Il cim, non posso permettermi un professionista privato equindi devo fare come posso col medico

Ho 37 anni, un passato di bulimia\anoressia e al momento sono da anni in trattamento con Zoloft. Ultimamente (o meglio di circa un anno) sto vivendo un periodo di fortissimo stress fisico ed emotivo che mi ha portato ad un riacutizzarsi della componente compulsiva del mio problema (mangio solo formaggio grattugiato e ghiaccioli, nell'ordine rispettivamente di 3\4 etti e di 30\40 al giorno). Ho preso molto peso nonostante il molto moto che faccio. Lo Zoloft sembra aver perso qualsiasi efficacia e ho fatto la sciocchezza di autosospendermelo da circa 2 mesi. Adesso vorrei ricominciare con una terapia che mi supporti perchè mi rendo conto che va sempre perggio, il mio medico curante mi ha parlato di un antidepressivo di nuova generazione il bupropione che potrebbe, secondo lui aiutarmi anche per i disturbi alimentari (lo avevano detto pure dello zoloft.....). Cosa mi consigliate? Purtroppo sono in un piccolo centro e non voglio frequentare il CIM, non posso permettermi un professionista privato equindi devo fare come posso col medico di base.
Grazie :)
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Gentile utente,
i disturbi del comportamento alimentare sono patologie multifattoriali che richiedono, per ottenere qualche risultato, un approccio multidisciplinare: psichiatra, ma anche dietologo, supporto psicoterapico ecc. E anche così la strada è lunga e difficile. E' utopistico pensare che il solo farmaco antidepressivo sia sufficiente. Le consiglio di rivolgersi al servizio pubblico, ed eventualmente di contattare un'associazione di volontariato che si occupi di disturbi alimentari, per esempio l'ABA , per avere consigli e supporto.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

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Utente
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Innanzitutto, Dott.ssa Scarpellato la ringrazio moltissimo della risposta :) Lei saprebbe consigliarmi in associazione di volontariato nei pressi di Alessandria?
Purtroppo lavoro nel presidio ospedaliero della mia provincia, che è una piccola provincia. Farsi vedere al cim qui corrisponde ad etichettarsi come "pazza" dai colleghi, ma temo che lo psicologo del consultorio (da cui vado abitualmente da anni e da cui continuerò ad andare) in questa fase non mi sia più sufficiente.
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Utente
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Mi rendo conto adesso che ho chiesto aiuto per la depressione e poi ho parlato del problema alimentare, vorrei specificare che vanno di pari passo. Sono veramente prostrata, faccio fatica anche ad alzarmi al mattino ed esco di casa solo se obbligata, questo mi porta a compensare la frustrazione con l'alimentazione, di conseguenza ingrasso, mi mancano i nutrimenti basilari e divento ancora più depressa, brutta, grassa, stanca.... Come vede ho piena coscienza del circolo vizioso in cui sono, è che non mi sembra di avere più la voglia e le energie per cercare un varco. Ho pensato tante volte di esserne uscita, anche per periodo molto lunghi, ma adesso mi sento così vecchia, a volte mi chiedo se davvero vale la pena, cosa vado a cercare, forse ormai sono questo e la mia vita è questo.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Depressione, bulimia, autostima sotto i tacchi, sono tutti aspetti dello stesso problema. Capisco la sua difficoltà nel rivolgersi all'ASL della sua cittadina, ma forse, data la situazione, si potrebbe chiedere una presa in carico presso un altro CIM (difficile, ma non assolutamente impossibile); altrimenti, per quanto riguarda uno psichiatra privato che la segua farmacologicamente, i controlli all'inizio della terapia sono all'incirca ogni due settimane e poi una volta al mese, quindi non frequentissimi, e forse riesce a trovare un professionista non troppo costoso. Per la scelta del tipo di farmaco e del dosaggio è opportuno lo specialista: se c'è una componente di compulsività la dose è più alta in genere che per la depressione.

A Torino c'è un centro per i disturbi alimentari alle Molinette:
http://www.centrodcapiemonte.unito.it/menudx/ambulatori.htm
non è vicinissimo, ma neanche troppo lontano; ci sarà una lista d'attesa, ma è meglio che girare a vuoto.

Non conosco centri di volontariato nella sua regione, ma per esempio c'è questo blog (uno dei tanti, perché i disturbi alimentari sono diffusi) che mi sembra ben fatto:
http://blog.libero.it/bulimiadivivere/8960513.html
dà informazioni, c'è un forum dove altre donne si confrontano e si incoraggiano a vicenda; non è certo una terapia di gruppo, ma aiuta a sentirsi meno soli.

Sta attraversando un brutto periodo e sotto stress le ricadute sono normali, ma appunto sono ri-cadute: ci si alza, magari un po' zoppicando all'inizio, ma poi si va avanti anche meglio di prima.
La saluto cordialmente
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Utente
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La ringrazio moltissimo, veramente, proverò già domani a mettermi in contatto con Le Molinette. E la ringrazio ancora di più per l'incoraggiamento :)
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Se crede ci tenga informati, auguri
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