Prevenzione trauma acustico
Gentili Dottori: è possibile sapere quale picco sonoro può sopportare un neonato senza incorrere nel pericolo di handicap uditivo?
Da tabelle distribuite in ambito scolastico, si apprende che la zona di pericolo per l'adulto inizia dagli 80 decibel- dB(A).Per il neonato e per bambini nella prima infanzia quale può essere la soglia di pericolo? Esiste della letteratura che tratta questo tipo di prevenzione? Grazie.
Da tabelle distribuite in ambito scolastico, si apprende che la zona di pericolo per l'adulto inizia dagli 80 decibel- dB(A).Per il neonato e per bambini nella prima infanzia quale può essere la soglia di pericolo? Esiste della letteratura che tratta questo tipo di prevenzione? Grazie.
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La mia esperienza non è in ambito pediatrico ma lavorativo e gli 80 db sono il limite di legge previsto per la tutela del lavoratore.
Condideri che dipende il danno da durata dell'esposizione dei picchi isolati di suono i limiti possono essere più alti , è necessario considerare una esposizione quotidiana.
Comunque ritengo che un neonato non debba comunque essere esposto a rumare durante la crescita, consideri che i danni non sono solo neiyrologici o uditivi ma anche cardiovascolari o digestivi.
saluti
Condideri che dipende il danno da durata dell'esposizione dei picchi isolati di suono i limiti possono essere più alti , è necessario considerare una esposizione quotidiana.
Comunque ritengo che un neonato non debba comunque essere esposto a rumare durante la crescita, consideri che i danni non sono solo neiyrologici o uditivi ma anche cardiovascolari o digestivi.
saluti
DOTT. STEFANO BONOMO MEDICO COMPETENTE AZIENDALE-Specialista in Medicina del Lavoro-
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Ex utente
Gentile Dottore, La ringrazio per la Sua risposta.Leggo che i danni possono essere non solo uditivi ma anche cardiovascolari o digestivi. Per tale motivo data la varietà delle conseguenze, sarebbe interessante sapere sia la misura approssimativa dei decibel, sia il numero dei picchi, per poter definire una soglia di pericolo vicina alla realtà. Tutto ciò a scopo preventivo, per allontanare il neonato e il minore nella prima infanzia dalla fonte sonora al limite della tollerabilità.Cordiali saluti.
[#6]
Ex utente
Dopo le precise informazioni del Dott.Bonomo, sarebbe interessante agli effetti dellla prevenzione del trauma acustico nella prima infanzia del bambino, sapere da un pediatra se vi sono esperienze per questo problema. In particolar modo riguardo alla entità dei picchi sonori che la delicatezza del timpano del bambino può sopportare , senza alcuna conseguenza per l'udito. Grazie.
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Ex utente
Gentili dottori, ad oggi, non sono riuscito ad acquisire dati riguardanti il valore del livello acustico oltre il quale c'è un potenziale pericolo lesivo per l'apparato uditivo di neonati e minori nella prima infanzia,(decibel dBA/dBC). Da tabelle distribuite in ambito scolastico si apprende che a livelli acustici di 80 dBA inizia la zona di pericolo, per l'adulto, ma per questi soggetti più sensibili non esistono ancora oggi dati facilmente reperibili, anche la legge quadro n.447/95 sull'inquinamento acustico non dà indicazioni per questo problema. Spero comunque che qualche Vostro specialista Otorino/Pediatra possa aiutarmi. Grazie per l'attenzione.
(ex CTU per la Sicurezza del Lavoro impegnato nella prevenzione dell'handicap uditivo del bébé)
(ex CTU per la Sicurezza del Lavoro impegnato nella prevenzione dell'handicap uditivo del bébé)
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.9k visite dal 24/11/2008.
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