Mancanza di concentrazione giramenti di testa

vivo con mia madre, i miei genitori sono separati e sono la 4° figlia femmina di 4,non sono attualmente fidanzata. nonostante il mio aspetto che a detta degli altri e piacevole ho sempre avuto grandi difficoltà nel socializzare con la sfera maschile. ultimamente questa difficoltà si è estesa con chiunque, infatti è da 5 mesi che non riesco ad andare a lavoro proprio perchè ho difficolta a stare in mezzo alla gente e io faccio la cassiera in un supermarket da 11 anni ne ho cambiati 3 in tutto.all'inizio ho attribuito la colpa al fatto che quell'ambiente mi era ostile, poi pero stando a casa è come se la mia mente avesse volontariamente voluto cancellare il posto e le persone di quel posto. andavo anche in palestra cosa che gia da 2 mesi non riesco più a fare. adesso ho serie difficolta ad uscire di casa, perchè percepisco negli sguardi delle persone che il mio comportamento è quantomeno insolito, come se non me ne fregasse nulla dell'esterno che mi circonda in realtà quello che sento io è una paura tremenda nel mettere in gioco le mie emozioni, è come se il mio corpo avesse trovato il sistema di vivere senza mettere in gioco la sfera emotiva. infatti non ho una persona amica su cui potermi appoggiare ma solo amicizie superficiali, il brutto è che non sono gli altri a non volermi aiutare in questo senso ma sono io che senza volerlo non riesco a fidarmi completamente di nessuno, ascolto mi sfogo parlo racconto ma poi è sufficiente che non senta quella persona per qualche giorno per sentirmi di nuovo sola delusa abbandonata con tutti i miei problemi con la quasi convinzione che nessuno mi vorrà mai. premetto che lamia vita non è mai stata serena se non per brevi periodi di tempo ma sono sempre stata autosufficiente il fatto di non riuscire neanche piu a svolgere il mio lavoro senza dovermene preocupare mi fa stare davvero male. trovarsi alla mia età e sentire di non essere piu in grado di svolgere la mia comune vita come ho sempre fatto è terribile. Pensiero ricorrente, ragazzo che per ben 5 anni ha lavorato dove lavoro io e con cui ho avuo una breve relazione, rappresenta idealmente il mio salvatore. Ho provato ad andare da un psicoterapeuta che mi ha sempre curato bene adesso pero sembrano inefficienti anche le sedute. con una leggera ipnosi ha constatato che sono iper sensibile e che ho del risentimento nei confronti della mia famiglia che pero non mi ha fatto superare.. ultimamente soffro anche di disturbi psicosomatici come tic, balbuzia anche se rara, mancanza di concentrazione giramenti di testa.spero di aver esposto in maniera chiara la mia situazione e spero che qualcuno mi possa dare dei consigli pratici e utili al mio grosso problema.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
ci sarebbero più mosse "rigeneratrici", "in itinere", ma alcuni anche radicali (ad esempio, il cambio dell'ambiente quotidiano, a cominciare dall'abitazione e dal lavoro, una breve vacanza, una eventuale attività di studio o di qualificazione nel tempo libero nella direzione che a Lei possa più interessare); temo però che queste o altre idee possono essere difficilmente realizzabili a causa dell'attuale stato psicoemotivo generale. Infatti, il recente aggravamento della situazione complessiva può essere letto anche come un vero e proprio episodio depressivo, che può spiegare le difficoltà su più fronti ed anche la minore "efficacia" della psicoterapia in questo periodo. E' mai stata in visita psichiatrica?

Dopo un certo miglioramento dello stato psicoemotivo generale potrebbe essere utile una forma di psicoterapia di gruppo (da chiedere a valutarlo ai Suoi curanti).

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Utente
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gentile dott. alex , quello che ha scritto è l'esatta situazione in cui mi trovo, e cioè vero episodio depressivo, non quantifico la gravità del mio stato perchè non ho certo le capacità soprattutto in questo periodo. una visita psichiatrica non l'ho mai fatta e a dire il vero un'pò mi spaventa, ritiene possa essermi d'aiuto? ho dimenticato di dire che da breve tempo (2 mesi)prendo un antidepress venlafaxina 75mg e ancora non ho riscontrato significativi miglioramenti.grazie per i consigli.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Sì, penso cha uno/a psichiatra può essere d'aiuto, non a caso anche Lei ha scelto di scrivere proprio nella sezione di "psichiatria" del nostro sito. Soprattutto può essere d'aiuto per quanto riguarda la "diagnosi" (il titolo della sua domanda). Un "episodio depressivo" a livello di auto-percezione e dei pareri dello psicoterapeuta e del medico di famiglia può essere solo un'ipotesi che va confermata dall'osservazione specialistica dal vivo. Via internet, anch'io, pur essendomi uno psichiatra, ne posso parlare solo come di un'ipotesi.

Che cosa La spaventa nella visita psichiatrica? .. Di solito Le persone hanno paura che li vengono dati una diagnosi o un psicofarmaco.., ma entrambe le cose Le sono già "successe" (la depressione.., il farmaco)..

In realtà, molto probabilmente non è un episodio di un disturbo depressivo di umore classico, ma un aggravamento della situazione che dura da più tempo che ha le sue radici in tutta l'organizzazione della personalità, nelle impostazioni mentali e nelle strategie di autorealizzazione, oltre ai fattori legati all'ambiente. Per cui anche un farmaco antidepressivo "può dover fare un lavoro che per esso è difficile". Non dico che i farmaci non Le sono di utilità, ma intendo che prima di prescriverli ci vuole una valutazione più attenta. Anche per capire quanto il farmaco Le abbia realmente aiutato (alcuni aspetti non si può valutare da soli), se conviene continuare con questo farmaco, se sostituirlo con un altro, più adatto: sono aspetti che può meglio valutare lo specialista tramite una visita dal vivo.

Lei scrive delle sedute da uno psicoterapeuta. A parte l'ipnosi (la quale, quanto ho capito, è stata una cura "aggiuntiva"), tramite quale metodica lavora con Lei? Quale tipo di psicoterapia pratica?