Astinenza da valium e ansia
Dopo 3 anni di valium, preso la sera a un sondaggio di 1 - 2 mg per dormire, ho smesso di assumerlo.
Ne lo aveva inizialmente prescritto uno psichiatra per aiutarmi a superare un tinnito che mi dava molta ansia.
Poi ho protratto l'uso e ora volevo davvero uscirne.
Sono passato dal prendere 5 gocce (1mg) di valium a smettere.
Nei primi giorni niente, poi dopo 5/6 giorni ho avuto un po' di fastidio e gambe senza riposo, passati 15 giorni, ho avuto una potente insonnia con attacchi di panico.
Adesso sono 2 notti che dormo quasi niente e sono un po' preoccupato.
Ho tre domande:
1) può essere che i sintomi di astinenza si manifestino di più dopo 2 settimane?
Nel caso, quanto possono durare?
Ho speranze di smettere davvero?
La tentazione di prendere ancora qualche goccia per uscire da questa situazione è moltissima, ma vorrei davvero uscirne.
2) può essere invece solo la mia ansia che senza farmaco si manifesta di nuovo?
3) immagino che prendere di nuovo il farmaco a questo punto invalidi tutto il processo di eliminazione?
Purtroppo non mi segue nessun medico, perché dopo l'iniziale prescrizione mi sono arrangiato, sottovalutando la cosa.
Pensavo di tornare da uno psicoterapeuta per affrontare la cosa (ho già fatto terapia cognitivo-comportamentale in passato).
Sono preoccupato della situazione perché devo gestire la mia vita, i figli, il lavoro ecc.
ma vorrei anche farcela senza dover usare farmaci così potenti.
Grazie
Le possibilità sono svariate e si può gestire questa sospensione in modo efficace.
È utile comunque rivolgersi ad uno psichiatra per stabilire un percorso di sospensione adatto evitando questi fenomeni che possono appartenere sia alla sospensione che ad una nuova manifestazione ansiosa.
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Io pensavo che a dosaggi così bassi non avrei avuto problemi, quindi sono un po' deluso, ma sono anche convinto di portare avanti questo percorso per stare meglio
È probabile che i sintomi di astinenza si manifestino o si intensifichino dopo 1-2 settimane dall’interruzione del Valium, poiché il diazepam ha un’emivita lunga (fino a 100 ore, con metaboliti attivi in circolo per giorni o settimane).
Questo ritarda l’insorgenza di sintomi tipici come insonnia, ansia, irrequietezza e attacchi di panico, specie dopo un uso prolungato.
Parte dei sintomi potrebbe derivare dal ritorno dell’ansia sottostante, mascherata dal farmaco.
L’astinenza può anche amplificare la sensibilità all’ansia, rendendo difficile distinguere le due cause senza una valutazione medica.
In merito alla durata del l'astinenza, i sintomi acuti durano generalmente 1-4 settimane, ma in alcuni casi sintomi lievi possono persistere per mesi.
La bassa dose (1-2 mg) è un fattore positivo, ma l’interruzione brusca può intensificarli.
Assumere di nuovo il Valium potrebbe alleviare temporaneamente i sintomi, ma rischierebbe di prolungare la dipendenza, rallentando il processo di eliminazione.
Smettere è assolutamente possibile, ma richiede la supervisione di uno psichiatra per un piano di riduzione graduale che minimizzi i sintomi.
Il consiglio è di consultare uno specialista al più presto per aggiustamenti terapeutici che possano essere personalizzati sulla base della sua individualità.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, un caro saluto
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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secondo lei quindi anche un dosaggio basso come quello che prendevo richiedeva un più graduale "scalaggio"?
Visto che siamo in periodo festivo e fatico a trovare un appuntamento a breve a causa delle liste d'attesa, pensavo di provare a "resistere" e vedere come va nei prossimi giorni, eventualmente ricominciando poche gocce di farmaco fino a che non riesco a vedere uno psichiatra, .
Aggiungo che 12 anni fa ho smesso con successo di prendere Zolpidem, per cui so che "sono capace"; la differenza risiede nel fatto che negli anni ovviamente la mia vita è cambiata (figli, lavoro ecc che all'epoca, da studente, non avevo).
Buona pasqua
Quando si sospendono le benzodiazepine dopo un lunghissimo periodo (3 anni in questo caso) si procede quasi sempre attraverso un graduale scalaggio oppure con le sostituzione della benzodiazepina con un farmaco differente per la gestione dell'ansia; questo perché è quasi certo che si presentino sintomi d'astinenza dovuti alla dipendenza.
Lei non ha una prescrizione nel quale è indicato come effettuare lo scalaggio (ed eventualmente un farmaco sostitutivo) quindi la possibilità che lei possa sperimentare sintomi d'astinenza è oggettivamente abbastanza elevata.
La decisione su come gestire questi giorni di festa sta a lei, Io non avendola visitata direttamente non posso esprimermi su cosa "sia più corretto fare".
Questo perché è sia possibile che lei possa riuscire a resistere ai sintomi d'astinenza, ma anche possibile che lei possa sperimentare ansia da rimbalzo dovuta alla sospensione.
Il consiglio non può che essere quello di affidarsi il prima possibile ad uno specialista (magari già da martedì stesso, senza aspettare troppo tempo).
Rinnovo cari saluti, restando a disposizione
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Questa notte è andata bene e sono riuscito a dormire usando solo un po' di melatonina ed esercizi di mindfullness.
Andrò comunque da uno specialista il prima possibile ma sono abbastanza fiducioso di riuscire a gestire la cosa, sapendo che ci vorrà comunque un po' di tempo per ritornare alla normalità.
La ringrazio ancora.
Sono lieto di averla aiutata.
Andare dallo specialista è la cosa più saggia da fare, e fa anche bene a conservare il suo ottimismo: sono situazioni che se ben seguite dal suo specialista si risolvono molto spesso in modo efficace.
Rinnovo cari saluti, restando a disposizione per eventuali necessità
dott. Tortorelli Fabio M.P.
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In ogni caso è utile che faccia riferimento ad un medico per stabilire eventualmente sia la sospensione che valutazioni ulteriori.
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