ansia: cambiare terapia peggiora, seguo schemi online. come gestire?

Salve.

Ho un problema, cioè ogni volta che mi viene variata la terapia farmacologica sto peggio.
Il fatto è che, la maggior parte delle volte, non è per il farmaco in se, ma perchè "contesto" le terapie.

In particolare, mi son fatto degli schemi, derivati da un sito di un medico australiano, e se il clinico va "in contrasto" con i miei algoritmi farmacologici, mi aumenta l'ansia perchè penso che non riuscirò a guarire mai se non si seguono questi algoritmi che ho pensato (e che derivano da un sito di un clinico australiano).
Sto prendendo le terapie come indicato, però c'è una parte di me che volesse qualcosa di diverso.
Come faccio a ridimensionare questo aspetto in me?
Oltre a evitare di fare ricerche online sui farmaci, cos'altro posso fare?
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Evidentemente non può evitare di fare ricerche, visto che da come scrive sa che non va bene ma comunque continua.

Quale diagnosi ha ?
Ad ogni modo, se sta peggio sta peggio, non è che si sta peggio perché non si è d'accordo con la cura, se dopo averla presa come prescritto sta peggio a distanza di un certo tempo, come previsto che debba prenderla, non c'entra il fatto di non essere d'accordo. Se mai, "sempre peggio" non significa nulla, starò presumibilmente uguale.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Sostanzialmente sto male perchè, se non mi convincono le terapie, penso che siano inefficaci. Il fatto di pensare che siano inefficaci, le rende inefficaci per un effetto nocebo? Cioè l'aspettativa mi "rovina" l'efficacia del farmaco?
Diagnosi: disturbo ossessivo( indebolimento dei sentimenti di certezza, ha usato un termine specifico che non ricordo) e depressione con temi di inguaribilità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Che la diagnosi fosse quella era infatti probabile dal tipo di problema. No, pensare che una cura sarà inefficace non ne condiziona l'efficacia finale. Del resto, per definizione chi fa certe cure parte scettico, o senza individuare bene quale sia il problema, e spesso pessimista.
I depressi che si ritengon inguaribili rispondono alle cure per la depressione, di cui quei temi sono sintomi. Non sono elementi esterni che influenzano la risposta.
Sarebbe come dire che la cura di una stitichezza fallisce perché l'intestino non aiuta dando la spinta.

Dr.Matteo Pacini
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