Polmonite infinita risoluzione?

Salve,
scrivo per un caso di recente polmonite. Ho 30 anni, e verso fine marzo sono andato al PS per fitte nella zona sinistra del torace; mi è stata diagnosticato quindi un focolaio, da curare con rocefin e macladin. Passate 2 settimane, continuando il dolore e l'addensamento sulla radiografia, il medico di base mi ha mandato da un pneumologo. Ho quindi effettuato una terapia di una settimana con levofloxacina e cortisone e successivamente una TAC del torace, che ha confermato l'"addensamento parzialmente consolidato verosimilmente su base flogistica, associato a strie parenchimali iperdense". Sono stato sottoposto così ad una broncoscopia, che ha riportato esito negativo per ricerca del broncoaspirato.

Gli esami del sangue fatti nel frattempo hanno mostrato tutti esito negativo, come PCR (alta in PS ma subito scesa dopo 10 gg a livelli normali), d-dimero emogasanalisi.
Ora quindi resto con un fastidio sempre nella stessa zona sinistra del torace, quasi da 3 mesi in pratica: è normale tutto ciò?
Inoltre soffro di alcuni giramenti di testa, mancanza di appetito e nausea; può essere dovuto questo al cortisone che ho preso per quasi 4 settimane, ma che ho smesso da un mese?
Che consigli potete darmi?

Grazie per le eventuali risposte.
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Attivo dal 2014 al 2020
Pneumologo, Allergologo
Se alla TAC toracica effettuata dopo trattamento persiste l'addensamento precedentemente segnalato all'rx torace è possibile che possa trattarsi di un problema non correlato ad una polmonite in senso stretto (quindi di origine infettiva) ma qualcosa di diverso. Non è stata riportata la sede dell'addensamento e le sue dimensioni oltre che l'eventuale presenza di adenopatie ilari o a livello del mediastino. E' fondamentale procedere ad una diagnosi di certezza, quindi eventualmente biopsia transbronchiale o comunque manovre che permettano un campionamento della lesione addensativa.
[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2019
Ex utente
Buongiorno,
grazie prima di tutto per la risposta.
L'addensamento è segnalato in zona lingulare sinistra; c'è da dire che, seppure di dimensioni modeste alla prima radiografia, l'addensamento si è ridotto dopo un paio di mesi, pur restando. Potrebbe il dolore essere dato dalle strie segnalate nella TAC. e poi riconfermate anche da una successiva radiografia? Gli ultimi RX recitavano che era presente "una stria di collegamento con la pleura cardiaca, con conseguente pinzettatura parenchimo-pleurica."

Grazie
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dopo
Attivo dal 2008 al 2019
Ex utente
Ultima cosa, nella TAC si rilevava "l'assenza di linfoadenomegalie nelle stazioni ilo mediastiniche ed ascellari.
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Attivo dal 2014 al 2020
Pneumologo, Allergologo
In caso di persistenza di addensamenti parenchimali è sempre opportuna una definizione diagnostica per cui le consiglio di programmare una visita pneumologica per procedere in tal senso.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2019
Ex utente
Salve,
le scrivo per aggiornamenti sul mio caso.
Ho eseguito una tac torace di controllo, nella quale:

"si apprezza pressoché completa risoluzione dell'addensamento parenchimale; permangono strie iperdense riferibili verosimilmente ad esiti. Non evidenza di ulteriori lesioni densitometriche focali pleuro parenchimali bilateralmente. Non apprezzabili linfoadenomegalie delle stazioni ilo-mediastiniche ed ascellari"

Detto questo, secondo il mio dottore sono guarito dall'addensamento; il problema è che continuo a sentire un leggero fastidio, in particolare pare quando sono raffreddato.
Può essere il dolore riferibile alle strie iperdense? Cosa si può fare per guarire completamente?

Grazie