Problemi respiratori

Gentile Dottore,

Mi chiamo Anna Maria e mi rivolgo a Lei in cerca di aiuto per affrontare una serie di sintomi che stanno compromettendo la mia qualità di vita.
Ho 63 anni, peso 90 kg e sono alta 1.65 m.
Vorrei discutere con Lei alcuni problemi di salute che sto riscontrando.


Sono una fumatrice accanita da oltre 40 anni, consumando circa 40 sigarette al giorno.
Al mattino, mi sento stanca e avverto dolori diffusi in tutto il corpo.
A volte, ho episodi di dispnea e la mia saturazione di ossigeno (SpO2) si aggira costantemente intorno al 94%.
Durante la notte, la tosse grassa è frequente e ho episodi di forte dispnea.
Inoltre, ho sperimentato vertigini e nausea intensa.


È importante sottolineare che ho una storia familiare significativa di cancro ai polmoni: sia mio padre che mio fratello sono deceduti a causa di questa malattia, entrambi erano fumatori.
Due anni fa, è stato riscontrato un nodulo al polmone durante una TAC, ma non ho potuto approfondire, il medico di medicina generale mi ha diagnosticato la BPCO.


Data la mia storia clinica e familiare, mi preoccupa particolarmente la possibilità di sviluppare un tumore ai polmoni o altre complicazioni legate al fumo e alla BPCO.


Chiedo pertanto un consulto medico al fine di valutare la mia situazione e ricevere indicazioni precise sulle azioni da intraprendere per migliorare la mia salute e prevenire eventuali complicanze future.


Resto a disposizione per discutere più dettagliatamente la mia situazione.


Distinti saluti,

Anna Maria
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Dr. Ludovico Giorgio Tallarico Pneumologo, Gastroenterologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio 233 8
Buongiorno.Dalla sintomatologia riferita e per l’abitudine tabagica lei può essere affetta da BPCO che è già una complicazione della bronchite cronica e dell’ enfisema. Come primo provvedimento, come sicuramente le hanno già detto, deve smettere di fumare, rivolgendosi gratuitamente ad uno dei tanti ambulatori che esistono sul territorio. Poi dovrebbe ripete una Tac al torace, un ECG, ed una spirometria completa quantomeno del volume residuo e poi, dopo essersi sottoposta a dei test per valutare la sonnolenza diurna, praticare anche un monitoraggio notturno cardio-respiratorio per verificare la presenza di apnee ed il grado di desaturazione dell’ossiemoglobina . Cordialità

Dr. Ludovico Giorgio Tallarico