Uso off-label di rexulti e vortioxetina
circa due settimane fa ho concluso un cross tapering da 150 mg di sertralina a 20 mg di vortioxetina, con l’introduzione di 0, 5 mg di Rexulti.
Attualmente assumo questi due farmaci in modo stabile.
La diagnosi è disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) con componente ansiosa generalizzata (DAG).
Vorrei chiedere:
I tempi di risposta della vortioxetina e del rexulti: bisogna attendere le classiche 3-4 settimane a partire dalla dose terapeutica piena, o la risposta può iniziare prima, soprattutto considerando che provenivo già da un SSRI?
Per il mio quadro clinico (DOC e DAG), qual è considerata la dose efficace per ciascuno dei due farmaci da cui si può iniziare a contare per valutarne gli effetti?
C'è un'azione sinergica tra i due?
E può giustificare un effetto più precoce?
Mi sento in miglioramento, anche se persistono pensieri ossessivi leggeri.
Gli acufeni che mi avevano portato a sospendere la sertralina sono lievemente migliorati ma ancora presenti.
Grazie mille per il consulto!
Cordiali saluti,
La vortioxetina e il Rxulti (brexpiprazolo) richiedono generalmente 3-4 settimane per mostrare effetti pieni alla dose terapeutica, ma un miglioramento precoce è possibile, soprattutto passando da un SSRI come la sertralina, grazie alla continuità dell’azione serotoninergica.
Per quanto riguarda la "sinergia", la Vortioxetina ha un'azione specifica sui recettori della serotonina e sulle funzioni cognitive; il Rxulti si caratterizza per una modulazione dopaminergica-serotoninergica.
Possono pertanto agire in sinergia, potenzialmente accelerando o amplificando l’effetto.
Per quanto riguarda i dosaggi, questi vanno sempre stabiliti dallo specialista prescrittore sulla base della tua sintomatologia e profilo di sensibilità che è qualcosa di individuale e personalizzato.
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, resto a disposizione e porgo cari saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
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L’associazione dei due farmaci dovrebbe potenziare in sinergia l’azione degli stessi, ma l’indicazione specifica è per la depressione.
Dovrebbe anche chiarire come assume 0,5 mg di brexipiprazolo poiché le compresse non sono divisibili.
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Va inoltre sottolineato che ci sono molti farmaci che vengono utilizzati off-label per trattare diverse patologie, e non vedo perché i farmaci psichiatrici non possano essere utilizzati con lo stesso approccio, soprattutto quando c'è un supporto scientifico che ne giustifica l'efficacia. La scelta di questa strategia è stata presa per cercare di migliorare la mia condizione, con la consapevolezza che si tratta di un tentativo, ma in ogni caso supportato da un’accurata valutazione professionale.
Sono consapevole dell’importanza di monitorare costantemente l’efficacia e gli effetti collaterali del trattamento, e sono disponibile a discuterne ulteriormente con il mio medico curante per valutare eventuali aggiustamenti.
La ringrazio nuovamente per il suo parere e per la disponibilità.
Ringrazio anche il dottor Tortorelli, anzi volevo sapere se nella sua esperienze accoppiate "atipiche" hanno riprodotto il regredimento dei sintomi come nel mio caso.
Inoltre mi sono lasciato per questo mio stato perché gli acufeni mi hanno abbassato l'umore sottozero quindi forse questa la ratio della vortioxetina e poi potrebbe anche funzionare visto che molti altri hanno avuto il beneficio da questa molecola sulle ossessioni e ansia, non vedo perché io non potrei e dovrei precludermi questa strada solo perché me lo dice un foglietto di carta
Cordiali saluti e buon lavoro

Sebbene sia molto importante attenersi alle indicazioni terapeutiche on-label per uno specifico farmaco (sono le condizioni per le quali esiste una documentata efficacia ed un profilo concreto e prevedibile dei possibili effetti collaterali), la considerazione che lei fa in merito all'utilizzo dei farmaci off-label non è scorretta.
Difatti l'utilizzo dei farmaci off-label è consentito da parte dello specialista, il quale si assume la responsabilità prescrittiva, a condizione che il paziente venga informato dei possibili effetti collaterali imprevedibili e del fatto che sia appunto una terapia off-label (cosa che nel suo caso è avvenuta, dunque del tutto legittimo).
Mi chiedeva della mia esperienza: sebbene raramente, anche Io talvolta concordo con i pazienti l'utilizzo di farmaci off-label, informandoli del razionale clinico dietro tale decisione e monitorando costantemente l'andamento della terapia.
Tali scelte terapeutiche off-label, nella mia pratica, si basano sempre su evidenze scientifiche preliminari di efficacia anche per altri disturbi al di fuori della scheda tecnica.
E' un utilizzo che riguarda principalmente i farmaci di nuova generazione, quando il farmaco on-label non può essere assunto per motivazioni molto concrete (ad esempio comparsa di effetti collaterali invalidanti).
La regressione dei sintomi è possibile anche con l'utilizzo di farmaci off-label, soprattutto quando le evidenze scientifiche preliminari cominciano a diventare rilevanti.
Concludo con un indicazione: ho letto che lei "spezza" la compressa di Rxulti, ma ciò non è indicato.
Il Rxulti è una compressa rivestita con film, il quale serve per migliorare l'assorbimento a livello gastrointestinale.
Andando a "spezzare" una compressa rivestita, si perde il film protettivo con il risultato di modificare la farmacocinetica e la possibile efficacia terapeutica del farmaco.
Le uniche compresse divisibili (questo vale per tutta la farmacologia), sono quelle contrassegnate dalla "linea centrale", la quale indica una possibile divisione in due parti.
Spero di esserle stato d'aiuto, rinnovo cordiali saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Il problema giunge quando i trattamenti sono empirici e non supportati.
Gli studi attuali sull'utilizzo off label dei due farmaci menzionati non sono a supporto di quanto afferma.
Inoltre, la compressa di Rxulti assolutamente non è divisibile eppure le viene introdotta spezzando la stessa con un coltello, sebbene ciò non garantisca il dosaggio di farmaco che può assumere con questa modalità.
Non si capisce se scrive per avere chiarimenti oppure per fare polemica.
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senza voler fare polemica, vorrei solo far notare che esistono diversi studi che supportano l’utilizzo del brexpiprazolo (Rxulti) come add-on nel trattamento del DOC. Uno tra i tanti è questo:
http://www.psychiatria-danubina.com/UserDocsImages/pdf/dnb_vol36_noSuppl%202/dnb_vol36_noSuppl%202_396.pdf
Anche su PubMed e ResearchGate se ne trovano numerosi, e non mancano testimonianze cliniche di pazienti (per quanto informali, ma non per questo da ignorare) che ne hanno tratto beneficio. Reddit ne è pieno, ma anche alcune casistiche più strutturate lo confermano.
Il vero problema nasce quando si liquida tutto come non indicato , dimenticando che la psichiatria si basa da sempre anche su osservazioni empiriche, e che molte terapie oggi considerate standard sono partite proprio da lì.
Qualche esempio concreto?
Quetiapina, nata per la schizofrenia e poi approvata per il disturbo bipolare e la depressione resistente
Fluoxetina, nata come antidepressivo e poi diventata cardine nel trattamento del DOC
Litio, usato per anni prima che le linee guida ne sancissero ufficialmente l’utilità
È curioso come certe molecole diventino miracolose solo quando serve rinnovare un brevetto o rilanciare un farmaco con una nuova indicazione.
Chi soffre di DOC, spesso per forza di cose, studia, si informa, e osserva. E no, non ci accontentiamo di spiegazioni generiche.
Grazie per l’attenzione,
buona serata.

Grazie
Lei in questo momento ha una completa terapia off-label e non in add-on.
Add-on vuol dire che insieme alla terapia classica é aggiunta una terapia con brexipiprazolo, con un razionale clinico ben preciso.
Per quanto riguarda il taglio delle compresse é stato detto da più persone che non si può fare, poi che voglia fare polemica con me questo era chiaro, ma lo capisco da come risponde.
È inutile fare proclami su chi e come deve rispondere. Riceve risposte sulla competenza ed in base a ciò che chiede, non deve convincermi che la sua terapia vada bene, ma si segnala che c’è qualche anomalia
Le risposte maleducate sono le sue non le mie, che le rispondo tecnicamente ed in modo serio.
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