Ad agosto sono entrato in cura per panico e ossessioni

Un saluto a tutto lo staff di medicitalia.Volevo un parere,un consiglio.Ad agosto sono entrato in cura per panico e ossessioni(ipocondria)con uno psichiatra,assumendo dapprima daparox(20 gocce) depakin e mutabon poi sostituito da triptizol.Nel corso dell'anno di cura,ho assunto mezzo anafranil da 75 con 20 di daparox poi scalate a zero,quindi anafranil soltanto via via esaurendosi.A distanza di un paio di mesi piano piano sono tornati i sintomi di un tempo (vertigini,debolezza,difficoltà nella concentrazione e fenomeni di dissociazione).Ora ieri ho ripreso fra mille dubbi e mille incertezze la prima compressa di anafranil (1/2 da 75).Lo psichiatra mi ha detto di prenderlo fino al prox incontro tra un mese circa.Ora quello che vi chiedo è:prenderò compresse a vita per stare bene??Sto facendo la cosa giusta,dato che avevo "smesso" un paio di mesi fa??Cercate di capirmi ma la sento davvero come una sconfitta personale...GRazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

non è chiaro perché chi si cura per disturbi psichiatrici si basi sempre sull'idea che le cure dureranno poco e che chi smette fa una cosa buona, mentre prima di reiniziare bisogna "pensarci bene". Nessuno farebbe questo ragionamento se si stesse parlando di un'altra qualsiasi malattia. Se fosse una polmonite che accenna a riprendere perché riprendono tosse, febbre etc nessuno parla di sconfitta personale.
Usa il termine "avevo smesso" come se stesse parlando di un vizio, di una debolezza, e sta parlando di una cura. Lo psichiatra ha verificato se ne avesse o meno ancora necessità, visto che i sintomi tornano, è logico che abbia indicato la ripresa della cura.
Direi che ci vuole coraggio a curarsi, ad accettare di farlo, ma le cure sono uno strumento nelle sue mani per contrastare un disturbo, non possono essere considerate parte del problema. Altrimenti si finisce per segurie l'assurdo pensiero: "se non mi curavo rimanevo sano".

Nello specifico, il suo disturbo tende a ricorrere, come e quando non è dato di saperlo, per cui di solito si fanno cure a lungo termine. Dire se deve curarsi "a vita" sottointende una demoralizzazione e una insofferenza per questa situazione. La cosa è più semplice: ha a disposizione una cura che funziona e può essere assunta anche a lungo se necessario.

Il depakin è un farmaco per l'umore però: la diagnosi comprende un disturbo bipolare ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Grazie innanzitutto per la pronta risposta e rassicurazione.Per quanto riguarda il depakin mi è stato dato solo per il periodo iniziale di un mese.Poi ho proseguito come dicevo.Il medico non mi ha dato diagnosi di disturbo bipolare,ma ansia, lieve depressione con panico generalizzato.I miei problemi principali sono un senso di estraneamento di dissociazione che mi capita in alcune ore della giornata.Non riesco a fare sport per mancanza di forze...Seguo anche una psicoterapia da qlc mese ma a qnt pare i risultati non sono proprio dei migliori.Grazie per le belle parole spese nel mio caso ma come lei ben capirà la demoralizzazione è tantissima....
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Ah volevo aggiungere che da ieri ho ripreso Anafranil e la mia grossa paura è dettata soprattutto dal periodo iniziale della cura,infatti ieri nella notte ho avuto disturbi che non avevo da tempo,quali tachicardia insonnia etc.Quindi il mio pensiero va ai giorni che verranno che sono i "primi" di cura dove sono già agitato per gli effetti che può produrre il farmaco.A questo dosaggio quanto tempo ci vorrò per non subire molti effetti collaterali ? GRZ
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

i primi giorni di cura sono i meno importanti per i risultati. E' un farmaco che già conosce, non capisco il motivo della preoccupazione (comunque funziona in un mese).
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Il mio problema principale è un senso di stordimento,ed una continua sensazione di stare per perdere l'equilibrio.è una sensazione purtroppo debilitante per me,ogni volta che devoalzarmi o camminare penso a questa cosa e sentocontinuamente di stare per perdere l equilibrio.Ma nell'ambito psichiatrico questo disturbo che ho cosa è ?? Un'osessione???
GRZ
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

un'ossessione se mai è chiedersi che cosa è "a vuoto". Ha già ricevuto una diagnosi che è "panico e ossessioni(ipocondria)". Infatti c'è una certa confusione tra sensazione e pensiero di poter perdere l'equilibrio, che da come lo esprime sembra il problema prevalente.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Salve !
A distanza di due anni circa torno sui post da me creati. Assumo Anafranil da 25mg... Quando abbiamo cercato di abbassare la dose a 10mg e addirittura a scalarlo, mi sono ricomparsi i sintomi di sempre(agitazione tachicardia,senso di stordimento, debolezza). Problemi psico somatici insomma, e non di ossessioni o pensieri strani...tanto per intenderci!
Sono sempre tornato a prendere Anafranil da 25mg, con soddisfacenti risultati è solo riducendo la dose che sto male.
Domanda: prendero' questo farmaco a vita? Chiaramente la domanda è piu' provocatoria che il resto, dato che sono comunque seguito bene dal mio psichiatra. I miei dubbi sono rivolti soprattutto a preoccupazioni che puo' creare l ' assunzione di questo farmaco, quali sterilità o problemi al fegato ed al metabolismo. Ho la paura che questo farmaco possa "non farmi divetare mai papa'". La mia preoccupazione e' fondata o meno ?
Grazie anticipate per la professionalità
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Aggiungo che ho un problema di ipotiroidismo che curo con eutirox da 50mg e da 75mg giovedi' venerdi' e sabato. Nelle ultime analisi il TSH era leggermente fuori "ranch", da qui lo specialista mi ha aumentato l' eutirox.
Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

La sua preoccupazione in che modo nasce però ? In altre parole, come le viene in mente quel discorso sulla fertilità e sul fegato (che cosa di preciso intende con prolemi al fegato ?) ?
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentile dottor Pacini,
le mie preoccupazioni vengono fuori dal fatto che assumendo praticamente ogni giorno delle sostanze chimiche possano modificarsi le capacità base di un uomo. Cioè credo che il farmaco possa distruggermi pian piano all' interno alcuni organi. Alcune testimonianze su internet, mi fanno pensare che l' assunzione di questo farmaco ( come di altri farmaci) alle lunghe, dia controindicazioni...
In definitiva se non ci sono per niente controindicazioni a questo punto non mi pongo piu' il problema col mio psichiatra di scalare il farmaco e lo continuo a prendere a vita senza alcun problema...?!
Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"Cioè credo che il farmaco possa distruggermi pian piano all' interno alcuni organi"

Questo è decisamente un pregiudizio diffuso. Siamo esposti quotidianamente a sostanze chimiche di vario genere, prime quelle alimentari, poi quelle nell'aria, e così via. I medicinali sono sperimentati prima e sono vigilati dopo la loro entrata in commercio.

Molti dei farmaci psichiatrici possono essere presi per anni senza che siano state segnalate situazioni tali da doversi porre il problema di sospenderli a priori. Più vecchi sono, nel senso della data di entrata in commercio, più notizie ci sono sugli eventuali effetti a lungo termine.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentile dottor Pacini,
grazie per la disponibilita'!
Colgo l'occasione per farle un'altra domanda. Quando mi capita di bere alcool, che sia birra, vino o superalcolici, nella notte seguente ho un' ansia spropositata accompagnata da un senso opprimente di angoscia, oltre a tachicardia elevatissima e dolori fortissimi agli arti. Solo prendendo delle gocce di En questo stato si calma... Premesso che bevo pochissimo e che credo sia anche normale una volta alla settimana, lasciarsi andare con un paio di bicchieri di vino oppure con due cocktail in discoteca con gli amici... Volevo chiederle se questi sintomi sono degli effetti collaterali del farmaco... oppure c'è qualcosa di cosi' strano che non so e che dovrei sapere?!
Grazie!
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente

Grazie per la disponibilita'!
Colgo l'occasione per farle un'altra domanda. Quando mi capita di bere alcool, che sia birra, vino o superalcolici, nella notte seguente ho un' ansia spropositata accompagnata da un senso opprimente di angoscia, oltre a tachicardia elevatissima e dolori fortissimi agli arti. Solo prendendo delle gocce di En questo stato si calma... Premesso che bevo pochissimo e che credo sia anche normale una volta alla settimana, lasciarsi andare con un paio di bicchieri di vino oppure con due cocktail in discoteca con gli amici... Volevo chiederle se questi sintomi sono degli effetti collaterali del farmaco... oppure c'è qualcosa di cosi' strano che non so e che dovrei sapere?!
Grazie!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Ho già risposto nell'altra domanda che ha fatto, ma non apra altre domande solo per proseguire la discussione, questo non accelera i tempi di risposta.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
La ringrazio per la risposta. Vedendo che questa conversazione non andava avanti, ne ho aperta un' altra, pensavo fosse "bloccata".

Dunque l' interazione con l'alcool secondo lei, potrebbe affievolirsi, diminuendo o addirittura togliendo il farmaco oppure è un' interazione con la malattia stessa?
Grazie ancora!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

L'interazione è con entrambe le cose, non mi sembra che sospendere la cura sia una strada sensata per evitare effetti con l'alcol, se mai evitare l'alcol.
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