Il mio rapporto con il corpo

Buonasera,sono una ragazza di 19 anni
Vi scrivo perchè da qualche anno vivo un disagio con il mio corpo,ma ne ho voluto prendere coscienza soltanto in quest'ultimo periodo.ho sempre vissuto il mio corpo seguendolo nello sviluppo senza mai mettere in discussione niente,ho un corpo molto femminile ,sano,normale,ed ho sempre fatto in modo di prendermene cura,con l'alimentazione,facendo attività fisica,tutto nella norma,inoltre non fumo nè ho l'abitudine di bere,insomma conduco una vita sana e non ho problemi fisici.ma in cuor mio sentivo sempre che c'era qualcosa che mi mancava,che non andava,che ero profondamente infelice. ed ora mi rendo conto che avverto la sensazione che qualcosa mi sia sfuggito nel mio sviulppo,che io non abbia realmente la consapevolezza di me stessa,del mio corpo,che mi sia limitata a seguire la via più ovvia senza mai mettere in discussione nulla,senza viverlo davvero e appieno e il risultato è questo senso di vuoto,di finzione con le persone e con la vita,di infelicità.sento che la mia mente ha bisogno di altro,di stimoli diversi,ed avverto un'incongruenza con il mio corpo.mi invia sensazioni contrastanti,ho anche avuto il sospetto di avere il disturbo d'identità di genere,non ho un buon rapporto con la sessualità.spesso mi sento intrappolata nel mio corpo. e non riesco a capire cose ci sia che non va in me. non voglio essere infelice per sempre,tuttavia mi spaventa questo senso di vuoto ed ho paura di rovinare la vita alle persone che mi vogliono bene perchè ho la necessità di guardarmi dentro davvero,fermare tutto per ascoltare questo disagio,ma spesso ciò è incompatibile con gli impegni della vita,inoltre vivo ancora con mia madre.per favore,ho bisogno di aiuto e da sola so che non posso farcela..inoltre sono una persona piuttosto timida e mi è molto difficile parlare di ciò..
grazie anticipatamente
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

questo servizio ha lo scopo di indirizzarla verso cio' che puo' essere piu' opportuno per la sua situazione.

Da quanto descrive potrebbe essere appropriato iniziare con una visita psichiatrica per poter consentire un inquadramento efficace alla sua situazione ed ottenere in questo modo il miglior percorso di cura per la sua persona.

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Gentile Dottore,
iniziare a parlare con uno/una psicologo/a potrebbe andare ugualmente bene?
Immaginavo che mi avreste consigliato di fare colloqui diretti "dal vivo" con professionisti,tuttavia speravo in una parola sulla mia situazione,se occorrono maggiori dettagli provvederò.. ma così sono al punto di partenza..
Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

per quanto le si voglia fornire un supporto alla sua situazione, non e' possibile creare un rapporto virtuale su una serie di sintomi che, tra l'altro, possono appartenere a tutte le patologie psichiatriche possibili.

Secondo me, sarebbe il caso di far fare una diagnosi differenziale appropriata, altrimenti rischia di perdere solo tempo su concettualizzazioni che riguardano lei ed il suo corpo.

Andrebbe capito se i sintomi che lamenta possano appartenere a patologie psichiatriche che devono essere prese necessariamente in considerazione.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Mi scusi,
potrebbe chiarirmi il significato di questa Sua frase?
"Secondo me, sarebbe il caso di far fare una diagnosi differenziale appropriata, altrimenti rischia di perdere solo tempo su concettualizzazioni che riguardano lei ed il suo corpo"
Inoltre,mi sembra di capire che Lei sia convinto che io soffra di una qualche patologia psichiatrica.
Grazie aiticipatamente
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Descrive il suo corpo e le preoccupazioni per il suo corpo che possono appartenere a diverse diagnosi psichiatriche, dalla depressione al disturbo ossessivo, dal disturbo dell'identita' di genere al dismorfismo, od anche un disturbo d'ansia.

Da come descrive la cosa potrebbe essere tutto, quindi e' indispensabile una diagnosi differenziale accurata.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Crede che parlarne con uno psicologo in modo diretto potrebbe aiutarmi?
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
...O devo NECESSARIAMENTE ricorrere allo psichiatra...?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se parte da un preconcetto sulla figura dello psichiatra sbaglia.

Secondo me deve andare dallo psichiatra.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
potrò partire da un preconcetto,non è mia intenzione offenderLa,ma onoestamente io ho bisogno di p arlare del mio problema,trovare una persona che sappia ascoltarmi e consigliarmi,preferirei evitare prescrizioni di farmaci e quant'altro,perchè se c'è una cosa di cui sono certa ,è che sono una persona sana,che sì ha un problema,questo è evidente,ma risalire alle cause del problema trovo sia molto diverso dal somministrare psicofarmaci per alleviare "fastidi".mi spiace se posso sembrare dura,ma conosco fin troppi casi di persone che hanno avuto a che fare con psicofarmaci secondo prescrizione e se posso esprimere il mio parere,non ho alcun tipo di fiducia in ciò.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Sbaglia ma e' libera di fare la scelta che vuole.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
quindi secondo lei la soluzione al mio problema consisterebbe nell' assumere psicofarmaci...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Le ho solo scritto di fare una visita psichiatrica per una diagnosi accurata, null altro.