Prospettiva cura psicofarmacologica

Da circa 7 anni sono in cura con una terapia psicofarmacologica per DAP e depressione. In un'altalena di terapie da circa due anni sto assumendo Eutilil 20 mg (mattina e pomeriggio), Carbolithium 300 mg (mattina, pom e sera), Noritren 25 mg (mattina, pom. e sera) e Lamictal 25 mg (mattina e pomeriggio). A parte normali cali di umore credo che la terapia sia quella giusta. La mia domanda è esclusivamente teorica e mi prometto di farla anche al mio attuale psichiatra al ritorno delle ferie. Volevo avere però un parere spassionato da parte di un altro psichiatra. E' ipotizzabile in un futuro più o meno immediato, la progressiva sospensione dei farmaci, oppure il mio organismo si sarà ormai completamente abituato a recepire quelle sostanze? Il mio fegato ne risentirà di questa "bomba" farmacologica? Mi è rimasta impressa una frase del mio psichiatra: "bene, questi farmaci, non fanno....". E mi ha ghiacciato...
Grazie
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
credo abbia avuto in merito alla sua richiesta il parere del suo psichiatra di fiducia che mi trova in accordo: l'obiettivo principale è la cura della malattia sia attraverso i farmaci che eventualmente attraverso un sostegno psicologico. I tempi e i modi sono quelli che solamente in un contesto di personale e reciproca fiducia medico e paziente possono stabilire.
Cordialmente.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

le sue continue richieste possono avere una giustificazione in un non adeguato compenso per un disturbo ipoteticamente di tipo ossessivo.
Sarebbe il caso di rivalutare la sua terapia farmacologica.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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