Ho conosciuto un uomo che prende psicofarmaci, ma ora si è allontanato. Come comportarmi?

Salve, vi scrivo per avere dei chiarimenti.
Ho conosciuto un uomo a novembre, mio coetaneo.
C'è stata subito grande sintonia.
Quando ci siamo visti abbiamo parlato per ore e così anche via Whatsapp.
A un certo punto lui mi ha detto di prendere ansiolitici, più che altro in relazione a dei gravi problemi di insonnia.
Dopo qualche giorno ha aggiunto di prendere anche degli antidepressivi.
Non ci ho dato molto peso, più forse per ignoranza mia perché non mi era ancora capitato di incontrare qualcuno che ne facesse uso (o che almeno lo dicesse apertamente).
Avevo notato una certa esuberanza nel modo in cui mi cercava, cui seguiva però a volte una certa "non attenzione" nei confronti delle cose che potevo condividere.
Durante le vacanze di Natale lui è partito per stare con la sua famiglia.
Ci siamo sentiti di meno, entrambi presi da impegni, ma ci siamo sempre cercati.
Finite le vacanze, due settimane fa ho scoperto che è rientrato senza dirmi nulla, quando si è fatto vivo e gli ho chiesto di vederci mi ha risposto che era impegnato e che poi sarebbe dovuto ripartire per un altro mesetto per lavoro.

Può capitare, quando si conosce qualcuno, che ci sia un entusiasmo iniziale e poi invece ci si allontana.
In altre occasioni avrei già messo una pietra sopra.
In questo caso però il sapere che lui non è in una situazione diciamo di tranquillità e che forse sta seguendo una terapia che gli sta provocando dei cambiamenti o che magari non sta funzionando, mi fa porre più domande su come comportarmi.
So che il modo migliore per decidere sarebbe parlarne direttamente con lui, confrontarmi, ma prima vorrei avere più informazioni su questi farmaci.
Vorrei capire quanto possono influenzare i comportamenti e forse anche la personalità.
Vi ringrazio.
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Prima di tutto, Lei di fatto non sa cosa prende e per quale diagnosi. Che uno dica che prende ansiolitici e antidepressivi non significa niente, possono essere informazioni parziali o termini usati in luogo di altri.
In secondo luogo, parlare con qualcuno non significa necessariamente chiarire, perché a volte non c'è niente da chiarire. Se uno, ad esempio - cambia umore - è così. Se su questa base uno decidesse di avere pazienza o insistere, partirebbe dal presupposto che la cosa si aggiusti, e che se si aggiusta lo faccia con una scelta in proprio favore.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2012 al 2025
Ex utente
Buongiorno,
mi scuso se riprendo il post a distanza di due mesi. Ho ricontattato la persona, era contenta di risentirmi. Abbiamo ripreso a sentirci e ogni tanto a vederci. Mi ha detto di avere un disturbo ossessivo compulsivo di personalità. Da cinque anni prende l'antidepressivo e sta seguendo un percorso di psicoterapia comportamentale.
Ho cercato di informarmi e ho ritrovato molti dei suoi tratti e delle cose che mi ha raccontato (priorità al lavoro, difficoltà con le emozioni e soprattutto con l'ansia, schemi da rispettare, necessità di approvazione).
Preciso che non siamo coinvolti in una relazione. Lui mi ha anche accennato ai problemi legati alla sfera sessuale dati dalla patologia e dai farmaci. Vista la situazione, io sto cercando prima di tutto di conoscerlo e di farmi conoscere da lui. Riusciamo a scherzare, a essere seri, condividiamo un sacco di cose.
Non ho ovviamente la soluzione per la sua condizione, non so neanche se ci sia, quello è un lavoro che deve fare lui. Siccome mi sembra che stia riponendo fiducia in me, che abbia trovato forse in me un orecchio che lo ascolta senza fuggire e senza dirgli "ma se c'è il sole, perché non sorridi?", vi sarei grata se poteste darmi qualche informazione in più sul disturbo e su come rapportarmi con chi ci convive.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Ma se ha trovato questo apparente equilibrio "umano" con questa persona, viene da chiedersi perché poi in chiusura chiede come rapportarsi con lui.
Appare a mio avviso evidente che questo implica l'idea di poter giocare qualche carta per riprendere una relazione, altrimenti sarebbe contenta così in questo momento.

Dr.Matteo Pacini
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