Psicosi e confusione mentale

Salve, scrivo perchè in questi ultimi giorni mi stanno succedendo cose che personalmente non so come affrontare. Il mio ragazzo è affetto da psicosi e da qualche mese risiede in una comunità specifica. Da qualche giorno a questa parte, da quando il medico che lo ha in cura gli ha sospeso il trattamento con il Serenase e gli ha aumentato la Clozapina ha cominciato ad avere crisi di depressione e confusione, anche sulla nostra storia, che dura ormai da un anno e un paio di mesi, in alcuni momenti dicendomi che prova per me amore e in altri (a volte anche dopo poco tempo) che prova solo semplice affetto e mi vede come un'amica. Io gli sono molto vicina e ne soffro molto, ma vorrei capire se questa cosa è dovuta al cambiamento della terapia, al suo malessere oppure da altri fattori. Spero possiate rispondere il prima possibile in quanto sono preoccupata e molto turbata. Grazie mille.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 51
Gentile utente,
penso non sia possibile dare una valutazione approfondita , a distanza, della situazione psichica del suo ragazzo.Pertanto ogni considerazione sulla terapia va lasciata ai suoi medici curanti.
Come lei ben si renderà conto si tratta comunque di una situazione molto impegnativa sul piano psichico,che può coinvolgere sia l'emotività che l'affettività di chi ne soffre.
La consiglierei di stare molto vicina al suo ragazzo in questo periodo di crisi,non dando soverchia importanza ai mutamenti di umore o di intenzione,rimandando ogni approfondita valutazione al momento in cui la situazione apparirà più chiara e stabile.Una presenza stabile e serena credo sia il miglior supporto che può offrire al suo ragazzo in questo particolare frangente.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

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dopo
Utente
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Grazie per aver risposto, un'ultima cosa: oggi ha parlato col medico del fatto della confusione su di noi, e lui gli ha consigliato che è meglio se non ci vediamo e non ci sentiamo per un po' così che possa rendersi conto di quello che prova per me. Come posso stargli vicina in questo caso? Faccio meglio a non vederlo ne sentirlo e aspettare che sia lui a farlo? Grazie ancora
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 51
Gentile utente,
in una situazione così può anche essere utile una pausa di riflessione.D'altra parte penso che i medici curanti abbiano tratto il loro consiglio da una conoscenza ben più approfondiya della mia circa lo stato psichico del suo ragazzo.Posso solo invitarla a seguire ,per ora ,le loro indicazioni che, penso.faranno parte di una strategia terapeutuca più ampia.Non posso dirle quanto si protrarrà l'episodio critico,ma,talvolta,anche fare un momentaneo passo indietro può essere una manifestazione di affetto.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.