Pensieri ossessivi

Gentili dottori, vi scrivo per chiedervi un chiarimento.


Il mio problema principale sono alcune paure che ho e che non capisco se possano rientrare in un disturbo ossessivo o in qualcosa di più grave.


Da alcuni i anni ho iniziato ad avere dei pensieri intrusivi molto fastidiosi, come il timore di poter fare del male ai miei famigliari, di perdere il controllo, paura di essere omosessuale, paura di poter sviluppare una grave patologia mentale come la schizofrenia, paura di essere avvelenato.


A volte ho una sensazione molto sgradevole e difficile da spiegare, quando sono fuori che cammino avverto il bisogno di guardarmi dietro le spalle per controllare e verificare che dietro di me sia tutto apposto, sentirmi al sicuro e liberarmi dal timore di non essere seguito o aggredito da qualcuno, pur avendo la consapevolezza che in realtà non è così, che non c'è pericolo, che è un pensiero assurdo, ma avvertendo comunque questo disagio e il bisogno di soddisfarlo con questa azione di controllo.


Mesi fa durante un periodo difficile con mia madre sviluppai una irrazionale paura che potesse avvelenarmi; attuavo quindi comportamenti atti a togliermi ogni dubbio come la sorveglianza del cibo, ma nello stesso istante che lo facevo mi rendevo conto della totale assurdità del mio pensiero e delle mie azioni.


Sono consapevole del fatto che sono paure assolutamente immotivate e ridicole e mai ho pensato che tutto ciò potesse davvero corrispondere alla realtà.


So bene che online non è possibile fare una diagnosi, però vi chiedo solo se si può escludere che questi pensieri indichino qualcosa di più grave di un disturbo ossessivo, come un iniziale disturbo psicotico o paranoico e se può essere trattato in maniera efficace con un farmaco ssri.


Grazie per l'attenzione.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
" però vi chiedo solo se si può escludere che questi pensieri indichino qualcosa di più grave di un disturbo ossessivo"

Che è una delle sue paure storiche, già elencate all'inizio. Non vanno discusse quindi, a meno che non le voglia alimentare.

Ma piuttosto è in trattamento per questi pensieri che la tormentano ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2024 al 2024
Ex utente
grazie per la risposta dottor Pacini; al momento assumo sertralina 100 mg al giorno, lo specialista a cui mi sono rivolto mi ha parlato di un possibile aumento fino a 150/200 mg e l'eventuale aggiunta di un altro farmaco chiamato aripiprazolo a basso dosaggio 5 massimo 10 mg, che ho letto indicato per schizofrenia e disturbi psicotici, la cosa ovviamente mi ha a dir poco terrorizzato perché se un medico psichiatra pensa alla possibilità di prescrivervi un antipsicotico, allora significa proprio che i miei pensieri e le mie paure fanno parte di qualcosa di ben più grave di un solo disturbo ossessivo...
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dopo
Attivo dal 2024 al 2024
Ex utente
Pensa sia una terapia adeguata dottore? Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
", allora significa proprio che i miei pensieri e le mie paure fanno parte di qualcosa di ben più grave di un solo disturbo ossessivo..."

Questa è la sua paura. Il medico glielo spiega, ma forse già glielo ha spiegato. Comunque il problema non si porrebbe, si pone solo come sua paura di fatto.

La cura ancora è a dose potenzialmente non efficace, ma il medico ha un'idea chiara su cosa fare.

Dr.Matteo Pacini
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