Gli 80kg, ha deciso

Salve, vi scrivo per avere un parere su come affrontare una difficile situazione che mi sta mettendo in grande difficoltà.
In realtà non è una patologia da cui sono affetto personalmente, ma ne è vittima la mia ragazza.
Ho provato ad aiutarla in molti modi, soprattutto attraverso il dialogo e la dolcezza, ma purtroppo, nonostante il nostro forte legame (stiamo insieme da anni e siamo molto innamorati) non riesco a darle il supporto che vorrei.
La mia ragazza ha 26 anni e soffre (a fasi alterne) di disturbi legati all'alimentazione sin dall'adolescenza.
Alta 165cm, il suo peso è arrivato ad oscillare tra gli 85 e i 43 kg.
Il vero problema è che, anche quando si trova in uno stato di peso "normale" (attorno ai 60kg), in realtà non è in equilibrio, si tratta solo di una fase di transizione tra un estremo ed un altro.
Tra anni fa, quando l'ho conosciuta, pesava 48 kg (di cui gli ultimi 10 persi in appena un mese) ed era davvero tanto magra, troppo.
Col tempo, standomi vicino, l'ho vista sciogliersi, rilassarsi ed allontanarsi dall'ansia delle chilocalorie (che controllava in maniera ossessiva su ogni etichetta di ogni prodotto)...
Ha cominciato a prendere peso...molto velocemente, forse a causa anche della quasi denutrizione dei mesi precedenti.
Insomma, in un battibaleno era di nuovo in lieve (io direi insignificante!) sovrappeso, anche se di poco...e ricominciava ad "odiarsi" fisicamente, trovandosi obesa, pur non essendolo minimamente.
Quella fase è andata avanti...e nel tempo il suo rapporto col cibo diventava quasi morboso. Lei ama mangiare, ama la buona cucina...ma in alcuni momenti ho avuto l'impressione che mangiasse quasi per auto-costrizione.
Mi ha detto (ma di ciò si vergogna, credo di essere l'unico a saperlo) di aver avuto frequenti attacchi di bulimia. In ogni caso preciso che non ha mai vomitato volontariamente, né in fase anoressica né in fase bulimica. Si limitava (per fortuna senza provocarsi ulteriori danni!) ad abbuffate o digiuni.
Recentemente, dopo aver toccato nuovamente gli 80kg, ha deciso di rimettersi a dieta. Io temevo questo momento...e purtroppo le mie paure si sono concretizzate. La sua dieta consiste in questo: prende una vecchia dieta (fatta da una dottoressa 8 anni fa!), finge di seguirla e in realtà mangia solo la metà (o meno) delle cose, facendo un solo pasto al giorno. Non immette più di 500kcal al dì.
Inutile dire che ha perso 12 kg in un mese e mezzo.
Ho provato (ma non sono il solo, è circondata da persone che la amano) a spiegarle che non è questo il modo, che così si fa solo del male, che è molto più sana e produttiva di effetti durevoli una dieta bilanciata, con un dimagrimento lento e salutare.
Parole al vento. Si innervosisce, cambia discorso, non vuole parlarne.
Ho provato a convincerla a cerca un aiuto esterno...ma no ne vuole sapere.
Ed ora eccomi qui, a cercare per lei un supporto, delle indicazioni, un aiuto.
Non so più cosa fare per aiutarla e riportarla all'equilibrio smarrito ormai da troppo tempo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
le rispondo cercando anche da aggiungere ulteriori elementi alla mia richiesta d'apertura, che per ragioni di spazio ho dovuto troncare.

No, non è mai stata da uno psichiatra.
Solo in uno dei momenti più bui della fase anoressica (ormai circa 5 anni fa) è stata da una psicologa, ma non credo ne abbia tratto giovamento.
Lei dice che la psicologa non ha fatto altro che dirle le cose che già lei sapeva.

Anche adesso che è ripiombata in questa fase sto provando a invogliarla a cercare un aiuto...ho visto che esistono diversi centri specializzati per la cura dei disordini alimentari e delle ricadute fisiche e psichiche...ma lei non vuole saperne.
Forse proverò ad andarci io, cercando qualcuno che sappia darmi dei consigli su come aiutarla.

Aggiungo un elemento, che certamente sarà fondamentale nel tentativo di ricostruire un equilibrio: il rapporto col padre.

Suo padre e una persona amabile, e lei lo adora. Fin qui tutto "normale".
Lei farebbe qualsiasi cosa per compiacere suo papà...ma lui, pur volendole molto bene, è piuttosto "avaro" di sorrisi e coccole...al contrario di lei.
In ogni caso lei è sempre alla ricerca della sua approvazione.
Suo padre invece ha una vera e propria fissa per la linea. E' un salutista, fa tanta corsa, mangia un sacco di verdure e segue sempre un'alimentazione ferrea.
E' anche un pò ipocondriaco.
Quando aveva 18 anni era obeso...poi ha iniziato una dieta che lo ho fortemente segnato (in positivo, pare) e da quel momento è "fissato" con la linea.

Nonostante sapesse dei problemi della figlia (l'ha portata lui dal medico quando pesava 43 kg!), quando lei è in fase sovrappeso non risparmia critiche e battutine.

Ora che sta tornando a denutrirsi invece la invoglia a mangiare...ma ormai che è in questa fase lei non smetterà finchè non raggiungerà in suo obbiettivo...

In tutto questo lei è ogni giorno più irascibile, il ciclo non le sta tornando (le era già successo - per due anni - nella sua fase anoressica) e io non so più cosa fare.

Ormai arrivo anche a litigare con lei, non so come fare per farle capire (ma lei già sa!) che si sta autodistruggendo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

Se la sua fidanzata non ha intenzione di seguire le indicazioni di uno specialista difficilmente potrà convincerla a rivolgersi a figure appropriate per la gestione del problema che, allo stato attuale, potrebbe non essere esclusivamente un disturbo appartenente ai tratti dei disturbi alimentari veri e propri ma potrebbero configurarsi altri aspetti che possono avere correlazione con il sintomo che appare evidente.

La situazione andrebbe inquadrata in modo appropriato.
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