Inattività e fatica anormale, mai avuta prima, nell'affrontare lo studio

buongiorno. Vorrei chiedere un parere riguardo a un problema che mi affligge da circa due anni. Ho sempre studiato, a scuola, con costanza e con ottimi risultati. Si è presentato invece, con l'arrivo all'università, un fenomeno di inattività e un'abnorme fatica nel sedermi alla scrivania e studiare in modo costante e per tempo, rendendomi conto della situazione, standoci male, ma non riuscendo a darle una svolta. Conoscendo i miei trascorsi mi rendo conto che tutto ciò non può essere normale: vorrei sapere se si tratta di un caso di incipiente depressione, o comunque di una sindrome comportamentale. Noto inoltre una leggera ansia nell'affrontare gli impegni e un latente senso di inadeguatezza rispetto alle persone che mi circondano.
Potrebbe essere il segno di qualcosa che non va?
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

potrebbe trattarsi di una sindrome di quel tipo, che non richiede di per sé alcun "motivo" esterno o evento traumatizzante recente.
In famiglia qualcuno soffre di problemi che Lei sa di tipo psichiatrico, comprese ovviamente ansia, depressione ?

Una visita psichiatrica può chiarire questa situazione. Se vi sono sintomi di stanchezza, facile affaticabilità, inappetenza, sono comunque indicati anche esami generali che il suo medico può valutare se farle fare, e che sono utili anche all'eventuale psichiatra che la valutasse.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Pacini,
La ringrazio innanzitutto per la prontezza della Sua risposta.
Per qualche anno mia sorella ha avuto alcuni problemi di ansia da distacco familiare. E' stata adeguatamente seguita e ora non presenta più tali problemi, quantunque il carattere tenda di per sè all'ansioso (come il mio).
Potrebbe tutto questo essere legato a un lutto familiare che ci ha colpito qualche anno fa? (io ero nell'inoltrata adolescenza, lei nell'infanzia)?
Un'altra questione a cui ho pensato è: i problemi che accuso potrebbero essere collegati all'uso della pillola anticoncezionale, che assumo da circa tre anni?
Mi accennava inoltre a possibile associazione di questa situazione con inappetenza e affaticabilità: non credo che sussistano, poiché il mio appetito è sempre buono, e a periodi alterni tendo ad accusare più sonnolenza ma mai in modo invalidante.
La ringrazio nuovamente per l'interessamento.
Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

l'importante non è ipotizzare una causa ma accertare lo stato.