Cistoadenolinfoma
Ho riscontrato mesi fa un nodulo vicino all'orecchio, che mi provoca forte dolore alla parte destra del volto (occhio, orecchio, nervi facciali). Ho assunto antiinfiammatori e antidolorifici, l'ultimo prescrittomi è l'Efferelgan-co. Ora acnhe se sembra banale mi è impossibile persino utilizzare l'auricolare del cell (girando per lavoro), e appoggiare o premere la zona dove è situato il nodulo. Riporto sotto l'esito dell'ecografia prescrittami dal mio medico di base. Premetto che prima dell'ecografia sono stata alla asl da un otorinolaringoiatra, il quale guardando dove è posta la ciste, mi ha consigliato di andare da un chirurgo maxillofacciale. Non so più cosa fare, chiedo il vostro aiuto. Vi ringrazio per l'attenzione e Vi auguro buon lavoro. Saluti. Rosy
Esito ecografia:
In corrispondenza del profilo superiore della ghiandola parotidea di destra è riconoscibile modularità ipoecogena di circa 7.5 mm di diametro massimo, con segnali vascolari nel suo contesto; altra piccola modularità (5,2 mm) con analoghe caratteristiche è riconoscibile in sede intra parotidea, un poco più caudalmente. Tali reperti sono riferibili in prima istanza a linfoadenopatie iperplastiche reattive (in diagnosi differenziale va comunque posto il cistoadenolinfoma).
Esito ecografia:
In corrispondenza del profilo superiore della ghiandola parotidea di destra è riconoscibile modularità ipoecogena di circa 7.5 mm di diametro massimo, con segnali vascolari nel suo contesto; altra piccola modularità (5,2 mm) con analoghe caratteristiche è riconoscibile in sede intra parotidea, un poco più caudalmente. Tali reperti sono riferibili in prima istanza a linfoadenopatie iperplastiche reattive (in diagnosi differenziale va comunque posto il cistoadenolinfoma).
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Le consiglio di effettuare un agoaspirato della neoformazione: l'esame citologico relativo potrà dirimere i dubbi circa la natura della lesione; per quanto riguarda la eventuale terapia chirurgica, questa si esegue sicuramente presso qualsiasi reparto ospedaliero orl con esperienza nella chirurgia della parotide.
Rimanendo a sua disposizione, le invio i più sentiti saluti
Massimiliano forino
Rimanendo a sua disposizione, le invio i più sentiti saluti
Massimiliano forino
Dott. Massimiliano Forino
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Buongiorno Sig.ra Rosy; sono chiaramente in linea con i colleghi che mi hanno preceduto, l'agobiopsia (esame assolutamente mininvasivo e praticamnte indolore) è essenziale per l'iter diagnostico terapeutico iniziale delle neoformazioni parotidee.
In aggiunta Le consiglierei comunque di eseguire una TC con mezzo di contrasto cervicale e delle logge parotidee per meglio studiare la lesione, in vista comunque di un eventuale intervento chirugico
Cordialità
Stefano Dr. Paulli
In aggiunta Le consiglierei comunque di eseguire una TC con mezzo di contrasto cervicale e delle logge parotidee per meglio studiare la lesione, in vista comunque di un eventuale intervento chirugico
Cordialità
Stefano Dr. Paulli
Stefano Dr Paulli
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Cara signora Rosy, In merito alla diagnostica per immagini considero più dettagliata ed attendibile l'esecuzione di una RMN delle ghiandole parotidi e del collo con gadolinio al posto della Tc anche perchè aiuta a studiare più precisamente i rapporti delle neoformazioni con il nervo facciale .
Cordialità
Aurelio d'Ecclesia
Cordialità
Aurelio d'Ecclesia
aurelio d'ecclesia
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Gentile Signora,
naturalmente tutto quanto scritto dai miei Colleghi e' giustissimo. Sicuramente la FNAB (agoaspirato) e' quanto di piu' dirimente possa esistere; tuttavia data l'esiguita' e la duplicita' delle lesioni propendo per la prima ipotesi (linfadenite reattiva).Pertanto rinvierei gli esami suggeriti proponendo una seconda ecografia (da eseguire dopo una terapia antiflogistica) per controllare la persistenza o la variazione delle immagini
naturalmente tutto quanto scritto dai miei Colleghi e' giustissimo. Sicuramente la FNAB (agoaspirato) e' quanto di piu' dirimente possa esistere; tuttavia data l'esiguita' e la duplicita' delle lesioni propendo per la prima ipotesi (linfadenite reattiva).Pertanto rinvierei gli esami suggeriti proponendo una seconda ecografia (da eseguire dopo una terapia antiflogistica) per controllare la persistenza o la variazione delle immagini
dott. M. Morandi
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.4k visite dal 25/09/2006.
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