Digrignare denti e smorfie con le labbra

da qualche anno presento un fastidiosissimo disturbo che consiste nel digrignare i denti e storcere le labbra in maniera compulsiva (sempre. tutto il giorno)
evidentemente (?) è un modo per “scaricare” tensione.((?))
tensione nervosa che nasce da un senso di frustrazione e di inadeguatezza per i risultati che non sono riuscito a raggiungere nella vita: sia nell’ambito professionale, negli studi, nella vita sociale.
mi ritrovo, quindi ,a 45 anni, sostanzialmente con un lavoro da manovale, dopo essere stato ripetutamente demansionato negli anni dal mio datore di lavoro.
non ho un gruppo di amici per distrarmi e condividere interessi e punti di vista.
Il rapporto con mia moglie è solido anche se stanco dai tanti anni passati insieme
senza dar(ci )una progettualità diversa e aperta alla nostra convivenza.
L’unico momento di serenità è rappresentato dalla nostra bambina, la quale riesce a catalizzare un po’ di positività.
Le nostre rispettive famiglie vivono in un’altra regione.
credo che la soluzione del mio problema potrebbe essere determinato da una rimodulazione delle priorità. (come?)
quello che invece mi pressa è stoppare il disturbo dei denti e delle labbra.... aiutatemi su questo punto attraverso dei consigli di tipo psicoterapeuto o farmacologico.
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
<<..credo che la soluzione del mio problema potrebbe essere determinato da una rimodulazione delle priorità. (come?)..>>

Lei stesso, nella propria descrizione, dà elementi per poter rispondere alla Sua domanda. Parla del lavoro, dei rapporti di amicizia, dei rapporti coniugali, della vita da genitori,.. Già della "rimodulazione delle priorità" fra questi ambit si può parlare.

Ovviamente, è un tentativo di stimolarLa a non arrendersi e a favorire i modi costruttivi di affrontare i problemi. Su molte cose nella Sua vita deve prendere decisioni Lei stesso. In questo luogo (in internet, a distanza, senza conoscere la persona dal vivo) non è possibile darLe una consulenza che possa sostituire la visita dal vivo.

<<..quello che invece mi pressa è stoppare il disturbo dei denti e delle labbra.... aiutatemi su questo punto attraverso dei consigli di tipo psicoterapeuto o farmacologico..>>

Qualcun altro fra i Suoi parenti ha mai avuto disturbi simili ? Lei assume farmaci ? affetto da altre patologie ?
In prima ipotesi, potrebbe trattarsi dei tic. E' un ipotesi da valutare in sede della visita psichiatrica dal vivo, dove Le dovranno essere indicate le soluzioni farmacologiche o/e psicoterapeutiche adatte.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sollecita risposta:
-nessuno dei miei parenti, che io sappia, manifesta esteriormente disturbi di questo genere.
-non assumo farmaci, in passato, sotto consiglio del medico di famiglia, ho assunto (con dosaggi diversi) delle gocce di lexotan, con scarsi risultati in merito al problema che Le ho esposto
-non sono affetto da patologie palesi

saluti
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

Il disturbo di cui soffre potrebbe aver determinato danno alla dentatura ed alla articolazione della mandibola.

Sarebbe il caso di far valutare la situazione ad un dentista di sua fiducia anche per l'eventuale posizionamento di un byte per evitare ulteriori danni.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Ruggiero,

il dentista al quale ho chiesto un parere circa il timore di danni alla struttura dentaria ha effettivamente riscontrato un eccessivo sfregamento. Ma ha ritenuto di procrastinare l'utilizzo del byte.
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Se vi sono danni questi vanno valutati e va evitato che possano crearsene di nuovi.

Non sarei molto dell'idea di procrastinare.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Ruggiero,
in merito alla mia situazione, desidero un suo parere circa l'opportunità di intraprendere un percorso con uno specialista di psichiatria.
[#7]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Vi è opportunità nell'intraprendere un percorso che cerchi di trattare il fenomeno che potrebbe essere considerato una specie di TIC nervoso.

Il problema è che in questo caso il trattamento, a mio avviso, deve essere integrato in quanto, al di là del danno ai denti, la permanenza del sintomo, anche in presenza di un trattamento adeguato, può risultare piuttosto frequente.

L'utilizzo di dispositivi che si interpongano tra i denti può comportare una riduzione del sintomo in sè (quello dello stringere, il bruxismo) e portare ad un miglioramento sostanziale della condizione che, in questo momento, va considerata come un circuito chiuso tra il sintomo ansioso scaturente ed il comportamento conseguente.