Problemi psicologici e scelta specialista

Buongiorno. In questo periodo lamento un forte episodio depressivo acuto che mi sta impedendo di raggiungere obbiettivi in scadenza e questo è il motivo per cui mi sono deciso di rivolgermi a uno specialista anche se non è in effetti il problema principale. Inoltre non è la prima volta nella mia vita che sono in questa condizione. l episodio precedente risale al primo periodo dell adolescenza (13-14 anni circa).
Sono inoltre una persona molto ansiosa tanto che ci sono stati momenti passati in cui uno stato ansioso marcato ha limitato le mie capacità impedendomi di raggiungere risultati consoni alle mie abilita senza però manifestare attacchi di panico.
In altri episodi di ansia molto forte mi succede di mettere in atto movimenti "infantili" per cercare di lenire l'ansia come esempio "giocare" con le mani con oggetti a portata di mano o dondolarmi su una sedia girevole. Mi capita anche di mangiarmi le unghie e la pelle attorno fino a sanguinare.
Più recentemente (1-2 anni fa) sono anche comparsi comportamenti rituali che contrariamente a quelli di prima causano ansia se non messi in atto ma devo ammettere che sono molto limitati e circoscritti e non causano problemi ma comunque sono presenti.
Inoltre ho dei problemi a relazionarmi con gli altri. Sebbene mi descriverei come un solitario in realtà quando mi trovo in un gruppo nuovo tento di relazionarmi con gli altri ma alla lunga insorgono dei problemi per via dei miei modi eccentrici e i rapporti si deteriorano. Inoltre ho bisogno di un lungo periodo per adattarmi alle situazioni nuove e ciò di certo non aiuta.
Non è che tutti i rapporti falliscano(le persone che hanno accettato il mio un po eccentrico modo di essere sono mie buone amiche) ma succede un numero sufficiente di volte da farmi pensare che la mia abilità sociale sia inferiore alla norma. In effetti spesso mi chiedo dove io sbagli.
è difficile descrivere gli aspetti che portano a questi problemi dato che sono intrinsechi della mia personalità ma farò uno sforzo utilizzando ciò che le altre persone mi hanno fatto notare.
Uno è la scarsa empatia. La felicità altrui non provoca in me felicità e la tristezza altrui si riflette in me con una sensazione di disagio non molto marcata. Questo a volte mi porta a non tenere conto delle esigenze altrui. Inoltre a volte quando parlo con una persona tendo ad essere un po logorroico e a intraprendere lunghi monologhi che possono infastidire l interlocutore. Di contro non sono affatto bravo nelle chiacchiere (dialoghi senza tema) e a volte mi sento come un equilibrista se l interlocutore è una persona con cui ho poca confidenza. Nelle situazioni in cui c è un dialogo di gruppo(es una cena) mi succede persino di non essere in grado di partecipare e di diventare silenzioso tanto che a volte gli altri lo notano.
Un altra cosa che mi hanno fatto notare è che mi capita di fissare in modo insistente le persone mettendole a disagio.
Vorrei il vostro parere e un consiglio sul tipo di specialista.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

intanto inizi con il rivolgersi ad uno psichiatra che la indirizzera' verso il trattamento piu' adatto alla sua diagnosi.

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