Stato psicologico di attesa

Buongiorno, da moltissimo tempo penso di trovarmi in uno stato di ansia generalizzato, probabilmente creato da stress lavorativo ( dimedia lavoro circa 10 ore al giorno, ho un capo molto esigente, ipocrita e poco professionale), riconducibile a quello che forse si chiama "stato psicologico di attesa". Infatti spessissimo accade che penso a eventi tragici sia per me che per i miei cari, ho sempre rimuginazioni soprattutto per quanto riguarda il lavoro, ho paura di non avere una vita sessuale felice con la mia compagna (che amo profondamente e che mi sostiene sempre) se non ho voglia di fare sesso per due settimane per la stanchezza, ho paura di perderla, talvolta mi sento in imbarazzo perchè vedo gli sguardi della gente su di me perchè soffro anche di una lieve forma di psoriasi. Insomma sto vivendo in particolare questo periodo in uno stato molto particolare (disturbi del sonno, la settimana scorsa anche un senso di paura profonda, credevo che un camion che passava sopra di me su un ponte mi stesse venendo addosso, ecc) e vorrei venirne a capo in qualche modo, sapere se eventualmente ci sono delle cure. Anche lo sport sebbene praticato di media una volta a settimana non mi aiuta. Forse anche trovare un cambiamento radicale nella mia vita potrebbe portare ad una soluzione.
VI ringrazio anticipatamente per l'aiuto che eventualmente proverete a darmi.
Cordiali Saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Gentile utente,

ci sono elementi che possono portare a pensare ad una fenomenologia di tipo depressivo probabilmente legata a fattori di vario genere.

Non sono da escludere possibili altre cause che andrebbero indagate preventivamente.

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dopo
Utente
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Grazie per la prontezza nella risposta.
Molte cause sono come avrà potuto evincere da ciò che ho scritto prima dal lavoro, anche se eventi che di per se molte persone ritengono di assoluta non rilevanza, per me diventano comunque rilevanti. a volte provo invidia in chi ha la capacità di "fregarsene" di tutto ciò che accade. Indagando ancora tra le possibili cause, potrei pensare che ho avuto un'infanzia abbastanza tranquilla, avevo comunque "timore" di mio padre, nonostante sia stato ed è un bravissimo padre. il timore nasceva da due o tre eventi in cui vedevo una sua trasformazione violenta per arrabbiature nei confronti di mia madre, senza però offese personali ma gesti violenti come spaccare porte, lancio di ogggetti, ecc ma mai su mia madre. Sui 10-12 anni qualche compagno mi prendeva in giro perchè notava in me comportamenti effeminati, avevo molte amiche femmine, che da adolescente mi hanno portato a pensare anche che potevo avere inclinazioni particolari, ma che poi non si sono manifestate.Ho avuto sempreda adolescente un pò di delusioni d'amore del tipo che le donne diventavano mie amiche e puntualmente si mettevano con il mio migliore amico nonostante a me piacessero molto.Da grande, verso i 30 anni dopo 6 anni la mia ex mi ha lasciato senza spiegazioni ed è comunque stato un evento traumatico, che poi ho superato grazie anche al fatto che ho trovato una persona splendida che però non riesce a farmi passare questo stato psicologico nonostante la sua forza interiore. Oggi ho 34 anni, convivo con lei, andiamo in vacanza, facciamo molte cose insieme, ma la sera quando provo ad addormentarmi e anche spesso di giorno ritornano rimuginazioni, pensieri, penso sempre ad eventi tragici anche di massa, ho spesso paura di sentire il terremoto che mi è capitato più volte di sentire anche quando stando su un tavolo con più persone una persona muvoe il tavolo e mi muovo anche io.Caro dottore, spero di averle datoqualche elemento in più per valutare, la ringrazio ancora e aspetto (se vorrà) un suo cordiale riscontro.
Saluti