Grazie ancora e buona giornata.
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Dr. Salvatore Martellucci Otorinolaringoiatra 64 2
La malattia reumatica, ormai molto rara, è causata dall'infezione da parte dello Streptococco beta emolitico di gruppo A ed è caratterizzata da interessamento cardiaco, renale e articolare. Chiaramente non è neppure ipotizzabile in caso di tampone negativo.
Non esiste un periodo ideale per l'intervento.
Un saluto
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