Iperventilazione

Buonasera ai gentili dottori,
vi scrivo in merito ad un disturbo che mi accompagna da anni ma che, data la sua bizzarra natura, nessuno ha saputo o voluto indagare, me compresa fin'ora, che sono stata colpevole di non aver dato il forse dovuto peso alla cosa. Si tratta di una strana situazione che si verifica, da che ho memoria, nei momenti di intimità (cosa che ha sempre fatto sorridere e sorvolare il mio medico di base): comincio ad avvertire formicolii alle dita di entrambe le mani...dopo pochi istanti il formicolio si traduce in una vera e propria paralisi temporanea delle mani che nei casi più evidenti avverto fino a metà avambraccio. Nello spasmo, i muscoli si contorcono fino a far assumere alle mani una posizione particolare, come semichiusa ma con i pollici tesi. In questa fase non ho più la possibilità di muovere le mani, il che mi costringe ad interrompere qualsiasi attività, cosa che al di là delle tante risate con partner comprensivi, comincio ad avvertire, spero a ragione, come un handicap. Mi sono rivolta ad un pneumologo perchè interrogandomi sulle possibili cause del fenomeno, l'unico altro sintomo che posso associarvi è l'iperventilazione che mi accompagna, appunto, in questi momenti, e che purtroppo non so evitare. Non so se sono nel giusto, ma ho immaginato che la temporanea carenza di ossigeno possa portare a problemi muscolari...la cosa mi ha incuriosito ora, fino a farmi decidere di richiedere un consulto, perchè ho associato questo fenomeno ad altri sintomi di natura incerta che mi capitano spesso: fascicolazioni continue praticamente ovunque, facilità ai crampi, soprattutto ai piedi, che si presentano in modo anomalo: poco dolorosi, di lunga durata, ma che ancora una volta, distorcono l'anatomia e la posizione delle dita e del dorso del piede. Inoltre, avverto dolori più o meno intensi agli arti. Non ho idea del poter correlare o meno tutti questi piccoli sintomi, ma se il mio medico di base "snobba" la mia situazione definendomi stressata, un neurologo mi ha visitato concludendo di avere una situazione nella norma, e ha definito quel che accade alle mie mani come una conseguenza diretta dell'iperventilazione. La mia domanda è semplice: l'iperventilazione è, di per sè, una condizione patologica, soprattutto se come nel mio caso, avviene solo in certe situazioni? E poi, queste strane e fastidiosissime paralisi, possono derivare solo da questo? Ho sentito parlare di "tetania" e "spasmofilia" ma francamente non mi sento in nessun modo preparata ad autodiagnosticarmi simili fenomeni.
Sono una ragazza di 28 anni, sono sana, ho un lavoro a tempo pieno che mi tiene in movimento, ma purtroppo non pratico sport e sono una fumatrice. Assumo solamente la pillola anticoncezionale.
Sarò grata a qualsiasi medico mi spiegasse se vale o meno la pena indagare più a fondo o rimettere questo strano fenomeno nel "cassettino mentale delle cose bizzarre"...
Grazie a tutti!!
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 76 2
Da come li descrive, i suoi sintomi sembrerebbero secondari ad uno stato simil ansioso che la porta ad iperventilare, verosimilmente, non per carenza di ossigeno. Iperventilando consuma più anidride carbonica che di norma che, riducendo l'acidità del sangue, potrebbe essere causa dei disturbi da lei citati.
Se tali disturbi bossero essere o diventare per lei importanti potrà rivolgersi ad uno psicologo, meglio ad un sessuologo, magari dopo aver acclarato la normalità di comuni esami ematochimici e magari anche di un emo gas analisi arterioso.
CORDIALMENTE

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo