Come capire se mio figlio è dsa?

Buonasera cari dottori,

vi scrivo per avere maggiori informazioni sulla tematica dei DSA, un argomento che non conosco bene.

Ho iniziato a cercare informazioni su questo tema dopo aver notato delle difficoltà scolastiche da parte di mio figlio, ha da poco compiuto 8 anni e deve iniziare a settembre la terza elementare. Non riesce a mantenere la concentrazione, è molto lento quando scrive e non riesce a tenere bene in mano la penna.

Quando posso mi siedo vicino a lui per aiutarlo ma lui non vuole, si arrabbia e inizia ad urlare dicendo che lui è uno stupido.

Non so perché lo pensa, io ho sempre cercato di incoraggiarlo e non l'ho sgridato o pressato.

Ci sono dei test? Come devo comportarmi con lui?

Grazie
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Dr.ssa Maria Giuseppina Margiotta Psicologo 6 1

Gentile Signora,

nella sua richiesta mancano delle informazioni importanti, ovvero: 

  • cosa le riferiscono le insegnanti?
  • sono state effettuati delle prove di screening nel corso del primo anno scolastico?
  • ha notato delle difficoltà solo nella scrittura?

La diagnosi clinica per confermare un disturbo specifico dell'apprendimento viene effettuata da uno equipe di specialisti, attraverso la somministrazione di appositi test, a partire dalla fine del secondo anno di scuola primaria (per dislessia, disgrafia e disortografia) o del terzo anno (discalculia).

Ancora prima della diagnosi si può effettuare lo screening.

Con il termine screening quindi non intendiamo una diagnosi, piuttosto dei test di lettura, scrittura, calcolo e comprensione del testo per individuare nello specifico eventuali difficoltà del bambino. Lo screening si somministra nel corso del primo anno di scuola primaria e viene effettuato dalle insegnanti proprio perché non è a fine diagnostico, questo strumento gioca un ruolo importante per individuare i soggetti a rischio.

Si denota molta rabbia e frustrazione nel bambino, queste reazioni emotive non dipendono da lei ma potrebbero essere la conseguenza dell'eccessiva fatica durante il processo di apprendimento. Lei continui ad offrirgli il suo aiuto con pazienza e comprensione, da quello che ci racconta è evidente che il suo bambino deve triplicare gli sforzi per raggiungere i risultati.

Resto in attesa di una sua risposta per fornirle un consulto più esaustivo,

Grazie per averci scritto

Cordialmente

Dr.ssa Maria Giuseppina Margiotta
Psicologa
www.psymargiotta.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa Margiotta,

grazie per la sua rapida risposta. A scuola ci parlarono delle prove di screening ma non furono terminate a causa del primo lockdown.

Anche le insegnanti hanno notato queste difficoltà nella scrittura, dicono che sia un bimbo intelligente, ma sofferente e irrequieto quando deve scrivere o quando deve leggere. Negli ultimi mesi di scuola si rifiutava di leggere e scoppiava a piangere.

Le insegnanti mi hanno consigliato di rivolgermi ad uno psicologo per la diagnosi però ho paura di marchiare a vita mio figlio. Cosa devo fare?

Grazie
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Dr.ssa Maria Giuseppina Margiotta Psicologo 6 1
Gentile signora,

sia lei che le insegnanti di suo figlio avete notato una difficoltà nella scrittura e nella lettura, questi potrebbero essere degli indicatori del disturbo dell'apprendimento.

Chiedere aiuto a uno specialista per individuare quale sia la difficoltà di suo figlio non "lo marchia a vita", piuttosto gli garantisce un percorso scolastico sereno e inclusivo. Un'eventuale diagnosi non costituisce un punto di arrivo o la fine di una vita normale per suo figlio, bensì un nuovo inizio. In tal caso, dopo aver ottenuto la certificazione, la scuola potrà offrire gli strumenti compensativi all'alunno, ovvero strumenti didattici e tecnologici che facilitano lo svolgimento dell'attività richiesta nell'abilità deficitaria.

Evitare di affrontare il problema potrebbe causare nel bambino un grande senso frustrazione, ansia da prestazione, paura, demotivazione e avere importanti ricadute sulla sua autostima. Sarebbe opportuno condividere queste difficoltà con il pediatra che già segue lo sviluppo del bambino, per escludere che le difficoltà scolastiche siano associate a una condizione fisica come per esempio un disturbo della vista. Al termine degli accertamenti, qualora l'esito fosse negativo, potrà procedere a individuare un centro pubblico o privato accreditato con professionisti specializzati nella valutazione dei DSA.

Resto a sua disposizione,

Cordialmente

Dr.ssa Maria Giuseppina Margiotta
Psicologa
www.psymargiotta.it