Interazione alcool e litio
Salve.
Vi scrivo per chiedere un vostro parere su una preoccupazione che mi porto dietro riguardo alla mia terapia con litio e al consumo di alcol.
Assumo litio da circa 3 anni.
Durante questo periodo, ho sempre bevuto alcolici solo nel fine settimana o in occasioni speciali come feste, e mi sono ubriacato molto raramente.
Nonostante questa abitudine, i miei esami di controllo (litiemia, funzionalità renale e tiroidea) non hanno mai riscontrato problemi evidenti.
La mia principale preoccupazione è se questa assunzione combinata di alcol e litio per un periodo così lungo, anche se con le modalità che ho descritto e con esami sempre nella norma, possa aver causato danni permanenti, in particolare a livello cognitivo (memoria, concentrazione) o a organi come i reni e il corpo in generale.
Sono consapevole dell'importanza di evitare l'alcol e d'ora in poi smetterò completamente di berlo per la mia salute.
Vorrei però capire meglio, dal vostro punto di vista professionale, quali possano essere stati i rischi reali in una situazione come la mia e cosa dovrei aspettarmi.
Ringrazio in anticipo per la vostra attenzione e per qualsiasi consiglio possiate fornirmi.
Cordiali saluti.
Vi scrivo per chiedere un vostro parere su una preoccupazione che mi porto dietro riguardo alla mia terapia con litio e al consumo di alcol.
Assumo litio da circa 3 anni.
Durante questo periodo, ho sempre bevuto alcolici solo nel fine settimana o in occasioni speciali come feste, e mi sono ubriacato molto raramente.
Nonostante questa abitudine, i miei esami di controllo (litiemia, funzionalità renale e tiroidea) non hanno mai riscontrato problemi evidenti.
La mia principale preoccupazione è se questa assunzione combinata di alcol e litio per un periodo così lungo, anche se con le modalità che ho descritto e con esami sempre nella norma, possa aver causato danni permanenti, in particolare a livello cognitivo (memoria, concentrazione) o a organi come i reni e il corpo in generale.
Sono consapevole dell'importanza di evitare l'alcol e d'ora in poi smetterò completamente di berlo per la mia salute.
Vorrei però capire meglio, dal vostro punto di vista professionale, quali possano essere stati i rischi reali in una situazione come la mia e cosa dovrei aspettarmi.
Ringrazio in anticipo per la vostra attenzione e per qualsiasi consiglio possiate fornirmi.
Cordiali saluti.
"Nonostante questa abitudine, i miei esami di controllo (litiemia, funzionalità renale e tiroidea) non hanno mai riscontrato problemi evidenti."
E perché avrebbero dovuto ?
Infatti dopo esprime il perché....è un pensiero ipocondriaco. Non origina da niente, e pone il problema già in termini paradossali e catastrofici: gli esami non evidenziano nulla, quindi siccome nella sua paura avrebbero dovuto, allora si chiede se ci sono danni irreparabili.
Litiemia, funzionalità renale e tiroidea sono dei parametri che si verificano in relazione alla terapia con litio, Lei qui li pone in relazione all'alcol non si capisce perché.
Comunque, la natura del pensiero è quella.
E perché avrebbero dovuto ?
Infatti dopo esprime il perché....è un pensiero ipocondriaco. Non origina da niente, e pone il problema già in termini paradossali e catastrofici: gli esami non evidenziano nulla, quindi siccome nella sua paura avrebbero dovuto, allora si chiede se ci sono danni irreparabili.
Litiemia, funzionalità renale e tiroidea sono dei parametri che si verificano in relazione alla terapia con litio, Lei qui li pone in relazione all'alcol non si capisce perché.
Comunque, la natura del pensiero è quella.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Utente
Li ho posti in relazione perché l’assunzione di alcool durante la terapia con il litio potrebbe esporre ad un rischio maggiore la funzionalità renale e tiroidea di quanto già lo sia con il litio.
Ma chi lo ha detto questo ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
Credo sia consolidato che sia il litio che l'alcol possano incidere negativamente su tiroide, reni e fegato.
Vorrei inoltre complimentarmi per il suo stile comunicativo, efficiente ed empatico come solo uno psicoterapeuta può avere. Impari a basarsi su informazioni mediche specifiche e a non sminuire o screditare il pensiero di una persona; ma certe cose dovrebbe già saperle.
Vorrei inoltre complimentarmi per il suo stile comunicativo, efficiente ed empatico come solo uno psicoterapeuta può avere. Impari a basarsi su informazioni mediche specifiche e a non sminuire o screditare il pensiero di una persona; ma certe cose dovrebbe già saperle.
Crede che sia consolidato mi pare un'affermazione in sé contraddittoria.
Ma su che base scusi ?
Qualcuno le ha indicato questo, il suo medico ? Si è imbattuto in un articolo che parlava di questo (dubito) ?
Lei scambia l'empatia con il mancato riconoscimento della natura di un discorso. Quindi non si permetta di diffamare il sottoscritto attribuendo connotati offensivi sul piano professionale.
Lei si sente screditato perché non vuole pensare al senso delle risposte che le do. E perché sa benissimo che non si tratta di domande informative, ed è quindi spinto a insistere e a insultare il sottoscritto non dal bisogno di un'informazione (che Lei dichiara di sapere già che è consolidata, quindi cosa la chiede a fare ?), ma da un altro tipo di motivo.
Se le interessa sapere cosa significano le cose che dice, sono qua. Altrimenti se è qui per avere la rispostina ad una domanda in cui bisogna far finta che abbia senso, non sarebbe una risposta professionalmente dignitosa, e le alimenterebbe la tendenza a porsi e porre domande della stessa natura.
Ma su che base scusi ?
Qualcuno le ha indicato questo, il suo medico ? Si è imbattuto in un articolo che parlava di questo (dubito) ?
Lei scambia l'empatia con il mancato riconoscimento della natura di un discorso. Quindi non si permetta di diffamare il sottoscritto attribuendo connotati offensivi sul piano professionale.
Lei si sente screditato perché non vuole pensare al senso delle risposte che le do. E perché sa benissimo che non si tratta di domande informative, ed è quindi spinto a insistere e a insultare il sottoscritto non dal bisogno di un'informazione (che Lei dichiara di sapere già che è consolidata, quindi cosa la chiede a fare ?), ma da un altro tipo di motivo.
Se le interessa sapere cosa significano le cose che dice, sono qua. Altrimenti se è qui per avere la rispostina ad una domanda in cui bisogna far finta che abbia senso, non sarebbe una risposta professionalmente dignitosa, e le alimenterebbe la tendenza a porsi e porre domande della stessa natura.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 693 visite dal 08/07/2025.
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