Sviluppo linguistico bambino 18 mesi

Buongiorno, mi ritrovo a scrivere in internet quando proprio questo mezzo ha rovinato le mie ultime giornate.
Sono mamma di un bambino di 18 mesi e mezzo con uno sviluppo regolare da molti punti di vista, fatta eccezione per quel che riguarda l'aspetto linguistico.
Una sera ho semplicemente digitato su internet "bambino 18 mesi non parla" e i risultati ottenuti trattavano in prevalenza di autismo!
Sono andata a fondo con timore e + lo facevo + cresceva il terrore.
Premessa: ho portato il bambino dal suo pediatra e le risposte sono state attendiste ossia, il quadro generale è buono, diamogli tempo senza troppa pressione e valuteremo. Nel frattempo? Io non vivo +.
Cerco di riassumere il mio bambino e spero possiate capire le mie ansie.

Mio figlio è nato senza problemi ed è cresciuto in serenità. Si è sviluppato dal punto di vista motorio molto molto bene: ha cominciato a camminare a 11 mesi ed ha acquisito una sicurezza notevole nel tempo.. penso sia la cosa che ama di +.. camminare, correre e fare gli scalini (comincia a fare anche quelli bassi in discesa).
Sale e scende dal divano, dal lettone e si diverte molto. Ama saltare da solo e con mamma e papà.. non smetterebbe mai.
Gioca con qualsiasi cosa gli si porga non necessariamente il gioco classico, fa pile di 4 e + dadi, esplora le cose, si concentra ed è attento.
Ama giocare a nascondino con noi, il cucù, rincorrersi ed ha una risata coinvolgente.. è simpatico! A volte ha la classica faccia da schiaffi!
Con noi è di una tenerezza e di una dolcezza incredibili, è coccolone si prende tutti i baci che può e ricambia abbracciandoci forte.
Ci guardiamo tanto negli occhi e sembra capire quello che sto dicendo, mi sorride e mi prende la faccia tra le mani.
Ama la musica, i cartoni animati che segue con attenzione e molte espressioni sul viso.
Punti dolenti: non parla. Ha avuto la fase della lallazione anche se in ritardo, e ha pronunciato mamma e papà a suo tempo (l'ultima volta una decina di gg fa). Fa i suoi vocalizzi ma nemmeno poi esagerati.
Non indica con il dito ma con la mano. Si fa capire molto bene, è chiarissimo quello che vuole, ci prende per mano e ci porta dove vuole lui.
Non saluta con la mano.
Quando è molto concentrato su qualcosa, non considera se viene chiamato e sembra non interessato, quasi menefreghista.
Se vede i bambini ai giardini è molto attirato dalla palla che hanno + che dai bambini stessi. Gli estranei non li considera, solo se lo colpiscono in qualche modo allora ricambia il sorriso oppure fa il timido e si gira verso di me.
Se siamo in un ambiente nuovo subito si attacca a me poi piano piano si ambienta e gioca come al solito.
Aggiungo che mio figlio non va all'asilo ed ha poche occasioni di vedere gente diversa da noi. Non so quanto l'aspetto caratteriale abbia rilevanza a questa età..
Spero di aver scritto tutto e in modo chiaro.. aspetto un vs parere e vi ringrazio per la pazienza che dimostrate.


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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Sono molti i bambini che a diciotto mesi ancora non parlano e che non sono autistici. L'autismo è un disturbo grave e complesso di tutto lo sviluppo e non solo del linguaggio. Mi sembra che il pediatra abbia pienamente ragione e Le consiglio di seguire le sue indicazioni.
Il rischio è che Lei invece entri o sia già entrata nella psicosi della paura dell'autismo o dello spettro autistico e rovini la vita a sè e al suo bambino. Se può consolarla è una psicosi che in questo momento rovina la vita a molte famiglie, che temono che il semplice ritardo del linguaggio o dello sviluppo del proprio bambino sia invece una gravissima malattia e iniziano lunghi iter di accertamenti e interventi non necessari e spesso dannosi. Come avere paura che un raffreddore sia una grave polmonite o che una febbre sia una meningite e instaurare indebitamente le relative pesanti terapie...
Faccia riferimento al pediatra.
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Prima di tutto La ringrazio per la risposta in tempi così rapidi.
Le sue parole sono tranquillizzanti e ne avevo bisogno.
Ha purtroppo ragione su un punto: " Il rischio è che Lei invece entri o sia già entrata nella psicosi della paura dell'autismo o dello spettro autistico e rovini la vita a sè e al suo bambino".
Sto cercando di evitarlo ma con fatica..
Prendendo spunto dalla sua frase.. "L'autismo è un disturbo grave e complesso di tutto lo sviluppo e non solo del linguaggio", Le chiedo...
il fatto che non indichi e non saluti con la mano, ad esempio, non sono aspetti diversi dal linguaggio? E ancora il fatto che mesi fa aveva iniziato con "mamma" e "papà" e che ora sembrano parole scomparse..
Domando perchè il fatto che ancora non parli lo considero importantissimo ma non meno gli altri punti.

Grazie ancora.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Non sono i singoli fatti che contano, ma l'insieme. Oggi tutti i genitori sono preoccupati che il bimbo non indica, ecc ecc. Non ha senso. Purtroppo deriva dall'uso attuale in psichiatria di fare diagnosi sommando i singoli elementi per fare dei 'punteggi', peggio che alle olimpiadi, e non vedendo l'intero aspetto della personalità. Anch'io, se non voglio, o sono distratto o altro, posso 'non indicare', o 'non salutare', o 'non rispondere' ma non per questo sono 'autistico', credo...
Dia retta al pediatra, e ci informi fra qualche tempo degli sviluppi.
Cordialmente
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Utente
Utente
Condivido il suo pensiero, sono sempre stata una persona pragmatica ma si sa... con i propri figli si perde di lucidità e ci si fa invadere da ansie e timori anche molto grandi.
Spero di riuscire a rasserenarmi e ancor di +, spero di ricevere segnali che possano confermare la normalità dello sviluppo generale.
Avevo già in mente di tenere aggiornato questo mio intervento.. mi auguro presto e con notizie positive!
E' stato davvero cortese.. un saluto..
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, contrariamente a quel che mi ero prefissata.. non riesco ad uscire da questo incubo e sono ancora qui a scrivere.
In questi ultimi gg abbiamo cercato di portare mio figlio in mezzo agli altri bambini ed il risultato è stato doppio, mi spiego:
mio figlio è sempre maggiormente interassato al contesto + che al suo simile, quindi concentrato sui giochi da fare (scivolo etc) ma in + di un caso si è avvicinato di sua spontanea volontà ad alcuni bimbi toccando loro i capelli e addirittura in un caso, tentando di abbracciarne uno. Gli ha sorriso e vedendo che non otteneva molta soddisfazione, ha continuato nel suo passatempo preferito.. correre e saltare sui giochi.
Il rovescio della medaglia sono state le ns reazioni vedendo gli altri bambini.. alcuni + piccoli altri + grandi.. tralasciando questi ultimi, i piccini avevano un modo di fare molto socievole.. al di là del saluto con la mano e dell'indicare le cose (sto sforzandomi con fatica x andare oltre questi segnali) erano nella maggiorparte dei casi, sorridenti e aperti al resto del mondo.. blateravano delle parole a loro modo, insomma abbiamo proprio visto la differenza e siamo sprofondati ancora di +.
Avevamo deciso di aspettare, di dargli tempo ma stiamo davvero male.. ho il nr di un NPI ma non riesco a decidermi in tal senso.. ho paura di iniziare una trafila assurda o di sentirmi dare subito una risposta orribile..
domanda: è possibile x voi del mestiere, capire in una sola visita se esistono margini di tranquillità o del netto contrario?

Grazie e scusi x lo sfogo.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Le riporto una parte del suo primo 'post': "Gioca con qualsiasi cosa gli si porga non necessariamente il gioco classico, fa pile di 4 e + dadi, esplora le cose, si concentra ed è attento.
Ama giocare a nascondino con noi, il cucù, rincorrersi ed ha una risata coinvolgente.. è simpatico! A volte ha la classica faccia da schiaffi!
Con noi è di una tenerezza e di una dolcezza incredibili, è coccolone si prende tutti i baci che può e ricambia abbracciandoci forte.
Ci guardiamo tanto negli occhi e sembra capire quello che sto dicendo, mi sorride e mi prende la faccia tra le mani.
Ama la musica, i cartoni animati che segue con attenzione e molte espressioni sul viso.
Punti dolenti: non parla."
Oggi dice: "in + di un caso si è avvicinato di sua spontanea volontà ad alcuni bimbi toccando loro i capelli e addirittura in un caso, tentando di abbracciarne uno. Gli ha sorriso e vedendo che non otteneva molta soddisfazione,ecc" che c'è di male?

Le ripeto che sembra solo un sempice ritardo del linguaggio, comune a molti bimbi. Dopodiche, ci sono bambini più timidi, meno socievoli, meno esperti, più goffi, in ritardo, poco abili, ecc ecc, variaione della norma proprio come tutte le persone che si vedono intorno a noi. ( o quasi tutte)

Le consiglio di far passare l'estate cercando di godervi le vacanze e il vostro bambino senza fare confronti con gli altri, se possibile.
Il rischio è proprio quello di iniziare una trafila interminabile di visite ed esami senza sortirne granchè.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Lei ha riportato la parte positiva dei mei messaggi e ne capisco i motivi..
purtroppo esiste la parte negativa che in questi ultimi gg ha preso il sopravvento in noi.
Nelle cose da me descritte in precedenza non vedo nulla di male ma resta il fatto che il bambino è diverso dalla maggioranza ed in un modo o nell'altro in ritardo con una parte dello sviluppo.
Mancasse solo la parola sarei ovviamente preoccupata ma forse + capace di attendere gli eventi.
Quando però vedo in mio figlio di un anno e 1/2 il menefreghismo (non ho altro termine in questo momento per spiegarmi) quando viene chiamato per nome e un atteggiamento quasi come se volesse dire "non mi rompere mi sto occupando di altro" oppure il disinteresse (anche se non sempre) di comunicare con noi se non perchè bisognoso di un qualcosa.. beh io vado in panico completo.
So che gli stiamo rovinando un pz di vita, noi siamo disperati ancor prima dell'eventuale sentenza e abbiamo il terrore anche di portarlo dallo specialista proprio per questo.. è un buco nero.
Mi tolga un dubbio x cortesia..
lo sviluppo linguistico va di pari passo con lo sviluppo sociale oppure viaggiano separati?
In poche parole, è possibile che quando comincerà a parlare inizierà anche a salutare ed indicare e/o vicecersa, o sono cose assolutamente indipendenti?
E ancora.. in un bambino che manifesta comportamenti positivi da un lato e negativi dall'altro (come nel mio esempio) è possibile escludere un disturbo così complesso o ci vorranno anni per capirne il senso?
Grazie..
[#8]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile signora, temo che sia finita appunto in un buco nero di ansie e dubbi che rischia di rovinarvi veramente la vita. Credo di non poter dire altre cose rispetto a quelle che ho già scritto e temo di non potere 'togliere i dubbi', come dice. Mi sembra anzi che aumentano sempre di più, ad ogni risposta.
Le direi di smettere di pensare in termini astratti e teorici, che rischiano di non farle vedere il bambino in carne e ossa,