Neoformazione tc toracica

Buona sera gentili dottori, vi scrivo per mio padre 65 anni.

diabetico, con insufficienza venosa e con pregresso tumore vie biliari operato nel 2013.

in un pre ricovero per intervento di stabilizzare delle vertebre fratturate.

È stata effettuata una tc.

Questo è il referto:
TC TORACE (SENZA CONTRASTO)
Esame eseguito con tecnica in HR secondo scansioni assiali e ricostruzioni multiplanari.


In corrispondenza del segmento postero-basale del lobo inferiore de si osserva una neoformazione spiculata di circa 31x19mm strettamente aderente alla pleura parietale che presenta piccolo versamento reattivo e con piccolo noduli
satelliti sub-pleurici.


Si osservano inoltre alcune linfoadenopatie mediastiniche, la maggiore rotondeggiante sottocarenale-periesofagea dx di 21x20x23 mm
Iperplasia del surrene sn.


Si segnala inoltre il noto crollo di Li con riduzione in altezza e addensamento del soma.


In ospedale non ha detto tanto se non di rivolgerci da un oncologo e da un pneumologo.

O subito o dopo l intervento fissato per lunedì 7 aprile con risultati di istologico da prelievo vertebrale.

Vi ringrazio in anticipo per una risposta.
Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.6k 94
Essendo la lesione spiculata, conviene effettuare, se possibile in tempi ragionevoli, PET TC. Sapreste se e quanto captante è la lesione, ed anche se ci sono altre lesioni captanti non altrimenti evidenti. Quindi consulenza chirurgo toracica. Se i tempi per la PET fossero lunghi, direttamente consulenza chirurgica.
CORDIALMENTE

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

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Gentile Dottore,
La ringrazio sinceramente per la Sua risposta attenta e per la rapidità con cui ha valutato il suo caso. In merito alla Sua osservazione sulla captazione della lesione, purtroppo al momento non abbiamo ancora effettuato una PET-TC, e quindi non disponiamo di dati in merito. Comprendiamo l’importanza di questo accertamento e ci attiveremo quanto prima per procedere, oppure, se necessario, per la consulenza chirurgica come da Sua gentile indicazione.
Mi permetto anche di segnalarLe, con il massimo rispetto, un’informazione che potrebbe avere una certa rilevanza. Mio padre lavora in un ambiente industriale caratterizzato da presenza di muffa nera e verde visibile su pareti e soffitti, in condizioni di umidità elevata, scarso ricambio d’aria e presenza costante di polveri. Si tratta di un’esposizione prolungata e quotidiana, che dura da diversi anni fino ad oggi.
Alla luce di questo contesto, posso chiederLe se, secondo la Sua esperienza, questa esposizione ambientale possa rappresentare un elemento clinicamente rilevante? E, se ritenuto plausibile, se la lesione riscontrata possa eventualmente essere riconducibile anche a un'infezione fungina, o a una forma infettiva legata all’ambiente lavorativo?
Grazie ancora per la disponibilità e l’attenzione.
Cordiali saluti
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