Se possibile, pareri multipli
Centrerà forse il mio vissuto e la mia infanzia ma non ve li racconto per sintesi.
Al di là del non sentirsi all'altezza della situazione, ho sentito più pareri medici.
Non so bene come spiegarmi, avevo le parole giuste ma le ho dimenticate, non si capisce se abbia un DOC collegato ad una masturbazione con parafilia masochista oppure se abbia una parafilia e in più sia anche ossessivo.
Quello che vorrei chiedervi è se vi risulta vero o falso che le parafilie trovino maggiore successo terapeutico con la Fluoxetina sebbene tutti gli SSRI abbiano utilità.
Mi riferisco proprio alla parafilia in sé e non al DOC per il quale credo si preferiscano altri SSRI.
Grazie
Le parafilie ad oggi non hanno una terapia di riferimento.
Dr.Matteo Pacini
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E lei personalmente per il doc ha un ssri di maggiore preferenza? A me sono state proposti due farmaci e in più questo discorso sulla fluoxetina per la presunta superiorità sulla parafilia.
Ma non capisco se la parafilia si attenui di più mirando ad essa oppure mirando al doc. Fermo restando che la fluoxetina cura anche il doc e che gli altri due farmaci proposti per il doc agiscono sulla parafilia.
A me questa parafilia ha creato danni fisici e in più non gradisco l'orgasmo ma mi piace tutta la fase eccitatoria. Non so se fare un tentativo con la fluoxetina o andare sul classico anti doc
Ma non può evitare di fare domande di questo tipo. Se la capisce, capirà l'importanza di evitare la discussione di questi contenuti.
Quale è il migliore, cosa usa di più, di meno, cosa è più in questo senso, in quello etc. Sono informazioni che già per i tecnici vanno e vengono, non val la pena di discuterle come se si stesse parlando liberamente, se siamo di fronte a questo tipo di forma delle domande.
Oltretutto, qui si mischiano cose diverse. DOC, parafilia. Cose diverse. Uno ha delle terapie di riferimento, l'altra no. Non è una forma di DOC.
Dr.Matteo Pacini
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A me personalmente sembra di vedere che quelle poche volte in cui riesco a trasformare l'eccitazione sessuale in qualcosa di non masochista (cosa che mi disturba), il DOC non c'è più. È un qualcosa che compare solo quando mi subentra prepotente d'impulso la fantasia masochista. Che ho da piccolo e legata a vissuti. Ma allora il DOC ce l'ho o no? O meglio è lui il problema? Perchè è vero che Sereupin 20 mg sono pochi ma se uno parte da una sensazione disastrosa dovrà pur accorgersi di un miglioramento o peggioramento. Essendo io una persona ansiosa fobica ecc naturalmente ho notato dei vantaggi dall'assunzione e anche sul DOC. Il fatto è che Sereupin al di là di mettere i bastoni fra le ruote dell'eccitazione, dell'orgasmo e dell'erotismo in generale, non ha comunque modificato la parafilia. In me l'erotismo è comunque molto forte e nonostante Sereupin mi sono masturbato svariate volte al giorno. Con umore meno depresso forse. Ma la parafilia riattivava il DOC. Invece noto che quando mi masturbo in modo non masochista (e il problema sta nel fatto che ci riesco pochissime volte), il DOC va via. Quindi visto che curando il DOC non va via la parafilia ma se modifico la parafilia sparisce il DOC ha dei consigli da darmi su come modificare la parafilia? Anche cambiandola con un'altra parafilia basta che non sia la mia perchè mi fa venire il DOC. Va bene anche un consiglio da psicoterapeuta ma ne preferirei uno da psichiatra. Ossia se un farmaco POSSA anche solo per sentito dire fra voi psichiatri essere più facilitante nella gestione e modificazione della parafilia rispetto ad un altro. Francamente mi sono trovato ad assumere 5mg di Abilify (che non erano destinati a me) e ho avuto una cancellazione della parafilia per dei momenti non indifferenti. Dire che sia stato proprio il farmaco però non so. Non avrà una terapia di riferimento ma lei dottore che conosce i meccanismi di azione avrà qualche idea teorica di quali siano i binari sui quali scorre il treno della parafilia masochista. Ci vorranno altri elementi così sarà anche riduttivo. Ma chiedo se ha qualche consiglio psicoterapeutico (cose da fare, tecniche ecc) e farmacologico al di là del non esserci una linea terapeutica ufficiale
Non si capisce bene se parli di periodi in cui la sua sessualità non è parafilica, o momenti, cioè in corrispondenza di alcuni episodi di stimolazione o rapporto sessuale (quindi minuti).
Se stiamo parlando di cose che la "disturbano", non siamo dalle parti della parafilia. Temo che ci sia un po' di confusione tra immagini intrusive e fantasie sessuali eccitatorie. Magari confusione ricavata da una frettolosa definizione delle cose in base al loro "ambito".
Dr.Matteo Pacini
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Saluti grazie e scusi se le rovino le feste con questi racconti
Dr.Matteo Pacini
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Non stressa perché, anche se scrivesse venti volte, ciò non influisce sui tempi di risposta, né il fatto che solleciti la risposta da parte mia. Rispondo liberamente e quando posso, in ogni caso.
In questo specifico non vi era poi alcuna particolare urgenza se non quella delle ossessioni, che non è bene sia assecondata, se uno può scegliere.
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Buona giornata la ringrazio dottore
Le crea danni, ok.
Allora si cura, ma per definire le prime due righe ci abbiamo messo sia questa volta che credo altre molto tempo, indice del fatto che c'è tutta una parte pensata che non c'entra con il problema, ma ci costruisce intorno questioni che invece sono attinenti alla "preoccupazione circa"
Che fare quindi ? Certo, far approcciare anche la parafilia, ma se il medico che la segue non è di quest'avviso, non posso dirle che sicuramente ha torto senza conoscere i motivi della decisione.
Dr.Matteo Pacini
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Invece quando dice che teoricamente ci possono essere modi di modulare i gusti personali, in questo caso come si farebbe? Grazie per le risposte e la sua cortesia
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Il problema semplicemente è che cosa e come è appunto prerogativa del medico. Non è che debba Lei poi leggere, ragionarci, decidere quale sia meglio e magari così suggerirla al medico. Questo va evitato.
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Dopodiché tornano ai problemi di parafilia e ossessioni non voglio suggerire niente al medico in quanto mi ha detto che non mi farà nessuna psicoterapia e di trovarmi un terapeuta. Vorrei leggere quali sono, cito le sue parole, "le terapie già provate". Poi i dati in proposito credo di avere capito a che farmaci si riferisce: psicofarmaci e non
La ringrazio sempre per non lasciarmi da solo a sprofondare in questo baratro pericoloso. Mi sento mal seguito dal mio psichiatra, umanamente parlando dico
saluti
Le ripeto l'unica cosa utile. Non tutti gli psichiatri conoscono terapie di questo tipo. O chi si occupa in particolare di problemi psicosessuali, o chi si occupa di dipendenze dovrebbe invece conoscerle.
Dr.Matteo Pacini
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Sta semplicemente arrovellandosi a vuoto su un banale problema. Lo psichiatra ha delle opzioni da proporle ? si/no. Se sì, lui le sa gestire o sa solo che esistono e sono indicate ma non le gestisce ? Se non le conosce, o non le gestisce, evidentemente serve un parere di altro specialista.
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In questo caso non lo spiego semplicemente forse perché i dati a disposizione non sono così corposi. Non è che per ogni cosa c'è la terapia, e ci sono tutti i tipi di terapia.
Nel sito troverà anche la descrizione delle parafilie, se è per questo, ma probabilmente senza riferimenti dettagliati sulle cure, perché comunque quelli li si discute direttamente.
Saperli prima di nome non è che possa cambiar qualcosa, sono nomi, cose da leggere in rete di cui non si può capire tecnicamente nulla, un far west di informazione in cui al netto si ottiene più confusione che altro...
Dr.Matteo Pacini
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Le fantasie masochistiche vengono fuori perfino sotto uso di sostanze, quindi non richiedono chissà quale strutturazione. Non sono così rare, esistono club e circuiti di soggetti che si trovano per praticarle.
Detto questo, il punto è se trascendono le sue intenzioni, e se la espongono ad un rischio in una maniera che è diversa da quella che Lei scientemente programma e accetta, o addirittura vuole.
In questo senso nasce l'intervento "medico" sui disturbi da parafilia.
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Punto 2 non ho capito se lei fa la psicoterapia o no. Perchè il mio psichiatra ha detto che lui non la fa e di trovarmi uno psicoterapeuta. Lui però è psichiatra e psicoterapeuta quindi mi sto confondendo un attimo. Anche lei è psichiatra e psicoterapeuta ma non ho capito se lavora "solo" (in senso buono il "solo") dando farmaci e inviandomi da uno psicoterapeuta (quindi presumo psicologo?) o se oltre che darmi farmaci mi farebbe la psicoterapia.
Ormai è un po' che parliamo e mi sembra che abbia capito come mi sento e quali siano i miei problemi. Grazie per avermi aiutato fin qui
Dr.Matteo Pacini
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Lei ha un medico e si deve confrontare con le sue indicazioni. Non certo confrontarsi con lui per domande varie e eventuali che partono da presupposti non chiari.
Dr.Matteo Pacini
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