Sintomi adhd

Mi hanno diagnosticato ADHD, DSA e autismo da bambino, e anche ansia sociale.
Da adulta mi hanno confermato i DSA e mi hanno detto che ho un disturbo narcisistico e che probabilmente da bambina ero oppositiva provocatoria.

Ora vorrei rifare la valutazione per l'ADHD e l'Autismo, anche se ho paura di utilizzare farmaci perché sono funzionante. Sono un medico specializzando in una discliplina dove girano i soldi e c'è molta competitività per questo, in piu faccio altri lavori per arrivare ad almeno 4000 netti al mese.

Vengo sempre presa in giro perché dicono che sembro avere la testa tra le nuvole.

Da quando sono bambina vengo sgridata ingiustamente perché sostengono che non rispetto le regole. Diciamo che poi conoscendomi cominciano a capire che sono semplicemente lenta nel capirle, e che quindi mi vanno dette con chiarezza.

Idem sulla distrazione, alla fine compenso molto bene e non faccio errori nei vari lavori. Però mi sento sofferente perché mi sento male a organizzare le giornate. Per me anche farmi una doccia, o prepararmi da mangiare o pagare le bollette, mi costa fatica e mi viene l'ansia di non riuscire a gestire tutto.

Sull'aspetto esteriore ho molte fisime, e cerco di fare palestra e allenamenti tutti i giorni per avere il fisico sempre tonico, altrimenti mi vengono un sacco di complessi. Per l'ansia da prestazione ho cominciato a bere alcolici al mattino per moderare l'ansia.

Mangio anche in modo strano, perché ho eliminato i carboidrati e mangio solo verdure e insalate e alimenti altamente proteici o mi ingozzo di cioccolato. Comunque mangio poche calorie.
Tendo anche ad accumulare cose e questo mi spaventa: a volte mi si accumula il pattume di settimane perché mi viene l'ansia.

Comunque poi quando sto a casa pulisco l'appartamento in modo maniacale. Poi sono sempre eccitata sessualmente e in cerca di stimoli, e il problema è che sono fidanzata. Sono una fanatica di stimoli nuovi, e quindi sono in cerca di nuove esperienze e avventure, e faccio quindi molte attività e ho hobby, e adoro fare trekking.

Sono stata in terapia psicologica nel pubblico, ma mi hanno detto che sono funzionante, anche a livello sociale per continuare ad essere seguita lì. Solo che nel privato sarebbero 1000 euro al mese di spesa, e in realtà sto cercando di mettere lo stipendio da parte. Poi nel privato spesso faccio paura a psichiatri e psicologi per via del narcisismo perché dicono che sono manipolatoria. 

Cosa che vorrei capire onestamente, perché mi sono sempre vista come una stupidità che si fa fregare da tutti. Molto probabilmente l'etichetta è stata messa perché ne ho combinate un po', perché il fatto che sono ambiziosa, vanesia, e arrivista, non mi sembrano cose patologiche.

Comunque a volte ho delle reazioni rabbiose esagerate se mi si svaluta o mi si mette in cattiva luce e ammetto che mi partono delle distorsioni cognitive a riguardo.

Ha senso rivalutare i sintomi ADHD? Il mio problema è l'ansia e a volte l'aggressività.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Ha già ricevuto in passato risposte sulla questione. Ma non scrive qui per averne. Non vorrei che il motivo fosse una inutile esposizione delle sue autodiagnosi o di come Lei vede la cosa. Può essere utile a fini diagnostici, come sintomo, ma non come piano di discussione delle soluzioni.
Idem per le valutazioni che ha senso o meno fare, non si capisce chi le abbia prescritte e perché (forse nessuno).

Se rilegge le risposte del collega le ha già indicato il da farsi.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Non ho capito quello che ha scritto. È molto criptico. Non sono autodiagnosi, alle elementari avevo l'insegnante di sostegno per l'Autismo. Se permette, non è piacevole quello che dice; in pratica è un schifare tutte le difficoltà che ho incontrato durante il mio percorso, anche relazionali. Sta dicendo che mi hanno sbagliato la diagnosi e che mi hanno assegnato l'insegnante di sostegno per sbaglio? Andavo anche in un centro riabilitativo. Comunque non credo sia strano che um'autistica abbia una laurea e un buon lavoro; anzi da quello che so è normalissimo. Se per questo ho anche amici, ma per loro sono una stramboide eccentrica. Anche il narcisismo me l'hanno diagnosticato, non so quanto sia vero onestamente, dei tratti li ho sicuramente, anche accentuati, ma solitamente sono gli altri a maltrattarmi, e non io loro; appunto perché autistica, ADHD e DSA... non sono molto abile nel difendermi, almeno a me sembra così.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Invece di offendersi inutilmente, presti attenzione a quello che scrive.
"Vuole fare degli accertamenti per l'autismo". E dice che l'autismo lo aveva fin da bambino...
Inoltre, se avessi detto che è un'autodiagnosi, non capisco che c'entri con lo schifare etc. Questa è una sua reazione che non ha a che vedere comunque con la mia risposta.
Quindi, è offensivo che anche solo Lei insinui apprezzamenti mai fatti contro chicchessia.
Non si permetta.

Si spieghi meglio, che non è questione di nulla, se non di scrivere cose in maniera che gli altri possano capire e non equivocare. Se ho una malattia, non scrivo che voglio fare degli accertamenti diagnostici per sapere se ce l'ho.

Dr.Matteo Pacini
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Non sono malattie, ma neurodiversità. Sono valutazioni di quando ero bambina che non sono aggiornate. Per i DSA sono stata obbligata a rifarmi fare la certificazione, e presumo che per autismo e ADHD sia lo stesso, pur avendo già ricevuto le diagnosi. Ma in generale io sono abbastanza tormentata e ogni volta che inizio un nuovo percorso lavorativo o di studio riscontro sempre le stesse incomprensioni, dovute a discriminazioni per delle caratteristiche ADHD e per l'Autismo. Diciamo che dopo un po' di tempo e esperienza riesco a trovare delle strategie compensatorie e a quel punto non vengo più presa in giro. Attualmente i colleghi un po' mi cazziano per banalità e mi creano scompensi perché passano dal farmi molti complimenti sulle mie capacità di apprendimento e memoria, e sul fatto che sono sveglia, ma poi magari mi trattano male perché mi accusano di essere distratta e di non collegare il cervello e di non saper comunicare bene, o prendono in giro il fatto che sono socialmente ingenua. Questo mi porta molta frustrazione perché mi fa stare male essere criticata.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Si, va bene, non è su questo che ha senso aprire dibattiti o discussioni o avere suscettibilità. L'ADHD si cura con un farmaco, l'autismo anche ma non ha una terapia di riferimento omogenea. Quindi sentirsi offesi dal termine malattia è fuori luogo, significa identificare la cosa con qualcosa di cui avere vergogna, e non vedo il perché. Neurodiversità è un discorso che significa semplicemente che si è fatti così, non si soffre per quello e quindi il punto è gestirla per canali specifici, come, per dire, il "mancinismo". Ma qui parliamo di cose diverse.

In realtà, più che a reagire male alle critiche, vede le critiche dove non ci sono. E reclama concetti tipo neurodiversità. Chi ha pregiudizi non li abbandona certo perché cambiano i nomi, e chi non li ha, non li ha neanche con i termini medici più classici.

Peraltro, la diagnosi che le hanno fatto spiega invece molto meglio quello di cui stiamo parlando, il tipo di suscettibilità, e la colloca in tutt'altro ambito che non la suscettibilità rispetto ad una neurodiversità. Quindi, come detto dal collega, può farsi seguire e guidare nel capire meglio questi aspetti. E' probabile che si senta criticata, ma questo fa parte delle caratteristiche di partenza.

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Di che diagnosi parla? In che senso la suscettibilità fa parte delle mie caratteristiche di partenza?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Parlo della diagnosi di disturbo narcisistico che ha riportato Lei all'inizio.

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Mi sento sempre criticata e non apprezzata. Mi viene l'ansia a pensare che devo andare a lavoro, con possibilità di venire svalutata. Però mi hanno che sembro molto tranquilla, e quindi sembrerebbe che nessuno si accorga dei miei timori. Ho letto delle cose sul narcisismo, e in effetti io passo tutto il giorno a cercare ammirazione e a fare attività per cui verrei ammirata. Se qualcuno contraddice i miei pensieri, e dichiara che una certa cosa che faccio non è prestigiosa è degna di ammirazione, comincio a stare male e mi spavento e arrabbio con tutti. Non so quanti pianti disperati mi sono fatta, per qualche commento che poteva smontare le mie fantasie. Pur avendo letto queste cose non cambia nulla e comunque mi arrabbio e mi spavento lo stesso, perché è una dinamica di cui sono drogata. Comunque io continuo a vedermi troppo buona e gentile e dolce. Se qualcuno mi dice che ho risposto male o che sto dicendo cose crudeli, non riesco ben a capire di che si parla. La psicologa da cui andavo sosteneva che la trattavo male nelle risposte, sminuendola, ma onestamente non mi è mai risultato. Questo aspetto continuo a non riuscire a vederlo e dovrei andare sulla fiducia??? Non saprei. Ho chiesto a questa psicologa di spiegarmi esattamente come l'avevo offesa, tanto per farmi capire, e lei mi ha detto che mi volevo decidere io gli orari e i giorni degli appuntamenti; il problema è che non ci vedevo nulla di male. Idem sosteneva che la svalutavo sovrastandola quando parlava, e volendo dire sempre la mia; ma lavorando come medico mi è sembrato che molti pazienti abbiano questa tendenza, comunque. Mi hanno detto che faccio la principessina, ma a me non sembra di chiedere chissà ché o quale trattamento di riguardo, e anzi, mi pare sempre di essere umiliata e maltrattata e svalutata. Se sento fare i complimenti ai miei colleghi e non a me, mi arrabbio. Ma mi sento male solo perché non sopporto di non essere apprezzata. Può sembrare un problema stupido, ma io proprio non riesco a fare altrimenti. Non riuscirei a fare niente se non fossi mossa da queste ricerche. Perderei interesse per tutto e questo mi preoccupa: ho bisogno dell'agonismo, di raggiungere la vetta. Io apprezzo molto le piccole cose, tipo mangiare, dormire, fare l'amore, camminare nella natura, ma solo nell'ottica di raggiungere lo stesso i miei obbiettivi nel frattempo. Ogni tanto cercano di mandarmi in tilt il cervello perché mi dicono di scegliere solo in base a ciò che mi piace e per me ciò è inconcepibile. Comunque, a parte vedermi io carruccia nei modi di fare, vengo descritta così anche da chi mi sta intorno e dicono che sono bonacciano, anche se intuiscono questa mia difficoltà di fare qualcosa solo per piacere e senza fini e mi fanno molte paternali a riguardo; o se no mi accusano di essere viziata e non matura.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Che la persona non riconosca i meccanismi dei suoi disturbi è molto frequente, per alcuni quadri clinici è inevitabile che sia così.

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