Trattamento del doc

Gentili dottori, ci terrei tanto a capire un concetto.
Sono io che voglio saperlo, non il mio doc, perché altrimenti ho l'impressione di andare avanti alla cieca.


Io sono 5 anni che assumo continuativamente antidepressivi e antipsicotici.
Ne ho provati vari, ma ci sono stati lunghi periodi di 4-6-8 mesi, anche un anno, in cui assumevo lo stesso farmaco.
Recentemente ci sono stati 4 mesi di Fluvoxamina a 250 mg, poi la dottoressa ritenne di dovermelo abbassare a 100 e unimerlo alla paroxetina, prima a 20, poi 30, poi 40. Questo per 7 mesi.
Poi, sempre su richiesta della dottoressa, mi furono tolti gli antidepressivi per puntare tutto su un'antipsicotico, che però ebbe un effetto devastante sulle mie funzioni mentali tanto da produrre l'effetto opposto di aumentarmele le ossessioni.


Durante il percorso di cura le ossessioni erano sotto controllo, ma avevo sempre alcuni fastidi molto importanti anche con la fluvoxamina a 250 (per 4 mesi), problemi che poi si sono andati risolvendo anch'essi con il proseguire della cura con la paroxetina.
Alcune cose le ho superate del tutto.
Insomma, funzionavano e varie difficoltà le ho superate definitivamente.


La questione è che ho notato che appena stacchi i farmaci, anche dopo tutto questo tempo, in breve si ritorna alla situazione di partenza per quanto concerne il pensiero ossessivo.
Dunque, mi chiedo: si può "guarire" dal doc, ovvero arrivare ad una situazione di benessere stabile che preveda anche l'interruzione dei farmaci oppure è una cosa che bisognerà affrontare e tamponare farmacologicamente per tutta la vita?


Se è il secondo caso, vale la pena di bombardare la gente di farmaci se poi comunque non si arriva ad una svolta "stabile"?


Forse il punto è proprio questo.
Non ho mai trovato un curante che mi bombardasse dal principio, in modo da farmi quei tot mesi e poi stare più tranquillo?
Oppure è uguale, per dire, assumere, sempre di fluvo, 300 per 1 anno o 150 per 2?.
Forse la colpa
sarà stata non aver preso la stessa molecola alla stessa dose per un periodo adeguato?


Il mio attuale curante è per la linea: meno quantità di farmaci possibile che diano un effetto soddisfacente e che diano meno problemi.
Poi se vede che non ci sono problemi, me li aumenta.
Mi ha detto sin da subito che i farmaci sono un grande ausilio, ma che devo puntare molto sulla psicoterapia.
Da subito un po' restio agli antidepressivi.


E quindi, oltre alla questione se effettivamente si possano stabilizzare in maniera definitiva i problemi del doc, mi chiedo anche quest'altra cosa.


Un vostro collega mi ha detto che i farmaci per "curare" il doc sono gli antidepressivi, gli antipsicotici sono "solo" coadiuvanti e ottimi per tamponare periodi di particolare gravità.

Anche su questo alcuni vostri esimi colleghi non sono d'accordo.

Chiedo dunque: da soli gli antipsicotici servono a poco dunque?
Neanche se accettassi di "tamponare' a vita?


Dunque, ringrazio chi vorrà illuminarmi come può su queste questioni.
Io ai medici mi sono affidato...
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Il disturbo è considerato cronico e va trattato continuativamente.
Pertanto, fare sempre introduzione e riduzione della terapia cronicizza la situazione clinica e la risposta alle terapie tende a peggiorare nel tempo.

Le soluzioni terapeutiche disponibili sono svariate e cambiano in funzione della gravità della situazione clinica.

https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie per la risposta.

Capisco, purtroppo l'ho fatto a volte purtroppo di testa mia e a volte su decisione di suoi colleghi.

Dunque trattare continuativamente significa che devo prenderlo necessariamente sempre senza mai poter interrompere o s riferisce alla riduzione della terapia durante i primi periodi di trattamento del disturbo?

Insomma, generalmente si dovrebbe prendere la stesa dose della stessa molecola sempre fin quando non riduce il suo effetto?

Personalmente, non mi può dire cosa ne pensa di un uso esclusivo degli Antipsicotici, visto che ormai per vari motivi sono diventato saturo con gli antidepressivi?
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Il problema é che il trattamento é stabilito, in esattezza diagnostica, in base alla sintomatologia che presenta, che per il doc non é sempre univoca.

Pertanto stabilita la sintomatologia, si procede a terapie combinate o monoterapie, che possono migliorare tutti gli aspetti della malattia. Successivamente si decide sui dosaggi o su variazioni in base ad una risposta terapeutica chiara.

Se utilizza la terapia di testa sua ovviamente queste operazioni sono più complicate

https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Capisco, però non può dirmi tendenzialmente quale dovrebbe essere la linea e perché viene data da protocollo la dose massima per molti mesi considerando che è una situazione cronica che va affrontata continuativamente? Un suo collega diceva chiaramente "il doc va attaccato immediatamente e forte".

Ma va fatta, la dose massima, solo in casi gravi o sempre per cercare di curare al meglio possibile? Se uno psichiatra ritiene ed è più prudente sarebbe la stessa cosa prendere 300g tipo di fluvo per 1 anno e 150 di fluvo per 2 anni? Ovviamente 150 richiede più tempo lo so.

Alla base ho compreso male io probabilmente. La cronicità non significa che non si possano ottenere risultati stabili e "definitivi" giusto?

Io vorrei capire cosa significa veramente curare il doc a lungo termine attraverso i farmaci e il loro dosaggio. Nessun medico me lo ha mai spiegato.

Si, ho fatto di testa mia a volte, ma altre ho anche seguito medici che mi hanno modificato spesso in maniera importante. Quindi ho ragione nel pensare che l'errore sia stato non assumere la stessa molecola, allo stesso dosaggio, per un periodo più consistente?

Scusi e grazie ancora
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Le terapie vanno mantenute a dosaggio per tempi lunghi e valutate di volta in volta.

https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Il dosaggio di partenza dipende dalla gravità, è fisso per tutti o a discrezione del medico in base in quanto tempo vuole avere risultati?

Dopo il tempo necessario, si ottengono risultati stabili e quindi ridurre o interrompere cura?
Segnala un abuso allo Staff

Consulti su terapie e farmaci

Altri consulti in psichiatria