Apnee centrali e ansia

Buongiorno,
sono un ragazzo di 20 anni in cura per ansia e attacchi di panico con trazodone 50mg prima di coricarmi.
Un disturbo che mi affligge spesso durante le giornate è quello di dover controllare il respiro consciamente senza che esso possa fluire naturalmente per paura che possa bloccarsi o non funzionare correttamente.
È un disturbo che mi è stato detto non essere pericoloso e con il quale sto imparando a convivere anche se molto fastidioso aver paura del naturale scorrere del respiro come se potesse tradirmi.
Ultimamente non dormo bene, mi addormento tardi e mi sveglio indolenzito al mattino, da sempre uso un bracciale che monitora la qualità del sonno e mi registra spesso una bassa qualità della respirazione che si traduce in una respirazione notturna irregolare.
Facendo una breve ricerca trovo che da Wikipedia "Molto spesso i soggetti che soffrono di apnee centrali manifestano anche respiro corto o irregolare durante la veglia e non hanno una cadenza "automatica" e regolare degli atti respiratori.
Ciò accade non soltanto nel caso di pazienti con difficoltà fisica a respirare come gli obesi, ma anche per ragioni nervose o psichiche, ad esempio in pazienti con problemi psicosomatici, eccessiva interazione tra mente e sistemi di controllo neurovegetativo o a persone abituate per varie ragioni a controllare volontariamente il respiro (ex-sportivi, sub praticanti apnee) per cui questa capacità è divenuta una tara.
Nelle situazioni appena descritte l'impulso automatico al respiro viene indebolito anche dalla consuetudine a controllarlo volontariamente; se a ciò si aggiunge che in casi di difficoltà a respirare per problemi anche meccanici (obesità, tensioni addominali, ostruzioni, concomitanti apnee ostruttive, asma) in cui lo sforzo è maggiore, l'impulso vegetativo al respiro incontra ulteriori ostacoli a manifestarsi, si riesce a capire l'eziologia di molti casi misti sinora non spiegati.
In tutti questi casi infatti durante la veglia vi è un frequente intervento volontario per supplire alla mancanza di ossigeno (respiro "corto"), i cosiddetti "sospiri"... o anche solo per un'abitudine sbagliata a controllare il respiro"

Deduco quindi sia probabile che il mio controllare il respiro sia indice di qualcosa che non va come potrebbero essere le apnee centrali e quindi un problema neurologico, piuttosto che dovuto a tensioni a livello dei muscoli respiratori o magari ancora un disturbo dato dalla mia allergia ai pollini.


Non sono sovrappeso, non fumo e non bevo alcolici.
Durante il giorno accuso un poco di stanchezza ma mai da addormentarmi, invece mi capita spesso di sentire la necessità di sospirare o sbadigliare.
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 76 2
Le sue sono esclusivamente sensazioni secondarie a tensione nervosa che impedisce ai suoi muscoli inspiratori di rilassarsi completamente e lasciar svuotare completamente i polmoni. Si comincia a inspirare, in questi casi, ha polmoni già parzialmente pieni ed il respiro sembra essere più corto, ma solo ed esclusivamente perché i polmoni sono già semipieni. È una situazione estremamente frequente che non ha nulla, ma proprio nulla a che fare con le apnee centrali di cui lei a letto. È solo ansia. Ne avrà la certezza assoluta quando si ricomincerà ad effettuare le spirometrie. Le apnee notturne, centrali od ostruttive che siano, si manifestano esclusivamente durante il sonno. La dispnea che avverte durante il giorno non può essere legata al centro del respiro. Quando supererà la sua ansia, quando se ne "fregherà" tutto cambierà completamente la sua situazione e starà PERFETTAMENTE bene. Intanto si aiuti misurando la saturazione di ossigeno quando avesse problemi di respiro. Se la saturazione fosse superiore a 94% avrà la controprova che sta benissimo.

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille della risposta celere e precisa. Questa dispenea da tensione è pericolosa a lungo andare? Anche oggi infatti avverto un grosso peso nella parte alta dell'addome e faccio respiri più corti poco "Fluidi" sentendo che c'è una forte tensione e inoltre mi concentro sul respiro che diventa cosciente e non automatico. Attività fisica moderata ed esercizi per sciogliere i muscoli aiutano?
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dopo
Utente
Utente
Dottore mi scusi la domanda,
questa mia ossessione del controllare la respirazione che mi sembra essere diventata un atto volontario, sembra quasi volermi dire che se non ci penso e lascio che la respirazione fluisca non funzioni bene qualcosa, respiro ma non mi sembra neanche che i muscoli si muovano e i polmoni si riempiono. Può essere una qualche disfunzione fisica che mi fa concentrare sulla respirazione? La cosa mi suscita spesso ansia e paura di avere qualcosa che non vada.

Grazie ancora.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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