Ansia e tic nervosi

Chiedo una consulenza per mia figlia, 13 anni.
E' sempre stata un tipo chiuso e introverso, molto selettiva nelle amicizie.
Fin da piccola ha sempre manifestato segnali riconducibili all'ansia e all'insicurezza. Si mangia le unghie, fino alla 3 elementare balbettava, periodicamente le vengono dei tic nervosi.
Ne ha avuti di ogni tipo: agli occhi (spalancandoli o muovendoli a dx e sx), alla bocca (la spalancava fino a farsi spaccare i labbri), per un periodo si strappava i capelli dietro la nuca, e altri che adesso non ricordo, attualmente ripete dei brevi suoni con la bocca.
Il problema più grosso che sta portando scompiglio nella nostra famiglia è il sonno.
Lei ha sempre avuto molta difficoltà ad addormentarsi da sola, vuole sempre qualcuno accanto a lei, preferibilmente me che sono la mamma.
Quando si avvicina l'ora di andare a letto cerca sempre di ritardarla il più possibile, come se avesse paura.
Ho notato che si è creata tutta una serie di rituali prima di andare a letto e durante, mi chiede sempre le stesse cose e vuole sempre le stesse risposte.
Ho provato a farle capire che sono stupidaggini, sia con le buone che con le cattive (rifiutandomi di ripetere il "copione") ma senza risultato.
Ultimamente, per sfinimento personale e dietro consiglio della pediatra, sto tenendo una linea dura e mi sto rifiutando di andare nel suo letto per farla addormentare. Ciò ha complicato la situazione: per una settimana si è rifiutata di andare nel suo letto e si è accampata sul divano del salotto davanti alla tv fino a notte fonda, una notte addirittura non ha chiuso occhio.
Spengere forzatamente la tv o la luce non serve a niente, la riaccende o si mette a gridare contro di noi in piena notte.
Quando gli prendono questi "attacchi" sembra proprio che non sia in sé: il respiro è affannato, gli occhi spalancati, ci prega e ci implora di andare con lei x farla addormentare.
Abbiamo provato anche a cercare di ignorare le urla ed i richiami, ma a notte fonda, anche per rispetto dei vicini, dopo un po' dobbiamo cedere.
E' da un bel po' che la sera assume della melatonina (in gocce o pastiglie) ma senza un gran risultato.
Questa cosa ci sta devastando, noi genitori non siamo in grado di affrontarla ed io mi rendo conto ultimamente di provare una gran rabbia che forse deriva dall'impotenza di poterla aiutare, dal sentirmi un fallimento come madre.
Mi rendo conto che è cominciato il periodo della preadolescenza infatti è sempre nervosissima, insofferente, svogliata, risponde male ecc.. e ciò può aver contribuito ad aggravare i problemi che ha sempre avuto.
Abbiamo anche un altro figlio di 8 anni che non ha mai avuto nessuno di questi problemi, però ho paura che la situazione di sua sorella, le "sceneggiate" alle quali si trova ad assistere quasi ogni notte, possano in qualche modo condizionare anche lui ed il suo equilibrio.
Da cosa può dipendere questo comportamento di mia figlia? Cosa posso fare per aiutarla? Non so più cosa pensare né cosa fare. Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

In evidenza di sintomi è opportuno far valutare sua figlia da uno specialista in neuropsichiatria infantile in modo da poter inquadrare e trattare la situazione tempestivamente per evitare che possa portare a cronicizzazioni future.

Per inciso, un disturbo del sonno in un bambino non può essere ignorato come suggerisce il pediatra in quanto non vi è una distinzione tra il sintomo ed il capriccio, ed ora entrambi questi aspetti possono fondersi e non consentire a voi genitori di agire in modo appropriato.

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dopo
Utente
Utente
Egr. Dr. Ruggiero, la ringrazio molto della risposta immediata, ci stiamo già organizzando per far seguire nostra figlia da una psicoterapeuta.
Dal colloquio preliminare ci hanno detto che sarà necessario affiancare la terapia psicologica con l'assunzione di farmaci omeopatici.
Lei cosa ne pensa? conoscendo mia figlia ho paura che poi possa sviluppare una sorta di dipendenza da farmaci anche se "naturali", un po' come sta accadendo con la melatonina.
Io confido molto nel fatto che l'assunzione di questi sarà comunque supportata dalla consulenza psicologica, ma è ancora tutto molto all'inizio e noi genitori siamo molto confusi.
La ringrazio nuovamente e le invio un cordiale saluto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Vorrei capire se vi siete rivolti a figure mediche come neuropsichiatri infantili o meno.
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dopo
Utente
Utente
Abbiamo avuto un colloquio con una psicoterapeuta che ci è stata raccomandata da persone di mia fiducia, la quale ci ha indirizzato verso una collega che opera con ragazzi dall'infanzia fino alla preadolescenza, in quanto lei si occupa di ragazzi più grandi e adulti.
Siamo ancora in attesa di parlare con la seconda psicologa, questa cosa dell'omeopatia ce l'aveva anticipata la prima dottoressa.
Grazie
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