Mi sento una quiete dentro di me solo quando penso dall'idea di volermi spegnere

Buongiorno, è da circa due settimane dopo aver avuto un'ifluenza un po' più forte che ho iniziato a non star bene interiormente.
Lo avverto perchè ho uno stato ansioso di sottofondo.
Sono arrivata al punto che mi sono accorta, svegliata che chiunque avessi attorno non provassi nulla, ma proprio zero.
Se sparisse, morisse dall'oggi al domani non sentirei nulla dentro solo un "vabbè" e un vuoto perchè non ho provato nulla.
(Faccio un anticipo di qui scatta poi il volermi spegnere perche non sento nulla per nessuno) Sono sempre stata una persona che cercava conferme, rassicurazioni, e essere coccolata e questo mi ha portato a cercare di colmare questa cosa in relazioni (la prima che è durata 12 anni da ragazzina di 14 anni), ma ad oggi mi sono accorta che una volta che ho ottenuto il bene, l'amore degli altri non mi importa nulla, non sento proprio nulla solo un menefreghismo totale ma dal profondo e come dicevo prima se morissero il nulla totale.
Non sto bene nemmeno da sola perchè sento questo vuoto di non provare nulla per tutto.
E di li sale l'ansia di cercare di ricolmare quel vuoto di non provare e cercare rassicurazioni ma nel contempo poi non mi importa di nulla attorno.
Ho pensato più volte di volermi solo spegnere e basta, non riesco a concretizzarlo in altro modo al di fuori del "vorrei fossero altri a farlo" o di andare a dormire e non svegliarmi più perchè ricomincerebbe il non star bene perchè non provo nulla per nessuno.
Ho provato a farlo da sola ma poi non ci riesco e fantastico ad un modo per farlo (cercando su internet o pensando) che mi fa placare l'ansia ma poi riparte il non star bene soprattutto quando rientro a casa perchè a lavoro non pensando troppo non mi prende così forte.
Mi rendo conto che cerco una rassicurazione anche qui, ma giusto perchè anche solo scrivendo qui mi fa scendere il malessere inseriore e l'ansia e mi da quel motivo momentaneo che poi scema perchè torna il malessere del non desiderare nulla.
So che non è curabile sta cosa perchè è come se mi imponessi di voler sentire un qualcosa quando l'istinto e altro, ma al meno dovrei star bene sola con me stessa e invece no nemmeno quello
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
"Mi rendo conto che cerco una rassicurazione anche qui"

Su che cosa però, questo non lo definisce alla fine del racconto.

"So che non è curabile sta cosa": in base a cosa ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Cerco la rassicurazione di avere un qualcosa che mi faccia star bene ma che non sia dettata da un altro impulso ovvero quello di colmare un vuoto
Esempio del pozzo
Abbiamo un pozzo all'interno pieno d'acqua che ci fa star bene (sentimenti o cose concrete) bene io inconsciamente l'unico istinto che ho sempre avuto di sguazzare in quell'acqua era per colmare una parte che si sentiva male, spaventata per il rifiuto (compiacere e non sentirsi sola) e mi faceva star bene perché colmavo quella parte ma nel contempo mentivo a me stessa. Quando mi sono resa conto che ero in quell'acqua mi é venuto il panico l'angoscia perché mi alimentavo uno star bene quando in realtà mentivo a me stessa perché in realtà non mi importa di nessuno ma ho solo colmato questo istituto/paura da sempre.
Tutto inconsciamente negli anni e solo con i legami stretti (compagno e genitori) (premessa fin da piccola cercavo un riparo al di fuori di casa, non mi sono mai sentita legata ai miei perché fingevo per far scomparire quell'ansia e paura di perderli o aver fatto qualcosa di sbagliato e soprattutto mentirmi che sentivo qualcosa) e con i 2 fidanzati avevo sempre terrore di perderli,ma ho sempre mentito a me stessa dettata dal voler colmare quest'ansia quel vuoto perché realmente non sono legata,non ci fossero non cambierebbe nulla.
Dico che non è curabile perché sento solo il non star bene ovunque e con chiunque non ho una via d'uscita per me. Nemmeno il sto sola isolata dal mondo perché provo disagio interiore sempre
E anche il racconto è molto contorto e confusionario
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Non capisco perché usa i termini "inconscio" (se mai il contrario, si va sull'interpretazione autoprodotta) e "mentire a se stessa". Faceva cose con uno scopo che poi non si realizzava secondo le sue aspettative. Sperava che fosse così, poi non lo è stato e si è resa conto che il meccanismo in sé non funzionava, magari.

Se cerca di star bene, perché dice che la cosa non è curabile ? Sono due cose in contrasto, a meno che la seconda affermazione non sia scaramantica, ovvero che spera che lo sia.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Ma io non sto bene,lo sento dentro in profondità.
Non ho nulla che mi faccia star bene in questo momento
Come dicevo vorrei solo spegnermi perché sono qui che vago senza rendermene conto e senza importarmene anche.
Ma spegnermi solo dormendo, io da sola non sento proprio nulla,solo il vagare e il va bene così
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Utente
Utente
Facevo le cose dettata da colmare questo vuoto colmare l'essere voluta e non per le mie aspettative ma perché placava la paura. Un istinto a fare così e non un pensare o scopo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Se lo sente in profondità, perché usa il termine inconscio ?
Comunque, ha ripetuto che non sta bene, ma io chiedevo altro, cioè perché dice che non c'è cura.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Non c'è cura perché è come se io avessi sempre avuto paura di un qualcosa che però quando poi mi ci trovo dentro non mi importa. Era solo l idea che mi ha portato al pensiero effettivo.
Io ho sempre avuto paura di non essere voluta,accettata,amata,ma era solo l idea perché le persone mi amano e io provo l'indifferenza più totale. Ma non sto bene perché non ho uno scopo per me ho l'indifferenza anche di me stessa.
Vorrei solo che un qualcosa (non io da sola perché mi scatta quella paura prima) mi portasse via perché così non riesco a stare. È un vivere non connessa al mondo alle cose a tutto,un vagare
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Ha detto che cerca di star bene, ma che vorrebbe qualcosa che la porta via. Presumo che uno sia un pensiero sul fatto di potersi curare, e l'altro è il sintomo. Quindi perché va a chiedere come si può curare ? Perché non ci spera ? Ma allora qui scrive per quale motivo ? Presumo che scriva per ché avrebbe intenzione di farlo.

Dr.Matteo Pacini
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