Per il dott.pacini derealizzazione ossessiva
Buongiorno,
soffro di quello che il dott.
Pacini definisce derealizzazione ossessiva in un suo articolo.
Tutto nasce a seguito di una forte paura riguardo le malattie mentali a seguito della malattia di mio suocero.
Come ben descrive lei mi sento "non spontaneo" il tutto condito da domande sul senso di se.
L'esordio risale a tre mesi fa, sono in cura da uno psicoterapeuta tcc.
Ho molta paura della cronicità della situazione che, nei fatti, non mi impedisce nulla ma questa continua autoanalisi di emozioni e comportamenti mi sta logorando.
Lo psicoterapeuta non ravvisa la necessità di un intervento farmacologico.
Vorrei gentilmente un suo parere in considerazione dell'articolo da lei scritto che descrive perfettamente la mia situazione.
Grazie
soffro di quello che il dott.
Pacini definisce derealizzazione ossessiva in un suo articolo.
Tutto nasce a seguito di una forte paura riguardo le malattie mentali a seguito della malattia di mio suocero.
Come ben descrive lei mi sento "non spontaneo" il tutto condito da domande sul senso di se.
L'esordio risale a tre mesi fa, sono in cura da uno psicoterapeuta tcc.
Ho molta paura della cronicità della situazione che, nei fatti, non mi impedisce nulla ma questa continua autoanalisi di emozioni e comportamenti mi sta logorando.
Lo psicoterapeuta non ravvisa la necessità di un intervento farmacologico.
Vorrei gentilmente un suo parere in considerazione dell'articolo da lei scritto che descrive perfettamente la mia situazione.
Grazie
"Lo psicoterapeuta non ravvisa la necessità di un intervento farmacologico."
Non è un parere. Gli interventi non consistono in "un intervento farmacologico" senza specificare con quali farmaci. Quindi, a meno che non si scenda nel dettaglio, non ha senso una cosa del genere.
Intanto, si parte con la valutazione e cioè la diagnosi. Dopo di che, le opzioni possibili, e se non sta bene nonostante la psicoterapia che sta seguendo (di che tipo ?) valutare altre opzioni mi pare ragionevole.
Non è un parere. Gli interventi non consistono in "un intervento farmacologico" senza specificare con quali farmaci. Quindi, a meno che non si scenda nel dettaglio, non ha senso una cosa del genere.
Intanto, si parte con la valutazione e cioè la diagnosi. Dopo di che, le opzioni possibili, e se non sta bene nonostante la psicoterapia che sta seguendo (di che tipo ?) valutare altre opzioni mi pare ragionevole.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Ex utente
Buonasera,
sto seguendo una terapia di tipo cognitivo comportamentale da un mese circa. La diagnosi è ipocondria/ossessioni sulle malattie mentali. I sintomi attuali sono essenzialmente quelli che lei descrive nel suo articolo sulla derealizzazione ossessiva.
Il malessere in questo mese è sensibilmente diminuito ma non è scomparso, per questo lo psicoterapeuta, ad oggi, non vede la necessità di un possibile intervento farmacologico.
sto seguendo una terapia di tipo cognitivo comportamentale da un mese circa. La diagnosi è ipocondria/ossessioni sulle malattie mentali. I sintomi attuali sono essenzialmente quelli che lei descrive nel suo articolo sulla derealizzazione ossessiva.
Il malessere in questo mese è sensibilmente diminuito ma non è scomparso, per questo lo psicoterapeuta, ad oggi, non vede la necessità di un possibile intervento farmacologico.
Ex utente
Aggiungo e chiudo il consulto che mi sono rivolto a Lei per la descrizione che fa del disturbo nel suo articolo,
grazie.
grazie.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 584 visite dal 18/02/2025.
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