D.a.p. in trattamento

Gentili dottori.
Sono a chiedere un vostro parere su di un problema che purtroppo mi affligge. Dal mese di aprile 2009 ho iniziato a soffrire di attacchi di panico. Tali attacchi mi hanno indotto in uno stato d'ansia non indifferente che mi ha portato a rivolgermi ad uno psichiatra. La terapia consiste in 10 mg/die di Escitalopram (Entact). Ho iniziato la predetta terapia l'1 luglio 2009. Devo dire che dopo le prime 3 o 4 settimane gli attacchi di panico sono finalmente scomparsi, sono scomparsi i tremori, la tachicardia, ed in genere quasi tutti i sintomi del panico. Ad oggi persiste pero' uno stato di apprensione e di ansia che va a "fasi alterne". E' difficile da spiegare poiche' si tratta di sensazioni soggettive ovviamente. Si tratta di uno stato apprensivo che in precedenza avrebbe portato al panico. Tuttavia questo stato di eccessiva preoccupazione, se vogliamo chiamarla in questo modo, oppure di ansia, e' abbastanza fastidioso in quanto a giorni e' piu' marcato che in altri. A giorni invece e' come se il disturbo fosse completamente scomparso. Inoltre vorrei aggiungere che in tutta la fase del DAP non ho mai avuto episodi di agorafobia intendendo con questo che comunque non ho mai evitato situazioni in particolare. L'unico evitamento che attualmente sto notando si verifica e' quello di una irrazionale paura di riposare nel pomeriggio come solitamente ero abituato a fare, per la preoccupazione di dovermi svegliare nel panico come purtroppo in precedenza e' successo. Ora io vorrei chiedere se questo stato di allarme o ansia o paura e' normale anche sotto trattamento farmaceutico e se col passare del tempo tendera' a diminuire. Sinceramente non riesco a capacitarmi come possa essere che ad esempio sono perfettamente in grado di prendere un aereo senza avere alcuna paura (lo dimostra il fatto che attualemte sono in Canada dove sono giunto dopo avere cambiato 4 aerei. Non solo adesso che sono trattamento ma anche agli esordi del disturbo, prima ancora che iniziassi la terapia sono stato in grado di fare un viaggio andata e ritorno dal Canada)e poi debba avere una irrazionale paura di un semplice innocuo sonnellino pomeridiano. Per concludere, le domande che sono a porre alla vostra cortese attenzione sono:
E' ancora presto, dopo 3 mesi di trattamento, perche' i sintomi del panico scompaiano completamente?
So che si tratta di una questione soggettiva ma in genere dopo quanto tempo si puo'ragionevolmente dedurre se l'antidepressivo stia funzionando o meno?
L'ansia e le varie paure irrazionali scompariranno col passare del tempo?
Vorrei far notare che ho anche fatto un periodo di psicoterapia che a mio parere ha avuto la sua efficacia. Inoltre, al di la dell'Entact, assumo dello Xanax 0,25 solo al bisogno. In particolare, in questo periodo, sto assumendo lo Xanax prima di andare a letto la sera e basta.
Ringrazio anticipatamente per le gentili risposte.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

in presenza della persistenza di sintomi deve essere rivalutato il dosaggio di escitalopram e non aggiunte benzodiazepine.

https://wa.me/3908251881139
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

La dose di entact non è massima, dopo 3 mesi il funzionamento è chiaro, quindi se non è ottimale può essere rivisto il dosaggio. Xanax invece, se assunto con regolarità può nel tempo limitare la stabilità dell'effetto della terapia, e di per sé far fare su e giù al livello d'ansia. In genere dopo il primo periodo i tranquillanti si tendono a ridurre e sospendere sotto guida medica per questo motivo. Lasciarli al bisogno è un'arma a doppio taglio.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, vi ringrazio intanto per la sollecitudine nella risposta. In effetti per quanto riguarda il funzionamento del farmaco antidepressivo credo che effettivamente stia facendo il suo lavoro. Difatti come dicevo nella mia richiesta di consulto i sintomi del panico sono quasi totalmente scomparsi. Quello che ancora persiste e' una sorta di ansia anticipatoria che funziona a fasi alterne. Inoltre durante la durata del disturbo si e' sviluppata questa forma di fobia per cui evito di fare un sonnellino pomeridiano. Per questo non mi sono mai sentito di chiedere allo psichiatra presso cui sono in cura un aumento della dose. Tuttavia se devo fare una valutazione posso dire che rispetto, ad esempio, a qualche mese fa, i sintomi sono migliorati di molto. Adesso dormo molto meglio la notte, non ho piu' quelle ossessioni che avevo prima riguardo lo stato in cui mi trovo (anche se restano a fasi alterne ma a bassa intensita'). E' lecito aspettarsi ulteriori miglioramenti con la regolare assunzione dell'Entact nel prossimo periodo di tempo? Per quanto riguarda lo Xanax ho intenzione di lasciarlo. Anche perche' non e' che ne senta tutto questo bisogno.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
il problema del DAP non sono gli attacchi di panico (seppur terrorizzanti) ma l'ansia anticipatoria che ne consegue.

In genere il trattamento migliore in queste patologie è rappresentato dall'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.

Per questo le consiglio di cercare uno psicoterapeuta esperto in tale trattamento.

Può anche leggere questi articoli su ansia e panico

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti per la sollecitudine e l'interessamento al mio caso. Effettivamente sono consapevole del fatto che il problema principale nel DAP, al di la degli attacchi di panico, e' proprio l'ansia anticipatoria. Devo dire che grazie a Dio, pur avendo tale ansia anticipatoria, questo non mi impedisce di avere comunque una vita normale, un lavoro, una donna o anche affrontare viaggi intercontinentali in aereo. Solo che a volte mi chiedo, come nel mio caso, che razza di disturbo e' mai questo che non impedisce a una persona di prendere un aereo, andare al ristorante, guidare nel traffico, fare la coda tranquillamente alla posta o in banca, senza mai assumere ansiolitici e poi debba essere spaventato di andare a dormire per esempio? Misteri della mente umana. Comunque devo dire che a mio parere, anche l'ansia anticipatoria sembra stia calando d'intensita'. Solo alcuni giorni e' piu' fastidiosa che in altri. E penso sia comprensibile il desiderio che sento di voler guarire completamente e dimenticare questo periodo. Comunque sono stato anche in psicoterapia e devo dire che e' servita a farmi prendere coscienza di quello che realmente e' l'ansia e il panico.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Infatti non è lei a dover decidere, deve lasciar giudicare al medico.Ulteriori miglioramenti sono possibili, anche se di solito dopo tre mesi si decide sull'adeguamento eventuale della cura.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dott. Pacini. Come lei giustamente fa notare non sono io a dover decidere bensi' lo specialista che e' qualificato a tale proposito. Ad ogni modo dopo l'ultima visita di controllo che ho effettuato il 21 settembre 2009 lo psichiatra non ha ritenuto di dover modificare la terapia poiche' deve aver ritenuto soddisfacente la risposta al farmaco. La mia curiosita' era appunto solo quella di sapere se e' lecito aspettarsi un'ulteriore azione del farmaco sulla risoluzione completa dei sintomi che, torno a ribadire, sono quasi del tutto scomparsi e quelli che ancora persisitono sono certamente di minore entita' rispetto ad esempio ad uno o due mesi fa'.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Beh, se sono quasi del tutto scomparsi in effetti è quello che si intende per risposta soddisfacente. Allora probabilmente il medico ha ragione nel voler lasciar lavorare il tempo.
Rimane valido il discorso sulla benzodiazepina.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Dovrebbe attendere almeno il prossimo controllo, per poi far rivalutare il dosaggio di escitalopram.
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dopo
Utente
Utente
Ok allora. Il prossimo controllo sara' a dicembre. Io comunque continuo sempre a sperare in meglio anche perche' ho passato un periodo veramente infernale nei mesi scorsi. Ad ogni modo sono anche consapevole del fatto che la benzodiazepina non sia una soluzione al problema ma solo un tampone. Difatti ne ho sempre fatto a meno quando possibile. Ad ogni ho intenzione di iniziare a scalare lo Xanax in modo da non doverlo piu' assumerlo. Ribadisco che lo prendo regolarmente (0,25 mg) solo la sera prima di andare a letto. Credo piu' per una sorta di rassicurazione che per un reale bisogno. Difatti come dicevo una fobia che ancora persiste e' quella di andare a letto. Probabilmente per la paura inconscia di dovermi svegliare nel panico come capitava in passato (ora non capita piu' e anche se mi sveglio magari una volta a notte non provo quella spiacevole sensazione di angoscia di una volta. Al massimo un leggero stato d'ansia anticipatoria). Comunque grazie per la vostra sollecitudine.
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