Nodulo ipoecogeno lobo profondo parotide Destra
Gentili Dottori buona sera,
Sottopongo un quesito che riguarda mia madre di 67 anni.
Ad Aprile di quest'anno è stata operata di adenoma pleomorfo più 2 linfonodi alla parotide SX. È stata effettuata l'asportazione della parotide superficiale con conservazione del nervo facciale.
Ad inizio Ottobre ha effettuato un'ecografia di controllo dove risulta tutto nella norma a SX ma con grande e spiacevole sorpresa si sono riscontrate delle neo formazioni nodulari ipoecogene poco vascolarizzate, di cui una di 18 mm, nel lobo profondo della parotide DX non presenti nelle precedenti ecografie (l'ultima risale a Ottobre 2018).
I medici hanno ipotizzato un linfonodo o un calcolo salivare sostenendo che non potrebbe trattarsi di un altro adenoma pleomorfo in quanto non è mai bilaterale, al contrario del tumore di Warthin che lo è spesso ma non essendo asportato questo tumore a SX (la biopsia confermava adenoma pleomorfo) non potrebbe essersi formato a DX. Sottolineo che si sono stupiti di questa 'novità' dicendo che è molto strana.
Hanno quindi prescritto un agoaspirato ecoguidato effettuato stamattina e l'ecografo ha escluso categoricamente sia il linfonodo che il calcolo.
Il referto riporta quanto segue:
"AGOASPIRATO ECOGUIDATO EFFETTUATO SU NODULO IPOECOGENO DI 19 MM SITO NEL LOBO PROFONDO PAROTIDE DESTRA. "
In attesa del referto citologico chiedo una vostra opinione in quanto sembrerebbe che i medici hanno escluso le neo formazioni benigne facendoci temere che necessariamente si tratti di una neo formazione maligna.
Vista la posizione profonda e non superficiale di questo nuovo nodulo siamo molto preoccupate anche perchè mia madre è rimasta molto scossa dal primo intervento e rifiuterebbe di essere operata ancora (soprattutto sapendo che in questo caso l'intervento e il recupero sarebbero ancora più impegnativi).
Chiedo scusa per il messaggio prolisso ma la situazione sembra complicata e ci siamo allarmate.
Grazie in anticipo per la Vostra attenzione.
Sottopongo un quesito che riguarda mia madre di 67 anni.
Ad Aprile di quest'anno è stata operata di adenoma pleomorfo più 2 linfonodi alla parotide SX. È stata effettuata l'asportazione della parotide superficiale con conservazione del nervo facciale.
Ad inizio Ottobre ha effettuato un'ecografia di controllo dove risulta tutto nella norma a SX ma con grande e spiacevole sorpresa si sono riscontrate delle neo formazioni nodulari ipoecogene poco vascolarizzate, di cui una di 18 mm, nel lobo profondo della parotide DX non presenti nelle precedenti ecografie (l'ultima risale a Ottobre 2018).
I medici hanno ipotizzato un linfonodo o un calcolo salivare sostenendo che non potrebbe trattarsi di un altro adenoma pleomorfo in quanto non è mai bilaterale, al contrario del tumore di Warthin che lo è spesso ma non essendo asportato questo tumore a SX (la biopsia confermava adenoma pleomorfo) non potrebbe essersi formato a DX. Sottolineo che si sono stupiti di questa 'novità' dicendo che è molto strana.
Hanno quindi prescritto un agoaspirato ecoguidato effettuato stamattina e l'ecografo ha escluso categoricamente sia il linfonodo che il calcolo.
Il referto riporta quanto segue:
"AGOASPIRATO ECOGUIDATO EFFETTUATO SU NODULO IPOECOGENO DI 19 MM SITO NEL LOBO PROFONDO PAROTIDE DESTRA. "
In attesa del referto citologico chiedo una vostra opinione in quanto sembrerebbe che i medici hanno escluso le neo formazioni benigne facendoci temere che necessariamente si tratti di una neo formazione maligna.
Vista la posizione profonda e non superficiale di questo nuovo nodulo siamo molto preoccupate anche perchè mia madre è rimasta molto scossa dal primo intervento e rifiuterebbe di essere operata ancora (soprattutto sapendo che in questo caso l'intervento e il recupero sarebbero ancora più impegnativi).
Chiedo scusa per il messaggio prolisso ma la situazione sembra complicata e ci siamo allarmate.
Grazie in anticipo per la Vostra attenzione.
[#1]
Gentile Utente, sua mamma è trattata da specialisti che hanno a disposizione tutti gli elementi per attuare la terapia migliore.
Tuttavia, poichè leggo fra le righe una certa incertezza, sarei a suggerirle di non trascurare un'ipotesi spesso dimenticata.
Potrebber trattarsi di una ipertrofia parotidea. Personalmente ritengo che alcune ipertrofie parotidee trovino un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che nell'agente eziologico. Per terreno intendo una struttura sfavorevole, che in questo caso é costituita dall'ipertono del muscolo massetere, legato alla sfavorevole occlusione dentaria. Il massetere contratto, ad esempio, aumenta la dimensione del ventre muscolare e comprime così il dotto escretore della parotide (dotto di Stenone), che decorre in intimo contatto con il muscolo. Ciò causa ristagno salivare e gonfiore a monte dell'ostruzione: di qui le aree ipoecogene riscontrate abitualmente nell’ecografia, che altro non sono che saliva, con qualche eventuale infiltrazione infiammatoria.
Il ristagno favorisce l'infezione e a volte la formazione di calcoli. Queste, però, sono entrambe complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono o cronicizzano nonostante le terapie. Anzi, se il problema si limita al gonfiore senza infezione, e se i calcoli non vengono riscontrati dalla ecografia (come nel suo caso) , il caso clinico rimane incompreso, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
Qualche ragguaglio in più sull’argomento può trovarlo visitando il mio sito internet alla pagina Patologie Trattate- patologia delle Ghiandole Salivari .
Per questo le suggerisco di consultare anche un dentista-gnatologo , esperto in disfunzioni cranio mandibolari., cioé di quella problematica che ruota attorno all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
La conferma diagnostica, come anche la terapia, consiste nell'applicazione di un dispositivo intraorale che, riposizionando la mandibola, comporti la detensione del muscolo massetere prima contratto: la cessazione delle crisi costituisce chiara conferma diagnostica.
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito all'articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema: nel caso riconoscesse qualche somiglianza con il problema di sua mamma, mi faccia sapere.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html
Cordiali saluti ed auguri
Tuttavia, poichè leggo fra le righe una certa incertezza, sarei a suggerirle di non trascurare un'ipotesi spesso dimenticata.
Potrebber trattarsi di una ipertrofia parotidea. Personalmente ritengo che alcune ipertrofie parotidee trovino un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che nell'agente eziologico. Per terreno intendo una struttura sfavorevole, che in questo caso é costituita dall'ipertono del muscolo massetere, legato alla sfavorevole occlusione dentaria. Il massetere contratto, ad esempio, aumenta la dimensione del ventre muscolare e comprime così il dotto escretore della parotide (dotto di Stenone), che decorre in intimo contatto con il muscolo. Ciò causa ristagno salivare e gonfiore a monte dell'ostruzione: di qui le aree ipoecogene riscontrate abitualmente nell’ecografia, che altro non sono che saliva, con qualche eventuale infiltrazione infiammatoria.
Il ristagno favorisce l'infezione e a volte la formazione di calcoli. Queste, però, sono entrambe complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono o cronicizzano nonostante le terapie. Anzi, se il problema si limita al gonfiore senza infezione, e se i calcoli non vengono riscontrati dalla ecografia (come nel suo caso) , il caso clinico rimane incompreso, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
Qualche ragguaglio in più sull’argomento può trovarlo visitando il mio sito internet alla pagina Patologie Trattate- patologia delle Ghiandole Salivari .
Per questo le suggerisco di consultare anche un dentista-gnatologo , esperto in disfunzioni cranio mandibolari., cioé di quella problematica che ruota attorno all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
La conferma diagnostica, come anche la terapia, consiste nell'applicazione di un dispositivo intraorale che, riposizionando la mandibola, comporti la detensione del muscolo massetere prima contratto: la cessazione delle crisi costituisce chiara conferma diagnostica.
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito all'articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema: nel caso riconoscesse qualche somiglianza con il problema di sua mamma, mi faccia sapere.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Buonasera Dottore,
La ringrazio per il gentile e rapido riscontro. Ho omesso di scrivere che mia madre nel frattempo è in cura dal dentista, il quale le ha costruito una protesi dentaria superiore che purtroppo non riesce a portare in quanto le fa male e non sono ancora riusciti a sistemargliela.
Abbiamo fatto presente le due problematiche sia ai chirurghi otorini che al dentista ma per loro non ci sono collegamenti.
Inevitabilmente dobbiamo attendere il citologico con estrema ansia.
Cordiali saluti
La ringrazio per il gentile e rapido riscontro. Ho omesso di scrivere che mia madre nel frattempo è in cura dal dentista, il quale le ha costruito una protesi dentaria superiore che purtroppo non riesce a portare in quanto le fa male e non sono ancora riusciti a sistemargliela.
Abbiamo fatto presente le due problematiche sia ai chirurghi otorini che al dentista ma per loro non ci sono collegamenti.
Inevitabilmente dobbiamo attendere il citologico con estrema ansia.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 25/10/2019.
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