Febbre 38.5 e nurofen

Buonasera dottori. Sono molto preoccupata per mia figlia: 17 mesi e mezzo, da ieri sera ha la febbre a 38.5. ho messo subito una suppostina di tachipirina da 125, ma non ha fatto granchè. Questa mattina alle 5 ne ho messa un'altra, la febbre è scesa a 37, ma alle 10 era riaumentata oltre 38 e ho messo un'altra suppostina.
Ho portato mia figlia dalla pediatra che ha riscontrato una faringite.
Considerato che la tachipirina non aveva fatto molto, mi ha prescritto nurofen pediatrico 2.5 ml mattina e sera.
La bambina pesa 8.9 kg (secondo la dottoressa, secondo me è ormai a 10).
Vorrei chiedervi se le dosi prescritte sono corrette e se si può trattare di sesta malattia, la bambina ualcche giorno fa si è ricoperta nel tronco e nella schiena di piccoli punti rossi.
Grazie in anticipo.
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Dr. Alfonso Collana Pediatra 46 2
Iniziamo dalla fine. La "sesta malattia" (esantema subitum o critico o roseola) è una malattia infettiva causata da un virus appartenente alla sottofamiglia degli herpes virus (tipo 6 e tipo 7 rispettivamente HHV6 e HHV7) che si trasmette mediante secrezioni respiratorie (lavarsi e lavare sempre le mani e non portarle mai in bocca, al naso o agli occhi, come pubblicizzato per l'influenza A H1N1 ma ciò vale per tutte le malattie....)cioè tosse, saliva ... Qualche studio ha mostrato una diversa gravità a seconda si tratti dell'uno o dell'altro virus. Di solito non determina epidemie. Non c'è una vera e propria stagionalità anche se è più frequente in primavera e autunno. All'età di 5 anni quasi tutti i bambini sono sieropositivi cioè l'hanno avuta; alcuni in forma più o meno "grave" (forme subcliniche o paucisintomatiche). Di solito colpisce i primi 2 anni di vita (picco tra 6 e 15 mesi). La sintomatologia, nelle forme clinicamente manifeste comprende due fasi: la I (periodo preesantematico) della durata media di 3-4 giorni caratterizzata da febbre sino a 40° C. Alcuni bimbi nonostante la febbre elevata non sono sofferenti. Altri possono essere irritabili sino a manifestare meningismo con possibili convulsioni (febbrili)nel 5-10 % dei casi. RARAMENTE muco dal naso, faringite, vomito, diarrea. Diciamo allora che un bimbo con febbre nei primi due anni di vita che sta bene, che alla visita non presenta niente di importante potrebbe essere in corso del I periodo della sesta malattia. Successivamente si ha il II periodo detto esantematico in cui si ha lo sfebbramento brusco (per crisi)ed allora (entro 1 giorno dallo sfebbramento) compare l'esantema che scompare di solito entro 24 ore. Potrebbe essere confuso con l'esantema della rosolia che di solito è confluente e comunque con febbre contemporanea all'esantema.
Per quanto riguarda il dosaggio ......
Il paracetamolo si dosa da 10 a 20 mg/Kg al giorno di peso corporeo; di solito 10-15 per os; 15-20 per via rettale. E' preferibile che si somministri per os perchè le supposte non possono essere sezionate-tagliate visto che gli eccipinti non sono omogeneamente distribuiti e si rischierebbe di tagliare via e buttare la parte di supposta con il principio attivo o con gli eccipienti appunto quindi si potrebbe somministrare un dosaggio errato. Inoltre si è visto che in base alla presenza di feci nell'ampolla rettale e comunque da soggetto a soggetto l'assorbimento per via rettale può essere più lento. Quindi secondo le linee guida paracetamolo per os (sciroppo 120 mg/5 ml) dosato da 4 a 6 ml MASSIMO 4 volte in 24 ore. Se non sfebbra si passa ad ibuprofene sosp. 2% (senza più dare il paracetamolo) tenendo presente i diversi dosaggi in base alla patologia trattata (l'ibuprofene è un FANS cioè un antiinfiammatorio non steroideo). Ad esempio in corso di artrite idiopatica giovanile si utilizza a 30 mg/Kg al giorno in tre sommimistrazioni cioè se il bambino pesa 20 Kg si somministrano 200 mg (cioè 10 ml) tre volte al dì dopo i pasti. Nel suo caso per la febbre il dosaggio è più basso; di solito a 20 mg/Kg al giorno. Esempio se suo figlio pesa 10 Kg (lo pesi nudo) somministri da 3 a 3,5 ml (con siringa) fino ad un MASSIMO di tre somministrazioni nelle 24 ore stando attenti allo stato di reidratazione del piccolo (è importante che sia ben idratato).
Prima di somministrare qualsiasi farmaco faccia visitare il piccolo e ne parli con il suo Pediatra.
saluti

Dr. Alfonso Collana