Ectasia ascendente arteria polmonare
Gentili Dottori mio marito di anni 39 ha eseguito una tac torace dove è risultata nella norma tranne il fatto che veniva segnalata un'ectasia del tratto ascendente dell'aorta toracica.E' preoccupante la cosa?? Deve fare altre indagini? Premetto che la tac doveva farla con il contrasto ma il radiologo non ha ritenuto opportuno fare il contrasto in quanto mio marito ha una diatesi allergica. Grazie
[#1]
Gentile signora,
uan ectasia indica una dilatazione, ed in questo caso una dilatazione dell'aorta toracica (il vaso che esce dal cuore, curva dietro lo sterno, e poi scende -atrraversando il diaframma- a portare il sangue al resto del corpo).
In modo particolare, come lei segnala, la dilatazione è a livello del tratto ascendente dell'aorta toracica.
Perchè si parli di ectasia, la dilatazione NON deve essere superiore a UNA VOLTA E MEZZA RISPETTO al DIAMETRO NORMALE. Oltre si parla di aneursima. Gli aneurismo hanno la tendenza ad aumentare di dimensioni con il tempo (ma non è uan regola "ferrea"). Il principale (ma ahimè non l'unico) rischio di una dilatazione eccessiva di un vaso è la sua rottura (un po' come un tubo che si buchi). La rottura molto spesso è preceduta da pochi sintomi (o spesso neussuno). Ed è sempre una condizione estremamente grave.
MA: per quanto riguarda una ectasia ci si "limita" a
seguirla nel tempo, con dei controlli più o meno ravvicinati a seconda delle dimensioni della dilatazione.
Questi controlli permettono di ***EVENTUALMENTE e SE CE NE FOSSE BISOGNO*** programmare un intervento (più o meno invasivo, ma molto spesso... routinari, vale a dire non sono interventi eccezionali, ma molto frequenti) per evitare la progressione dell'ectasia o -se la dilatazione è già così "avanzata" da dover parlare di aneurisma- evitare (anche in questo caso) la sua progression e o la sua rottura.
Per inciso: non esiste (al momento attuale) purtroppo nessuna medicina in grado di far "regredire" una ectasia o un aneurisma... o almeno non direttamente. Poichè uno dei fattori di rischi più importanti per questa malattia "dilatativa" è la pressione alta... un OTTIMO controllo dei valori della pressione aiuta e "frena" la dilatazione (ma -ahimè- NON la fa tornare indietro).
Ultima cosa: lei parla di un aneurisma a carico dell'aorta toracica ascendente. In quel tratto di aorta si trovano le valvole aortiche, cioè quelle valvole (normalmente tre) che impediscono che il sangue, una volta che è stato "sparato" nella aorta dal cuore quando si contrae (sistole), torni indietro nel cuore quando questo si rilascia (diastole). Poichè queste valvole (asomigliano a tre foglietti, che si chiudono perfettamente durante il rilasciamento), sono attaccate (come foglie a un ramo) alla parete interna dell'aorta toracica, ecco che se questa si dilata troppo le valvole non riusciranno più a fare correttamente il loro lavoro, la hciusura non sarà più ottimale... e del asangue potrà ritornare dentro al cuore durante il rilasciamento... questo alla ung apuòi affaticare il cuore.
è quindi necessario, nel caso di suo marito, NON SOLO quantificare questa ectasia, ma vedere e seguire un eventuale effetto (indiretto) sul cuore SE la dilatazione interessa le valvole. Un esame indicato è l'ecografia del cuore (ecocardiogramma).
In sintesi: la situazione (se suo marito sta benone, se la dilataizone è piccola ecc ecc) NON SEMBRA GRAVE (capita spesso di vedere aorte toraciche "dilatate" in persone sane... e che restano sane). Occorre però seguirla.
Cordialmente,
MC.
(se 1.5 è il diametro normale, per valori superiori ai 4 parleremo di aneurisma).
uan ectasia indica una dilatazione, ed in questo caso una dilatazione dell'aorta toracica (il vaso che esce dal cuore, curva dietro lo sterno, e poi scende -atrraversando il diaframma- a portare il sangue al resto del corpo).
In modo particolare, come lei segnala, la dilatazione è a livello del tratto ascendente dell'aorta toracica.
Perchè si parli di ectasia, la dilatazione NON deve essere superiore a UNA VOLTA E MEZZA RISPETTO al DIAMETRO NORMALE. Oltre si parla di aneursima. Gli aneurismo hanno la tendenza ad aumentare di dimensioni con il tempo (ma non è uan regola "ferrea"). Il principale (ma ahimè non l'unico) rischio di una dilatazione eccessiva di un vaso è la sua rottura (un po' come un tubo che si buchi). La rottura molto spesso è preceduta da pochi sintomi (o spesso neussuno). Ed è sempre una condizione estremamente grave.
MA: per quanto riguarda una ectasia ci si "limita" a
seguirla nel tempo, con dei controlli più o meno ravvicinati a seconda delle dimensioni della dilatazione.
Questi controlli permettono di ***EVENTUALMENTE e SE CE NE FOSSE BISOGNO*** programmare un intervento (più o meno invasivo, ma molto spesso... routinari, vale a dire non sono interventi eccezionali, ma molto frequenti) per evitare la progressione dell'ectasia o -se la dilatazione è già così "avanzata" da dover parlare di aneurisma- evitare (anche in questo caso) la sua progression e o la sua rottura.
Per inciso: non esiste (al momento attuale) purtroppo nessuna medicina in grado di far "regredire" una ectasia o un aneurisma... o almeno non direttamente. Poichè uno dei fattori di rischi più importanti per questa malattia "dilatativa" è la pressione alta... un OTTIMO controllo dei valori della pressione aiuta e "frena" la dilatazione (ma -ahimè- NON la fa tornare indietro).
Ultima cosa: lei parla di un aneurisma a carico dell'aorta toracica ascendente. In quel tratto di aorta si trovano le valvole aortiche, cioè quelle valvole (normalmente tre) che impediscono che il sangue, una volta che è stato "sparato" nella aorta dal cuore quando si contrae (sistole), torni indietro nel cuore quando questo si rilascia (diastole). Poichè queste valvole (asomigliano a tre foglietti, che si chiudono perfettamente durante il rilasciamento), sono attaccate (come foglie a un ramo) alla parete interna dell'aorta toracica, ecco che se questa si dilata troppo le valvole non riusciranno più a fare correttamente il loro lavoro, la hciusura non sarà più ottimale... e del asangue potrà ritornare dentro al cuore durante il rilasciamento... questo alla ung apuòi affaticare il cuore.
è quindi necessario, nel caso di suo marito, NON SOLO quantificare questa ectasia, ma vedere e seguire un eventuale effetto (indiretto) sul cuore SE la dilatazione interessa le valvole. Un esame indicato è l'ecografia del cuore (ecocardiogramma).
In sintesi: la situazione (se suo marito sta benone, se la dilataizone è piccola ecc ecc) NON SEMBRA GRAVE (capita spesso di vedere aorte toraciche "dilatate" in persone sane... e che restano sane). Occorre però seguirla.
Cordialmente,
MC.
(se 1.5 è il diametro normale, per valori superiori ai 4 parleremo di aneurisma).
Dr. Matteo Coen
[#2]
Ex utente
Gentilissimo Dott. Coen innanzitutto la ringrazio per la sua tempestiva e chiara risposta,ho capito che ora è indispensabile vedere la reale dilatazione dell'aorta toracica.A questo punto le chiedo la Tac che mio marito ha eseguito può far vedere ciò,oppure è utile qualche altra indagine e se è si quale??? La ringrazio anticipatamente
[#3]
Gentile signora,
si figuri e non si faccia problemi a chiedere... soprattutto se si dovesse mancare di chiarezza.
La Tac è l'esame "migliore" per quantificare una dilatazione dell'aorta quindi posso dire che suo marito ha fatto proprio l'esame più adatto per determinare di quanto è la dilatazione, e a quanto corrisponde l'aorta "sana" (ergo: al di fuori della dilatazione).
Con la Tac in mano potrebbe andare a chiedere a uno specialista (magari si faccia consigliare dal radiologo o dal medico di famiglia). Io consiglierei un cardiochirurgo, un chirurgo toracico o vascolare o un cardiologo (dipende molto dalla dilatazione) che le indicheranno cosa fare e ***se necessario*** programmeranno per suo marito altri controlli/altri accertamenti.
Spero di esserle stato utile,
cordialemente,
MC.
si figuri e non si faccia problemi a chiedere... soprattutto se si dovesse mancare di chiarezza.
La Tac è l'esame "migliore" per quantificare una dilatazione dell'aorta quindi posso dire che suo marito ha fatto proprio l'esame più adatto per determinare di quanto è la dilatazione, e a quanto corrisponde l'aorta "sana" (ergo: al di fuori della dilatazione).
Con la Tac in mano potrebbe andare a chiedere a uno specialista (magari si faccia consigliare dal radiologo o dal medico di famiglia). Io consiglierei un cardiochirurgo, un chirurgo toracico o vascolare o un cardiologo (dipende molto dalla dilatazione) che le indicheranno cosa fare e ***se necessario*** programmeranno per suo marito altri controlli/altri accertamenti.
Spero di esserle stato utile,
cordialemente,
MC.
[#5]
Gentile Signora,
al momento attuale non sono in Italia.
Ma questo non cambia (nessuno è indispensabile...). POtrebbe pertanto telefonare alla segreteria della Chirurgia Vascolare di Ferrara spiegando la situazione e chiedendo per una visita (non necessariamente in libera professione, ma -compatibilmente con i tempi- anche tramite la normale attività ambulatoriale "day hospital"). Qualora ci fossero degl "intoppi" non esiti a contattarmi,
cordialmente.
MC.
al momento attuale non sono in Italia.
Ma questo non cambia (nessuno è indispensabile...). POtrebbe pertanto telefonare alla segreteria della Chirurgia Vascolare di Ferrara spiegando la situazione e chiedendo per una visita (non necessariamente in libera professione, ma -compatibilmente con i tempi- anche tramite la normale attività ambulatoriale "day hospital"). Qualora ci fossero degl "intoppi" non esiti a contattarmi,
cordialmente.
MC.
[#6]
Ex utente
Dott Coen mi scusi se approfitto della sua gentilezza ma sono molto preoccupata e vorrei aggiornarla degli ultimi risvolti.Dietro sua indicazione ho fatto fare per prima cosa un ecocardiogramma a mio marito co i seguenti risultati:
VENTRICOLO SINISTRO
D.diastolico mm 57
D. sistolico mm 37
Setto interv. mm12
Parere posteriore mm11
E.F. mm 64
Aorta radice mm 35
Aorta g. seno tub. mm 37
Aorta ascendente mm 37
Aorta torac disc mm 0
Atrio sx mm 42
Atrio dx mm 46
Ventricolo dx mm43
Setto I.A integro
Setto I:V:integro
V mitrale lievemente ispessita
V. aortica normale,tricuspide
V polmonare normale
V. tricuspide ispessita psp stimata pari a circa 40 mmhg
Conclusioni: . lieve ectasia dell'aorta ascendente. Minima ipertrofia del ventricolo sx con cinesi conservata.Buona la funzione sistolica.Minima insufficienza mitralica.Cavità destre lievemente ingrandite con insufficienza tricuspidale lieve. Iniziale ipertensione polmonare.
La cosa mi ha molto allarmato. Di cosa si tratta realmente? Premetto che mio marito nn ha mai sofferto di ipertensione anzi di norma è un ipoteso. Certa in una sua risposta le invio i miei più cordiali saluti
VENTRICOLO SINISTRO
D.diastolico mm 57
D. sistolico mm 37
Setto interv. mm12
Parere posteriore mm11
E.F. mm 64
Aorta radice mm 35
Aorta g. seno tub. mm 37
Aorta ascendente mm 37
Aorta torac disc mm 0
Atrio sx mm 42
Atrio dx mm 46
Ventricolo dx mm43
Setto I.A integro
Setto I:V:integro
V mitrale lievemente ispessita
V. aortica normale,tricuspide
V polmonare normale
V. tricuspide ispessita psp stimata pari a circa 40 mmhg
Conclusioni: . lieve ectasia dell'aorta ascendente. Minima ipertrofia del ventricolo sx con cinesi conservata.Buona la funzione sistolica.Minima insufficienza mitralica.Cavità destre lievemente ingrandite con insufficienza tricuspidale lieve. Iniziale ipertensione polmonare.
La cosa mi ha molto allarmato. Di cosa si tratta realmente? Premetto che mio marito nn ha mai sofferto di ipertensione anzi di norma è un ipoteso. Certa in una sua risposta le invio i miei più cordiali saluti
[#7]
Cara signora,
grazie tante per gli aggiornamenti.
Una premessa: faccia vedere il referto di suo marito anche ad uno specialista cardiologo (l'esperto negli ecocardiogrammi).
Detto questo: posso, devo e voglio senz'altro rassicurarla.
Non c'è motivo che si allarmi molto, anzi, non deve proprio allarmarsi. La situazione non è grave.
Penso sia utile vedere al volo come il sangue circola, per comprendere al meglio quanto ci dice il referto:
Il cuore può essere "diviso" in due parti: destra e sinistra. La parte destra è quella che riceve il sangue da tutto il corpo e lo eietta nell'arteria polmonare, dove va ad ossigenarsi nei polmoni.
Una volta ossigenato arriva alla parte sinistra del cuore tramite le vene polmonari... per essere poi spedito ricco di ossigeno nel resto del corpo.
E ora: andiamo a vedere il referto, le conclusioni:
"lieve ectasia dell'aorta ascendente."
ok, lo sapevamo, nulla di nuovo, Abbiamo la conferma.
Ora passa ad esplorare le cavità del cuore, infatti:
"Minima ipertrofia del ventricolo sx con cinesi conservata.Buona la funzione sistolica. Minima insufficienza mitralica."
qua ci viene detto che la parte sinistra del cuore fuonziona normalente: ***cinesi conservata*** (dove cinesi= movimento, insomma questa parte del cuore si contrae bene). L'insufficienza mitralica è minima... e NON deve preoccupare perchè è una evenienza molto, molto, molto comune (e poi è minima).
Quindi: la parte sinistra del cuore [per inciso: quella che PER PRIMA soffrirebbe nel caso la dilatazione fosse severa al punto da far allontanare i foglietti valvolari e far ritornare il sangue al cuore (vedi spiegazione un po' più sopra)] sta benone.
ed ecco la parte destra. -aggiungo che la parte destra del cuore, non in diretto contatto con l'aorta, è quella che per ultima soffirebbe, nel caso di una *** per giunta importante*** dilatazione aortica.
Infatti: il sangue dovrebbe ritornare verso il cuore (sempre a causa dei foglietti delle valvole ormai troppo distanti per opporsi al reflusso) ---> sfiancare il ventricolo sinistro ---> sfiancare la valvola mitrale (anche detta bicuspide) ---> ed alla fine: rendere difficoltoso il passaggio del sangue dalle vene polmonari all'atrio sinistro ---> sovraccando, alla fine, la parte destra del cuore.
é forse un po' complesso... è una serie di eventi a catena (iperschematizzati). Può pensare ad una catena di eventi che -tipo tessere di un domino- si estendono dalla parte sinistra alla parte destra del cuore (passando per la circolazione polmonare).
"Cavità destre lievemente ingrandite con insufficienza tricuspidale lieve. Iniziale ipertensione polmonare."
lievemente... lieve... iniziale...
Gli aggettivi utilizzati dipongono per una condizione sotto controllo e minima. LIEVE, dunque.
Detto questo, devo sottolineare il fatto che ***NON*** sono uno specialista cardiologo e non so se la situazione della parte destra del cuore sia una anormalità lieve o quella di una condizione sì, sulla carta "lievemente anormale", ma tutto sommato così frequente da considerasi "normale" (come nel caso della insufficienza mitralica di cui le dicevo sopra). Quindi non so dirle neppure se sia il caso di iniziare una terapia. BIsogna valutare mole altre cose, ed in primis visitare suo marito. e vedere come sta eccetera. Ma ripeto: sulla cartra tutto sembra abbastanza "sotto controllo", per il momento.
Per quanto riguarda l'ipotensione di cui "soffre" suo marito (ed è sempre meglio essere ipotesi che ipertesi, per inciso), non ha alcun legame con la pressione a livello polmonare. Si può essere ipotesi nell'uno ed ipertesi nell'altro.
Ma non le ho mai domandato se suo marito soffre di qualche altra malattia (ed in particoalre ed il motivo per cui ha eseguito una TC). Potrebbero esserci altre motivazioni (escludendo quella dell'ectasia lieve, che come dicevo, difficilente ***essendo lieve*** può "disturbare" la parte destra del cuore).
Le chiedo inoltre se può mettere il valore della :
"Aorta torac disc", che risulta 0. Non l'hanno quantificata ?
Comunque, e riassumendo, porti queste carte al suo medico di base e/o al suo cardiologgo di fiducia. Ma nel frattempo, soprattutto, stia/state, tranquilla/i. Non c'è proprio motivo per allarmarsi.
LA saluto e la ringrazio per gli aggiornamenti che mi ha dato, e quelli che mi vorrà dare.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
A presto,
Matteo Coen.
grazie tante per gli aggiornamenti.
Una premessa: faccia vedere il referto di suo marito anche ad uno specialista cardiologo (l'esperto negli ecocardiogrammi).
Detto questo: posso, devo e voglio senz'altro rassicurarla.
Non c'è motivo che si allarmi molto, anzi, non deve proprio allarmarsi. La situazione non è grave.
Penso sia utile vedere al volo come il sangue circola, per comprendere al meglio quanto ci dice il referto:
Il cuore può essere "diviso" in due parti: destra e sinistra. La parte destra è quella che riceve il sangue da tutto il corpo e lo eietta nell'arteria polmonare, dove va ad ossigenarsi nei polmoni.
Una volta ossigenato arriva alla parte sinistra del cuore tramite le vene polmonari... per essere poi spedito ricco di ossigeno nel resto del corpo.
E ora: andiamo a vedere il referto, le conclusioni:
"lieve ectasia dell'aorta ascendente."
ok, lo sapevamo, nulla di nuovo, Abbiamo la conferma.
Ora passa ad esplorare le cavità del cuore, infatti:
"Minima ipertrofia del ventricolo sx con cinesi conservata.Buona la funzione sistolica. Minima insufficienza mitralica."
qua ci viene detto che la parte sinistra del cuore fuonziona normalente: ***cinesi conservata*** (dove cinesi= movimento, insomma questa parte del cuore si contrae bene). L'insufficienza mitralica è minima... e NON deve preoccupare perchè è una evenienza molto, molto, molto comune (e poi è minima).
Quindi: la parte sinistra del cuore [per inciso: quella che PER PRIMA soffrirebbe nel caso la dilatazione fosse severa al punto da far allontanare i foglietti valvolari e far ritornare il sangue al cuore (vedi spiegazione un po' più sopra)] sta benone.
ed ecco la parte destra. -aggiungo che la parte destra del cuore, non in diretto contatto con l'aorta, è quella che per ultima soffirebbe, nel caso di una *** per giunta importante*** dilatazione aortica.
Infatti: il sangue dovrebbe ritornare verso il cuore (sempre a causa dei foglietti delle valvole ormai troppo distanti per opporsi al reflusso) ---> sfiancare il ventricolo sinistro ---> sfiancare la valvola mitrale (anche detta bicuspide) ---> ed alla fine: rendere difficoltoso il passaggio del sangue dalle vene polmonari all'atrio sinistro ---> sovraccando, alla fine, la parte destra del cuore.
é forse un po' complesso... è una serie di eventi a catena (iperschematizzati). Può pensare ad una catena di eventi che -tipo tessere di un domino- si estendono dalla parte sinistra alla parte destra del cuore (passando per la circolazione polmonare).
"Cavità destre lievemente ingrandite con insufficienza tricuspidale lieve. Iniziale ipertensione polmonare."
lievemente... lieve... iniziale...
Gli aggettivi utilizzati dipongono per una condizione sotto controllo e minima. LIEVE, dunque.
Detto questo, devo sottolineare il fatto che ***NON*** sono uno specialista cardiologo e non so se la situazione della parte destra del cuore sia una anormalità lieve o quella di una condizione sì, sulla carta "lievemente anormale", ma tutto sommato così frequente da considerasi "normale" (come nel caso della insufficienza mitralica di cui le dicevo sopra). Quindi non so dirle neppure se sia il caso di iniziare una terapia. BIsogna valutare mole altre cose, ed in primis visitare suo marito. e vedere come sta eccetera. Ma ripeto: sulla cartra tutto sembra abbastanza "sotto controllo", per il momento.
Per quanto riguarda l'ipotensione di cui "soffre" suo marito (ed è sempre meglio essere ipotesi che ipertesi, per inciso), non ha alcun legame con la pressione a livello polmonare. Si può essere ipotesi nell'uno ed ipertesi nell'altro.
Ma non le ho mai domandato se suo marito soffre di qualche altra malattia (ed in particoalre ed il motivo per cui ha eseguito una TC). Potrebbero esserci altre motivazioni (escludendo quella dell'ectasia lieve, che come dicevo, difficilente ***essendo lieve*** può "disturbare" la parte destra del cuore).
Le chiedo inoltre se può mettere il valore della :
"Aorta torac disc", che risulta 0. Non l'hanno quantificata ?
Comunque, e riassumendo, porti queste carte al suo medico di base e/o al suo cardiologgo di fiducia. Ma nel frattempo, soprattutto, stia/state, tranquilla/i. Non c'è proprio motivo per allarmarsi.
LA saluto e la ringrazio per gli aggiornamenti che mi ha dato, e quelli che mi vorrà dare.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
A presto,
Matteo Coen.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 46k visite dal 06/01/2010.
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Approfondimento su Ipertensione
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